Appena cinque i campionati disputati in Lega Pro (questo da quando c’è stata la riforma che ha abolito la prima e la seconda Divisione creando di fatto una nuova Serie C), quarto anno consecutivo tra i professionisti, 16° posto conquistato a fatica nella stagione passata e grandi aspettative per quella in corso. Questo almeno nelle intenzioni del Presidente Caffo e del Direttore sportivo Condò, che a fine luglio hanno “assoldato” Gaetano D’Agostino, allenatore giovane (alla quinta esperienza) e di grandi prospettive, per centrare tranquillamente l’obiettivo salvezza.
Sembra ieri, infatti, quando il Presidente dichiarava: “Mi auguro che la nuova stagione sia foriera di successi, D’Agostino è un allenatore brillante, l’obiettivo è la salvezza ma speriamo di conquistare gli agognati playoff che nei professionisti non abbiamo mai raggiunto”. A queste dichiarazioni facevano seguito quelle del Mister: “Voglio una squadra che sia una grande famiglia, abbiamo bisogno di fondamenta solide; alla società ho chiesto di costruire una rosa fatta di elementi con voglia e ambizione, che siano uomini prima che calciatori”.
Eppure, nonostante le belle attese della vigilia, il campionato sin qui disputato dalla Vibonese è pessimo. Basti pensare che in 15 gare la squadra ha occupato stabilmente i bassifondi della classifica. Oggi è ultima e da lì non schioda da almeno cinque giornate consecutive. È 20esima con appena 10 punti, a -6 per poter uscire dalla zona play out. Altro che play off…
I punti conquistati sul campo sono il risultato di 1 sola vittoria (in casa contro il Latina) e 7 pareggi, ma 7 sono pure le sconfitte. Fuori casa la Vibonese non ha mai vinto; soltanto tre i pareggi, con Fidelis Andria, Taranto e Messina (tre matricole).
Peggiore attacco del campionato con appena 8 goal segnati, ma difesa che sembra reggere piuttosto bene alle incursioni avverse: 18 le reti subite (Campobasso con 28 e Catania con 26 sono le più perforate).
Ancora un record in negativo. Nelle ultime 5 gare disputate la squadra ha raccolto solo 2 punti, frutto di due pareggi in casa con Monopoli e Monterosi Tuscia.
Ed è proprio a causa del risultato ultimo contro i laziali, diretti concorrenti dei rossoblù per la salvezza, che a Vibo Valentia si è scatenata la polemica contro squadra e allenatore. Accade allora che D’Agostino, arrivato a Vibo con tanto entusiasmo, convinto di aver scelto piazza e società in grado di garantirgli tante soddisfazioni professionali, sicuro di poterli ripagare centrando gli obiettivi prefissati a inizio campionato, sia diventato oggi l’uomo più contestato in città. A chi gli ha chiesto cosa stia succedendo alla Vibonese ha risposto che la sua è una squadra giovane (24,5 l’età media dei calciatori), inesperta e priva della giusta malizia e cattiveria che servono per portare a casa il risultato. Una squadra in cui manca un leader, una figura carismatica capace di prendere tutti per mano per poi condurli alla vittoria finale. Parole sue: “Se non ci arrivi di riffa devi farlo di raffa”.
Staremo a vedere… Che dire? Intanto, l’appuntamento è fissato allo stadio Pino Zaccheria per domenica 28 novembre alle ore 14:30. Per il Foggia esiste un solo risultato: vincere! Alla Vibonese si fa un augurio grande di uscire al più presto dalle sabbie mobili ma, possibilmente, a partire dalla prossima partita.
Maria Assunta Scelsi