E’ un Foggia “canterano”: Sainz-Maza e Riverola stendono l’Akragas
Il Foggia di questa sera parla spagnolo. Sì perché il successo sull’Akragas ottenuto con un risicato e sofferto 2-1, è firmato Sainz-Maza e Riverola poi, autore di una gran gol. In mezzo un rigore contestato per gli ospiti siglato da Madonia.
CRONACA – De Zerbi ripropone la difesa a tre: davanti a Micale, agiscono Loiacono, Coletti e Gigliotti; centrocampo con Angelo e Di Chiara esterni, Riverola e Vacca in mediana; davanti Sainz-Maza e Chiricò affiancano il “falso nueve” Sarno. Rigoli si presenta con un 4-1-4-1 molto difensivo. Le prime due occasioni le firma Coletti: al 4’ va a svettare su un corner battuto da Sarno, con la palla che sfila di poco a lato. Al 12’ colpisce la traversa con un missile dai 40 metri che per poco non beffa Vono. Al 14’ Il Foggia passa in vantaggio: punizione al limite guadagnata da Gigliotti, sulla palla ci va Sainz-Maza, traiettoria in pieno stile “maledetta” di Pirlo, palla che colpisce la traversa e tocca terra: per l’assistente di linea la palla è entrata. E’ dunque vantaggio Foggia tra le veementi proteste degli ospiti. Panchina rossonera impazzita al gol dello spagnolo. Al 20’ ci prova Chiricò dai 30 metri, tiro potente ma centrale, Vono devia in angolo. Due minuti dopo, passaggio illuminante di Riverola per Angelo in area, il brasiliano la appoggia per Sarno, tutto solo sul dischetto del rigore, il quale anziché calciare di prima intenzione con il destro, cerca il suo mancino ma si fa anticipare da un difensore. Al 28’ l’Akragas perviene al pari su calcio di rigore: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, batti e ribatti in area di rigore, palla che termina tra i piedi di Di Piazza a pochi passi dalla porta, Micale esce per contrastare l’attaccante e agguanta il pallone, ma secondo il direttore di gara lo atterra con un intervento scomposto, ed è quindi tiro dal dischetto. Madonia è freddissimo e spiazza il numero uno rossonero, siglando il pari, tra le proteste assordanti dei giocatori e del pubblico dello “Zaccheria”. Minuto 35, punizione ancora di Sainz-Maza, questa volta dalla trequarti: traiettoria sempre insidiosa, ma Vono è attento e blocca a terra. Al 41’ occasionissima Akragas: Di Piazza elude la trappola del fuorigioco della difesa rossonera e scappa via tutto solo verso Micale, entra in area, conclude rasoterra, ma il portiere di casa è bravissimo ad intercettare la sfera con i piedi e a deviarla in angolo. Termina così il primo tempo, Foggia padrone del campo ma poco pungente, Akragas schierato prettamente in difesa ma in maniera quasi impeccabile.
Nella ripresa il Foggia fatica fin da subito a trovare i varchi giusti per punire la difesa siciliana. CI prova Sarno su punizione al 52’, ma la sua conclusione termina alta. De Zerbi prova a cambiare qualcosa: fuori un altalenante Chiricò, dentro Arcidiacono. Un minuto dopo scambio in area Riverola-Sarno-Riverola, lo spagnolo si libera di un difensore e va al tiro con poca coordinazione, ne viene fuori un mancino debole che Vono para facilmente. Al 68’ l’Akragas avrebbe l’occasione per passare addirittura in vantaggio: Coletti sbaglia l’anticipo, Di Piazza corre via sulla sinistra, vede arrivare Salandria solo sul palo opposto, lo serve perfettamente, l’esterno arriva e calcia di prima intenzione, ma Micale è prodigioso e salva con i piedi i suoi dal possibile svantaggio. Ancora un cambio per De Zerbi: fuori Di Chiara e dentro Floriano, con un Foggia a trazione completamente offensiva. L’Akragas chiude ogni varco, ma tra i rossoneri ci sono tanti giocatori di qualità pronti a punire al momento giusto. Anche se la giocata decisiva arriva da chi meno te l’aspetti, ovvero Marti Riverola. E’ lui all’80’ a portare i suoi in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio di punizione nella metà campo ospite, la palla termina ai 20 metri sui piedi di Vacca il quale, anziché calciare, vede lo spagnolo libero sulla sinistra e lo serve alla perfezione; l’ex Barcellona controlla, se la sposta sul destro, e con un tiro “alla Del Piero” deposita il pallone nel sette. Impazzisce tutto lo stadio, Riverola quasi non ci crede per l’eurogol siglato. Un gol che vale tantissimo in una gara che si stava complicando vista la quasi perfezione difensiva degli avversari. Rigoli a questo punto effettua i primi due cambi in ottica offensiva: fuori Grea e Aloi, dentro Di Grazia e Cristaldi. Ma è il Foggia ad andare ancora vicino al gol. All’84’ Floriano sfugge via ad un marcatore sulla sinistra, entra in area, salta anche il portiere, esita qualche secondo e scarica un rasoterra che colpisce la base del palo e torna in campo. Cinque minuti dopo, è Arcidiacono in contropiede a colpire lo stesso legno, con un delizioso pallonetto ai danni di Vono. De Zerbi manda in campo anche Gerbo per Maza in difesa del risultato. E dopo 3 minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine delle ostilità.
Vittoria sofferta per il Foggia che incanala il quinto successo di fila in campionato e si lancia sempre più nella corsa ai play-off, staccando Lecce e Casertana. La prossima gara a Cosenza sarà un crocevia importantissimo.