Pisa amarissima per il Foggia: 4-2 per i nerazzurri. Serve l’impresa

Il Foggia capitola nel momento più delicato della stagione. I rossoneri dall’Arena Garibaldi di Pisa, ne escono sconfitti per 4-2, dopo aver rimontato con cuore e coraggio il 2-0 da horror messo a segno nei primi minuti dal Pisa. Al ritorno, servirà un’impresa per i ragazzi di De Zerbi (espulso).
CRONACA – De Zerbi e Gattuso schierano lo stesso modulo, ma con differenti metodologie di gioco. Il mister rossonero schiera la stessa formazione vista in casa contro il Lecce, con la conferma di Gerbo nel ruolo di terzino. I nerazzurri anche confermano la formazione vista nella semifinale di ritorno a Pordenone, con Lores Varela, Cani e Mannini a formare il tridente offensivo. L’avvio è da incubo per i rossoneri: al 4′, su un attacco del Pisa, Loiacono liscia clamorosamente il pallone permettendo a Mannini di arrivare a tu per tu con Narciso e di beffarlo con un preciso pallonetto che fa esplodere l’Arena Garibaldi. Il Foggia è frastornato da questa rete fulminea, e va completamente in tilt: al 7′ Loiacono commette un brutto fallo al limite, che gli costa il giallo fatale per il match di ritorno, visto che il difensore figurava tra i diffidati. All’11’ il Pisa raddoppia: Cani sfugge via ad una marcatura, calcia dal limite sinistro dell’area, Narciso interviene ma non blocca regalando palla a Lores Varela che non deve far altro che appoggiare a porta vuota. Disperazione nella panchina rossonera, per un uno-due che rischia di rovinare una stagione intera. Arena-Garibaldi in delirio. Il Foggia sembra faticare nella reazione, il Pisa spinge sulle ali dell’entusiasmo. Ma al 22′, vengono fuori l’estro e la genialità di Vincenzo Sarno: il numero dieci rossonero dalla trequarti destra si accentra, butta un occhio al centro dell’area, vede il movimento di Chiricò a tagliare la difesa avversaria e lo serve in maniera chirurgica; il talento brindisino con un colpo al volo di sinistro, corona il capolavoro insaccando sotto la traversa della porta di Bindi. I 2000 foggiani scoppiano in un urlo liberatorio, il Foggia accorcia le distanze e ritrova morale e fiducia. Sì perché da questo momento in poi, i rossoneri iniziano a giocare come De Zerbi vuole, e chiudono i nerazzurri nella propria trequarti. Le azioni stentano ad arrivare, ma questa è una partita in cui, ad ogni errore delle difese, arriva la punizione. E così accade per il Pisa, che al 40′ viene raggiunto dal Foggia: Riverola pesca dalla trequarti la testa di Iemmello, che schiaccia il pallone a terra, e beffa Bindi, non impeccabile nell’occasione. Esultanza sotto la Curva per il “Re” rossonero, estasiata dalla reazione dei ragazzi di De Zerbi. Su questa emozione si chiude un primo tempo spettacolare.
La ripresa invece parte a ritmi blandi, con il Pisa che tenta di tornare in vantaggio, ma di fronte trova un Foggia più attento rispetto ad inizio gara. Nei primi venti minuti, da segnalare ci sono solo le ammonizioni di Di Chiara e Tabanelli, non diffidati. Al 68′ il Foggia avrebbe l’occasionissima per ribaltare il risultato: Iemmello sfugge alla marcatura di Lisuzzo, si inserisce tra le maglie nerazzurre e conclude, Bindi respinge con il petto, la palla termina tra i piedi di Chiricò che di prima prova la conclusione, ma ne viene fuori un tiro completamente sballato. E nel calcio, spesso, prevale la legge del “gol mancato gol subito”. Minuto 71′, Coletti nel rilanciare la palla colpisce Cani che, involontariamente, chiede e ottiene un uno-due con Mannini, e calcia di prima intenzione dal limite trafiggendo Narciso sul primo palo. Gran gol per l’attaccante albanese, Gattuso esulta e incita il suo pubblico a sostenere la squadra. I due allenatori a questo punto effettuano dei cambi: per i nerazzurri fuori Cani e Lopes Varela, dentro Eusepi. Per i rossoneri fuori Riverola, dentro Angelo e Gerbo passa sulla linea dei centrocampisti. Il gioco del Pisa si basa soprattutto sulle ripartenze veloci, ed è così che i nerazzurri al 78′ insidiano ancora i rossoneri: Mannini viene servito in corsa, entra in area, conclude, Narciso para ma nel tentativo di riprendere il pallone, commette fallo sullo stesso esterno nerazzurro. Per il direttore di gara non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Va proprio Mannini sul dischetto, che trasforma il penalty infilando il pallone sotto la traversa. De Zerbi è su tutte le furie, e urla anche contro i raccattapalle, rei secondo lui di non rimettere in gioco i palloni in tempo. Questa reazione, ingenua, gli costa l’allontanamento dal campo, che non gli permetterà di sedere in panchina nel match di ritorno. De Zerbi comunque ordina due cambi al suo vice: dentro De Giosa e Sainz-Maza, fuori Chiricò e Vacca. La gara diventa molto confusa, il Foggia prova ad attaccare in modo molto disordinato ma il Pisa si difende bene, come fatto durante l’intero arco della stagione. Non bastano nemmeno i 5 minuti concessi dal direttore di gara, la partita termina così.
Risultato pesantissimo, che costringe il Foggia a vincere nel match di ritorno almeno con 2 gol di scarto per raggiungere quantomeno i tempi supplementari. Servirà una vera e propria impresa, come quella già ottenuta in Coppa Italia Lega Pro ai danni del Pisa.
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