Rimonta Foggia sull’Avellino: 2-1 rossonero firmato Nicastro-Mazzeo
Il Foggia colleziona il secondo successo consecutivo, battendo l’Avellino in casa per 2-1, grazie alle reti di Nicastro e Mazzeo (che sbaglia anche un rigore) in rimonta sul momentaneo vantaggio biancoverde firmato Asencio. Campani in dieci dalla fine della prima frazione.
CRONACA – Scenario “mortificante” per il calcio lo “Zaccheria” senza pubblico, a causa delle dure (e discutibili) disposizioni adottate dal CASMS dopo gli incidenti del pre-gara di Foggia-Pescara, avvenuti due settimane fa in zona stazione. Solo qualche centinaio di presenze in tribuna, mentre le due curve rossonere non fanno mancare il loro sostegno all’esterno delle mura della struttura foggiana.
Stroppa si affida agli stessi undici vittoriosi a Chiavari: 3-5-2 con Nicastro-Mazzeo coppia d’attacco e Deli mezzala offensiva. Ancora panchina per i due nuovi acquisti Duhamel e Scaglia. Novellino, in piena emergenza con ben otto assenti, si affida ad un 4-4-1-1 con D’Angelo a supporto dell’unica punta Asencio e Laverone-Molina ali offensive.
La prima occasione è di marca Avellino: Laverone dal fondo crossa al centro per l’accorrente Asencio che colpisce da buona posizione ma spara alto sopra la traversa. Tre minuti dopo, prima clamorosa occasione per il Foggia: Deli salta un difensore in velocità e si invola centralmente tutto solo verso Radu, arriva in area e prova un rasoterra angolato, Migliorini respinge quasi sulla linea, ma l’azione continua con la palla che termina sui piedi di Agnelli, il quale però spara alto da buona posizione. E come spesso accade, i rossoneri vengono puniti dalla legge non scritta del “gol sbagliato, gol subito”: punizione dalla trequarti calciata da Di Tacchio, Migliorini sul secondo palo di testa fa da sponda al centro per Asencio che da pochi passi supera Guarna. Il Foggia fa possesso ma fatica a trovare i varchi giusti per far male alla retroguardia biancoverde. Al 26′ i rossoneri reclamano un rigore per un presunto tocco di mano di Migliorini su tiro di Camporese, ma il direttore di gara lascia proseguire. Al 30′ ancora Avellino pericoloso su calcio di punizione: Di Tacchio pesca al centro D’Angelo che conclude male da ottima posizione, permettendo a Guarna di bloccare a terra. Minuto 35′, il Foggia pareggia: Greco lancia Nicastro sul filo del fuorigioco, l’attaccante rossonero a tu per tu con Radu anziché calciare cerca Mazzeo, un difensore blocca il passaggio lasciando però la palla all’altezza del dischetto, permettendo allo stesso Nicastro di depositare a porta vuota. Sette minuti dopo, cambia totalmente l’inerzia del match: Agnelli pesca Gerbo in profondità, l’esterno rossonero entra in area e viene atterrato da D’Angelo a due passi dalla porta. L’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore ed espulsione per il numero 8 biancoverde, Avellino in inferiorità numerica. Sul dischetto si presenta Mazzeo il quale però, calcia malamente e spara alto sopra la traversa. Questa l’ultima emozione di un gradevole primo tempo.
Il primo quarto d’ora è caratterizzato solo da svariate sostituzioni: nell’Avellino entrano Vajushi e Falasco per Laverone e Molina; nel Foggia, dentro Floriano per Camporese, con Stroppa che cambia modulo da 3-5-2 a 4-3-3, schierando Kragl e Gerbo scalano nel ruolo di terzini. Modifica che porta bene al tecnico rossonero perché al 68′ i suoi passano in vantaggio: Agnelli apre bene per Gerbo sulla destra, assist rasoterra di prima intenzione per Mazzeo al centro che a porta vuota non può far altro che depositare la palla in rete. Cinque minuti più tardi, Foggia vicino subito al tris con Deli: gran destro dal limite del centrocampista rossonero che si stampa sulla traversa e torna in campo. L’azione prosegue e viene conclusa da un sinistro velenoso di Kragl deviato in angolo da Radu. Novellino, prima di essere allontanato dalla panchina biancoverde per proteste, sostituisce Marchizza con Moretti. Stroppa risponde con Duhamel (all’esordio in maglia rossonera) e Martinelli per Nicastro e Deli. Proprio il neoentrato attaccante francese va vicino al gol all’85’: va via prima di fisico e poi in velocità ad un difensore in contropiede, prova la conclusione in scarsa coordinazione da appena dentro l’area di rigore, ma il pallone termina a lato. L’arbitro concede quattro minuti di recupero ma non accade più nulla.
Foggia che torna al successo in casa dopo quasi 5 mesi. L’ultimo ed unico successo casalingo arrivò il 13 ottobre contro il Perugia con lo stesso punteggio. Vittoria che permette agli uomini di Stroppa di salire a quota 28 punti, ad un punto proprio dall’Avellino. Prossimo turno che bedrà i rossoneri impegnati in casa del Palermo, mentre l’Avellino attenderà in Campania il Cesena.