La carica di Nicola «Ci tengo alla Coppa»

La carica di Nicola «Ci tengo alla Coppa»

L’allenatore del Bari: «Dobbiamo qualificarci Loro sono bravi e Petropoulos è giù di forma»
Il piacere di partire. E’ più stimolante se ti capita un derby dal sapore antico. «A questo punto della preparazione ogni avversario è un osso duro – osserva Davide Nicola –, pur se di una diversa categoria. Cominciare con un derby offre maggiori stimoli. Mi piace l’idea di affrontare un avversario che ha un’ottima gestione della palla. Il Foggia non la butta mai. Propone calcio e lascia giocare. La nostra intenzione è andare avanti in Tim Cup». A questo derby mancheranno i tifosi biancorossi. Il tecnico del Bari non è certo insensibile alla questione: «Dal punto di vista sportivo mi spiace che non ci siano i tifosi del Foggia, il derby avrebbe avuto una cornice di pubblico più ricca. Mi fa pensare, piuttosto, che nel 2015 non si riesca ancora a gestire qualche facinoroso».

Da completare – Sta lavorando da matti, con i suoi collaboratori ed il gruppo di ragazzi, per costruire un Bari in grado di soddisfare il popolo biancorosso. Ma Nicola sa bene che stasera non potrà presentare la squadra dei suoi progetti (e non solo per le assenze di De Luca, Caturano, Camara, Donkor e Petropoulos). «Abbiamo lavorato sodo sui principi generali – spiega –. Le amichevoli disputate sono in linea con gli obiettivi stabiliti. Ma ad oggi non siamo completi, per poter giocare con qualità sia in un 4-3-3 che con un 4-2-3-1, i due moduli che vorrei alternare in campionato anche negli stessi novanta minuti». Cinque più forti «Sono contento perché vedo che la società si sta adoperando – aggiunge – pur di completare il mosaico. Finora abbiamo centrato qualcuno degli obiettivi fissati in partenza, compreso un top player per la B come Sansone, che può agire tranquillamente anche da vertice alto del centrocampo. Ma ci servono altri tasselli. La società ed io siamo d’accordo su chi portare a Bari». Non concorda, piuttosto, con chi inserisce i biancorossi tra i favoriti della prossima B.
«Ad oggi ci sono quattro, cinque realtà che si sono rafforzate molto. Per capire se potremo competere ad alti livelli, dovremo innestare quel che ancora ci manca». E’ lapidario poi su Petropoulos: «Non si allena da due mesi, i dati dei test sono ovviamente bassi per un calciatore che non ha cominciato la preparazione». Più fiducioso su Puscas: «E’ più avanti, pur avendo accusato qualche problema fisico. Ma non ha ancora i novanta minuti nelle gambe».

Categoria: L'Avversario