Marsico: “Se la sfida del Barbera doveva essere un test per potersi sedere al tavolo delle ‘grandi’, questo è stato superato solo dal Palermo”

Marsico: “Se la sfida del Barbera doveva essere un test per potersi sedere al tavolo delle ‘grandi’, questo è stato superato solo dal Palermo”

Il Bari è in fuga.

Battendo la Turris (4-2), nel big match dell’ottava giornata del girone C di serie C, la squadra di Mignani ha aumentato il vantaggio sulla più immediata inseguitrice, complici anche le sconfitte di Monopoli e Virtus Francavilla che stavano sorprendentemente provando – al pari della stessa Turris – a reggere il ritmo della capolista (2,5 punti/partita): la prima è scivolata in casa col Campobasso (1-2), la seconda è stata battuta ad Avellino (1-0).

Sono ora 6, le lunghezze di vantaggio della compagine biancorossa sulla seconda ovvero sul Catanzaro che ha bissato a Pagani (0-2) il successo sulla Fidelis Andria nel turno precedente, scavalcando – in tal modo – in classifica un po’ di squadre.

Tra quelle che erano davanti ai calabresi c’è, infatti, chi ha perso (come il Foggia, oltre alla Turris, al Monopoli e alla Virtus Francavilla, di cui s’è già detto) e chi non è andato oltre il pareggio (come il Taranto, fermato sullo 0 a 0 in casa dalla Vibonese, fanalino di coda).

Così, il Catanzaro è diventato – come, peraltro, da pronostico della vigilia del campionato – il primo antagonista del Bari.

Per la verità, a questo punto del torneo, ci si attendeva di ritrovare in alto anche l’Avellino, ma la squadra irpina ha avuto – come è noto – una… falsa partenza (solo 2 vittorie, finora) ed è ancora attardata in classifica (al nono posto, in compagnia di Juve Stabia, Campobasso e Paganese). Il successo sulla Virtus Francavilla ha puntellato la panchina di Braglia, che aveva traballato non poco la settimana scorsa. Ma l’ambiente biancoverde è comunque perplesso: il distacco dalla vetta non è breve (9 punti).

A proposito di panchine, è “saltata” quella dell’ACR Messina. La sconfitta interna col Monterosi Tuscia (la quarta consecutiva) è stata fatale a Sullo. Al suo posto c’è ora Capuano. Destino amaro anche per mister Panarelli, sollevato dalla panchina della Fidelis Andria.

Infilare più di 2 successi consecutivi non dev’essere facile. V’è riuscito ora il Bari (3 vittorie nelle ultime 3 gare), così come v’era riuscita, in precedenza, solo la Turris (prima di essere sconfitta al San Nicola). Non ne è stato capace il Foggia. Dopo i successi con Fidelis Andria e ACR Messina, la squadra di Zeman ha perso (male) a Palermo: 3-0. La delusione tra i tifosi è stata inevitabile, soprattutto per il modo in cui è arrivata la sconfitta.

Se la sfida del “Barbera” doveva essere un test per potersi sedere al tavolo delle “grandi”, questo è stato superato solo dal Palermo (salito sul podio basso del campionato, sia pure in compagnia). Fortunatamente per i rossoneri, vi sono subito altre… prove. A cominciare da quella col Monopoli, nel prossimo turno. Poi seguiranno i due derby con Bari e Taranto. Il tutto in una settimana. Il Foggia, però, dovrà essere molto diverso da quello visto in Sicilia. Poi – per carità – in un percorso di crescita può starci qualche stop, senza che si facciano drammi.

Sta di fatto che, finora, Curcio e compagni hanno incontrato solo 3 squadre che non sono nella zona bassa della classifica: Turris, Juve Stabia e Palermo. E in 3 partite hanno racimolato solo un punto. Gli altri punti (11) sono arrivati con squadre che arrancano in “zona retrocessione” (o nei paraggi): Monterosi Tuscia, Potenza, Latina, Fidelis Andria e ACR Messina. E’ tempo, dunque, che il Foggia cominci a battere qualche protagonista, così da restare tra gli applausi sul proscenio del campionato.

Bari a parte (20 punti conquistati sui 24 disponibili), nel girone C regna comunque l’equilibrio.

Nel fazzoletto di 4 punti (dai 14 del Catanzaro, secondo, ai 10 di Catania e Monterosi Tuscia, appaiate al tredicesimo posto) vi sono ben 12 squadre (tra cui il Foggia, sceso all’ottavo posto, fermo a quota 12).

Come dire: due/tre successi consecutivi possono farti sognare, così come due/tre sconfitte di fila possono farti venire gli incubi.

Massimo G. Marsico