Le pagelle di Lupa Roma-Foggia. Sarno in palla, Agnelli assist decisivo. Delude D’Allocco

Le pagelle di Lupa Roma-Foggia. Sarno in palla, Agnelli assist decisivo. Delude D’Allocco

Lupa Roma Foggia 1-1: le pagelle dei rossoneri

Crederci non costa nulla, anche perché nelle prossime quattro giornate il Foggia dovrà fronteggiare altrettante dirette concorrenti. Vincendole tutte, i rossoneri entrerebbero prepotentemente in zona playoff. Impresa possibile anche se molto difficile. Ecco perché i passi falsi contro Vigor Lamezia in casa, quelli contro Savoia e Catanzaro in trasferta, e il pareggio acciuffato in extremis contro la Lupa Roma pesano come macigni sulla classifica rossonera. Crederci ancora non costa nulla, e forse è anche giusto. Serve a tenere la tensione alta. Ma non si può non recriminare per le tante occasioni finora sciupate dalla squadra di De Zerbi.

Narciso 5 – Il campo di Aprilia è infame, me è una costante che coinvolge la quasi totalità dei campi di Lega Pro. Giustifica in minima parte il goffo intervento sul tiro di Capodaglio.

Loiacono 6 – Si propone pur non essendo nelle sue corde il ruolo di terzino. E si comporta anche discretamente. Dietro non gli si imputano colpe gravi

Potenza 5,5 – La Lupa non azzanna nella prima parte del primo tempo, e sembra poter vivere un pomeriggio tranquillo. Cambiano le cose a partire dal 20’, quando i padroni di casa si affacciano ripetutamente in contropiede, e lui sembra leggermente a disagio.

Gigliotti 5,5 – Da qualche partita sembra aver abbassato gli standard di rendimento. Anche ieri nelle occasioni più pericolose dei padroni di casa, si è avvertito un certo disagio. Non a caso De Zerbi preferisce arretrare Quinto in difesa quando entra Maza. E da come ignora lo spagnolo durante il cambio, il cambio non deve essergli piaciuto granché (14’st Sainz Maza 6 – Perfetto per come gestisce il contropiede a metà ripresa così come il lancio per Sarno. E’ un altro giocatore rispetto alla prima parte di stagione. Meriterebbe più spazio).

Bencivenga 5,5 – Appoggia costantemente l’azione dei rossoneri, andando spesso al cross. Ne azzecca soltanto due, uno basso su cui la difesa si salva in ex, uno alto sul quale Sarno viene anticipato. Sul resto, è meglio sorvolare.

Agnelli 6,5 – Nel momento di maggior confusione (quello successivo al gol della Lupa), anche lui ci capisce poco. Fortuna che non perda completamente la bussola, e trascini i suoi nell’assalto finale. Suo l’assist per il gol di Iemmello.

Quinto 5,5 – Il gioco rossonero avrebbe bisogno di maggiore verticalità, specie se gli avversari si chiudono a riccio per poi ripartire. Il tiki taka in orizzontale può servire quando si sta vincendo e serve tenere palla.

D’Allocco 5 – Delusione totale. Sbaglia anche gli appoggi più elementari, e neanche negli inserimenti riesce a essere letale. Quasi logico il cambio (1’st Minotti 6 – Prima mezzala, poi regista. Tocca pochi palloni, ma dà quel tocco di qualità che serviva alla mediana. Si veda il lob per Cavallaro ciabattato malamente dall’esterno rossonero).

Sarno 7 – Sin dalle prime battute dimostra di essere il più in palla. Salta l’uomo con irrisoria facilità, crea e conclude. Centra una traversa che grida vendetta. Mezzo voto in meno per quel sinistro troppo tenero col quale grazie Rossi. Pareggiando, ci sarebbe stato più tempo per cercare la vittoria. Resta comunque il più in forma dei suoi.

Iemmello 6,5 – Voto esclusivamente determinato dal gol del pareggio. Sono 13 in campionato. Incide poco, non lavorando per la squadra, ed è anche poco reattivo sulle seconde palle.

Cavallaro 5 – Non si fa vedere quasi mai. E’ vero, il Foggia attacca più dall’altra parte, ma quando ha l’opportunità per far male, non si accende la luce. Minotti gli dona un cioccolatino, che lui non valorizza da buona posizione (28’st Leonetti 5,5 – Non ha molte colpe, visto che entra nel momento in cui il Foggia attacca senza produrre grossi pericoli. Certo, manifestasse un po’ più di cattiveria, male non sarebbe).

De Zerbi 6 – Quando si pareggia al 92’, vuol dire che si è ancora vivi. Restano i dubbi non solo su certe scelte iniziali (le esclusioni di Maza e Minotti) e sulla gestione della partita. Tanto possesso palla, pochi tiri in porta, e il gol subito alla prima occasione degli ospiti.

 

 

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