QUI MONOPOLI – L’analisi dell’attuale momento delle due contendenti

QUI MONOPOLI – L’analisi dell’attuale momento delle due contendenti

Quello di domenica sarà il settimo scontro della storia allo Zaccheria tra Satanelli e Gabbiano. I rossoneri rialzano la testa in Coppa Italia; biancoverdi imbattuti in trasferta.

ll G.O.S. ha dato il via libera alla trasferta foggiana per i supporter  biancoverdi in possesso della tessera del tifoso. Non saranno perciò pochi coloro che assisteranno allo scontro d’altra quota, in uno stadio che anche in campionato tornerà a essere popolato dal pubblico. Il Monopoli, intanto, si gode il momento, forte delle quattro vittorie consecutive che gli hanno permesso di affacciarsi ai quartieri alti della graduatoria. Gabbiano conscio di giocarsela contro una squadra fortissima, che ha le sue armi migliori dalla cintola in su. I rossoneri sono reduci da un pesante stop maturato nell’ultima di campionato, proprio contro la Juve Stabia (dottor Jakyll e Mister Hyde, dopo il 4-1 in proprio favore)  passivo restituito al mittente con lo stesso score nella gara di Coppa Italia. Troppo scarichi nell’atteggiamento i campani, e troppo arrabbiati i satanelli per un eventuale bis che in Capitanata non voleva proprio verificarsi. Allo Zaccheria, invece, mercoledì si è vista una sola squadra in campo. Sa bene mister Zanin che dovrà far leva su determinate strategie per mettere in difficoltà il Foggia, squadra alla cui non vanno concessi spazi e ne tantomeno le ripartenze. I biancoverdi hanno dalla loro il miglior ruolino di marcia nella gare fuori casa, nelle cui precedenti ha concesso il minimo sindacale,  subendo un’unica rete sul finale a Siracusa. I satanelli, manco a dirlo, esprimono tutto il loro potenziale specie tra le mura amiche, dove ritroveranno l’apporto dei suoi tifosi anche in gare di campionato.

FOGGIA, PUNTI DI FORZA E PUNTI DEBOLI

Come su accennato, i rossoneri sono squadra pericolosissima per il potenziale derivante dalla cintola in su. Un po’ tutti gli interpreti offensivi hanno caratteristiche idonee alle giocate strette, con diversi dei quali votati al salto dell’avversario sistematico, alle sovrapposizioni improvvise e alle ripartenze velocissime. Dotati di tecnica individuale non di poco conto, i portatori di palla hanno l’abilità di innescare le punte con diverse soluzioni, grazie a velocità, lucidità e precisione. Certo, non stiamo parlando di Barcellona o di Bayern, ma pur certo del top per la Lega Pro. Funambolici sono poi interpreti offensivi come, Chiricò, Sarno (se pronto), Mazzeo e Sainz Maza.

Il rovescio della medaglia sta soprattutto dal fatto di essere squadra sbilanciata in avanti per tendenza e fisionomia, permettendo le ripartenze avversarie che, laddove le capacità lo permettono, ci possono sguazzare a piacimento nei varchi lasciati liberi. Di contro, la fase difensiva ricalca grossomodo le caratteristiche di quella dello scorso campionato. Difetto questo che non ha permesso ai satanelli di centrare il primo posto in solitaria con mister De Zerbi al timone. Vanno in difficoltà quando pressati sistematicamente in tutto l’arco del match. La propensione prettamente offensiva dei laterali bassi (Angelo, ad esempio, può essere considerato più un’ala che un terzino), lascia spesso e volentieri spazi nelle retrovie. Il 4-3-3 di Stroppa ricalca paro-paro quello del suo predecessore, più nella sostanza che nel dato insito delle posizioni in campo degli interpreti.

MONOPOLI, PUNTI DI FORZA E PUNTI DEBOLI

Che il Gabbiano stia ricalcando il cammino dello scorso campionato (più punti derivanti dalle trasferte), è vero in parte. Il dato è giusto se messo in confronto coi risultati. Più esatto, è invece, meglio analizzare il come questi risultati sono  stati raggiunti. Il Monopoli  attua una fase difensiva più scrupolosa rispetto a quelli targati Tangorra e D’Adderio. Pur avendo molti interpreti difensivi dello scorso anno, i biancoverdi, avendo cambiato sistema di gioco e avendo acquisito ulteriore esperienza nella categoria, hanno messo a punto ulteriormente determinate fasi. Questo miglioramento nasce anche grazie alla zona mediana, capace di fare da filtro pressoché in maniera ottimale. Punto ulteriore a favore dei biancoverdi è l’aver visto sbloccarsi la punta Genchi. Il bomber d’origini baresi sembra voler ricalcare la strada percorsa da un certo Croce con la casacca del Gabbiano. In più, i ricambi sono un po’ tutti all’altezza dei “titolari”, anche perché molti di essi si portano in dote un anno d’esperienza in più.

Grossi punti deboli non se ne vedono, anche se, volendo cercare il fatidico pelo nell’uovo potremmo affermare che non sono del tutto oleati i meccanismi legati alle sovrapposizioni, specie nello sviluppo del gioco sulle corsie laterali. La squadra, in compenso, è cinica al punto giusto, il che non guasta affatto; dovrebbe però capitalizzare di più nei momenti opportuni, dato che crea molte azioni offensive, ma non le porta a compimento a dovere.  Tutto l’ambiente predica umiltà, e non sempre è un vantaggio gettare acqua sulla fiamma dell’entusiasmo. Invece, è giusto crederci e farsi trasportare dall’entusiasmo; carburante indispensabile per centrare obiettivi più prestigiosi.

A dirigere l’incontro di domenica sera sarà Antonio Giua della sezione di Olbia; assistenti, Antonio Spensieri di Genova e Giuseppe Perrotti di Campobasso.

Fonte: www.monopolipress.it

Categoria: L'Avversario