Qui Crotone: revocato l’esonero di mister Zauli
L’esonero di Lamberto Zauli è durato meno di un giorno. Ufficiale il dietrofront da parte della dirigenza del Crotone convinta dalla squadra a reintegrare il tecnico sollevato dall’incarico solo poche ore prima. Per fare il punto su questa situazione surreale in casa pitagorica è stata convocata una conferenza stampa nella quale ha preso la parola il difensore rossoblù Guillaume Gigliotti per spiegare le volontà del gruppo: “L’impegno da parte dei ragazzi c’è sempre stato – riporta TMW – la maglia l’abbiamo sempre onorata. Magari questo gesto, il rivolere il mister, non sarà condiviso e capito da nessuno, parlando con la gente e leggendo il mister non lo vuole più nessuno, ma noi lo viviamo nello spogliatoio tutti i giorni, vediamo come lavora e se oggi lo abbiamo rivoluto è perché non merita di essere esonerato: quando le cose vanno male, nel calcio, paga sempre il mister, ma la decisione di oggi è ingiusta, perché in campo ci andiamo noi e gli errori li commettiamo noi. Ora daremo il massimo, ci impegneremo il doppio perché vogliamo dimostrare di avere ragione, quanto espresso fino a oggi è stata responsabilità nostra”.
La parola è passata poi al Dg Raffaele Vrenna: “Ognuno di noi ha le proprie responsabilità, e deve prendersele. Questo lavoro ti porta a tifare e il tifare porta a prendere decisioni di pancia, ma il calcio è anche un’azienda, e non ci si può far prendere dall’istinto. Una volta che finisce il match, noi lo riguardiamo anche tre volte, si deve riflettere e prendersi responsabilità per quello che succedere: e dopo la gara di ieri il gruppo ha capito le proprie. Il gruppo ha capito i sacrifici che tutti abbiamo fatto e stiamo facendo, voi non potete sapere quelli che faccio io personalmente durante la settimana, e voglio sottolineare comunque che i calciatori sono esseri umani che vivono il tessuto sociale e assorbono anche una parola in più. Dobbiamo quindi alle volte ridimensionare i toni, ci dobbiamo risollevare da un brutto periodo e apprezzare chi ammette le proprie colpe: qua abbiamo 20 e passa giocatori che si stanno assumendo responsabilità. Non polemizziamo oltre questa loro decisione, quando la delegazione della rosa è venuta a parlarci noi abbiamo risposto, abbiamo parlato con il mister e la fiducia loro accordata deve corrispondere ai risultati. E per risultati non intendo arrivare primi. Voglio poi dire che siamo molto grati ai tifosi crotonesi, la fiducia alla piazza va sempre data, ma non voglio si dica che noi prendiamo le decisioni per la piazza, perché abbiamo dimostrato di ascoltare la squadra: siamo tornati sui nostri passi dopo un esonero”.
Poi viene interpellato anche Marco Tumminello: “Con il lavoro possiamo uscire da questo momento, la squadra sta lavorando bene e questo posso garantirvelo. Niente di più”. Ribadisce il concetto Gigliotti: “Siamo alle volte disattenti, ma cattivi lo siamo sempre stati, abbiamo messo sempre l’anima in tutto, e se siamo qua è perché vogliamo cambiare tante cose, e lo dimostreremo con i fatti. Siamo consapevoli dei nostri errori, già da sabato vogliamo convincere la piazza che è come diciamo noi, ci impegneremo ancora di più di quanto abbiamo fatto: non siamo stati costanti, ma nessuno ci ha messo sotto. E alla vittoria finale ci crediamo, stiamo lavorando molto anche sotto l’aspetto mentale. Mi dà però fastidio vedere che nessuno abbia apprezzato questo gesto che non si vede quasi mai”.
La chiusura di conferenza è affidata a Vrenna: “Dobbiamo concretizzarci sul fatto che questo campionato è molto livello, tutto può accadere. E questa era solo una semplice conferenza per dire che ognuno si assume le proprie responsabilità. La decisione del Presidente è stata sovvertita quando una delegazione della squadra è venuta dal sottoscritto, che non ha potuto far altro che rimandare la decisione al Presidente. Ma il fatto che la squadra sia ora qui, non significa che debba essere con il patibolo e noi con la mannaia. Prendiamo questa conferenza per ripartire, se poi non ripartiremo ognuno si prenderà di nuovo le proprie responsabilità. Ma ribadisco che non sta scritto da nessuna parte che siamo obbligati a vincere, nonostante quanto detto dai ragazzi: loro sono pagati per raggiungere obiettivi, anche tramite playoff si può vincere. Non voglio ulteriori pressioni per quella che è la classifica: dovremmo stare in alto, entro il quinto posto, ma non voglio più pressioni”.