È difficile commentare una gara che per un centimetro in più o in meno poteva regalare una vittoria e scatenare giudizi esaltanti verso il gruppo guidato da De Zerbi.
Però il calcio è così e le partite non si possono vincere solo con un gioco convincente e con un possesso di palla del 75%. Può succedere anche che a 10 minuti dalla fine, una squadra tecnicamente molto inferiore indovina l’angolo giusto e riesce a portare a casa un punto sino a pochi minuti prima sicuramente insperato.
E allora per commentare questa gara si deve provare a partire dal sabato di Pagani, da quegli schiaffi subiti con merito e considerare che il Foggia ha fatto un grandissimo passo in avanti contro una squadra che aveva mille motivi per non scivolare a Foggia. Quindi siamo sulla buona strada anche se, per vincere i campionati, non si possono lasciare per strada tutti questi punti.
Diciamo quindi che il Foggia è una squadra che fa molto possesso di palla e che si troverà spesso contro formazioni che si chiuderanno a riccio per evitare eventuali incursioni, ma al tempo stesso, una volta realizzato il primo gol, essendo gli avversari costretti ad aprirsi, in quel momento gli uomini di De Zerbi non possono avere pietà di nessuno e devono infierire in modo netto e autoritario. Ecco, forse ieri è mancata inconsciamente quella determinazione a far male dopo il gol di Iemmello ed è stato pagato un prezzo troppo alto per aver rallentato il ritmo, anche se per soli 10 minuti.
L’importante è aver superato il brutto esordio anche se quest’anno si sperava in una partenza sprint per dare da subito una certa impronta al proprio campionato. Speriamo ora nelle prossime gare nelle quali le squadre, di caratura superiore, dovranno giocare più a viso aperto e a quel punto, senza tatticismi difensivi esasperati, vedremo veramente di che pasta è fatta questa squadra edizione 2015/16.
Fonte: Alberto Mangano – www.newsrossonere.blogspot.it