Mr. Gallo: ” È la strada giusta…non possiamo commettere errori…”
Mister Gallo in sala stampa: “Non ho tempo per gioire…” 👇👇👇
Si torna in campo finalmente con il mercato chiuso quindi diciamo la mente di tutti sarà un po’ più sgombra da tutte queste voci da tutte queste indiscrezioni che continuano a filtrare, che partita sarà quella di domani, quali sono le insidie di un avversario che comunque è forse uno di quelli che riesce quasi sempre a far giocare male
“È giusto anche non godere della vittoria perché tanto la vittoria è una vittoria che nessuno ci può togliere che abbiamo strameritato abbiamo legittimato in ogni momento della partita quindi lì è storia nessuno ce la può toccare. Ci dobbiamo preparare perché il campionato dice che dobbiamo fare un’altra partita contro un avversario complicato un avversario difficile da affrontare perché l’allenatore è un allenatore navigato che conosce questa categoria e preparato e quindi sarà sicuramente una partita complicata e quello che noi non dobbiamo fare è pensare che sia la stessa partita di domenica perché domenica era una partita di un certo tipo e domani sera sarà un’altra partita completamente diversa come se fossero due campionati diversi e quindi noi in questo se vogliamo veramente pensare di essere maturi per avere un’idea di quello che si può andare a fare, non possiamo commettere errori di questo tipo è da subito dopo la partita di Pescara che continuo a dirlo ai ragazzi. Non ho tempo per gioire non ho tempo per sorrisi non ho tempo per pensare a quello che è stato fatto ripeto quella storia nessuno ce lo toccherà mai più però adesso dobbiamo scrivere dobbiamo provare a scrivere un’altra pagina di storia che è la partita di mercoledì complicata però i ragazzi a parte qualche problema normale fisico mentalmente stanno bene. Il mercato? Capodanno è arrivato finalmente, e quindi ci sarà un gruppo che dovrà arrivare che dovrà lavorare fino alla fine al massimo per ognuno di loro per meritarsi il posto perché di scritto di certo non c’è niente ed è evidente che tutte le scelte che sono state fatte da che sono arrivato io di nessuno escluso e che quindi deve essere un gruppo che accetta la concorrenza che accetta di confrontarsi con giocatori bravi se vuole fare il calciatore a Foggia, sennò si può andare in qualche squadrettina dove hai sempre la tranquillità”.
Quello che è mancato per ora alla squadra è la continuità, adesso sembra essersi rimesso in carreggiata, che cosa è mancato finora per fare quel famoso filotto che cambierebbe il personaggio del Foggia.
” O sei il Catanzaro che ha continuità, o sei il Crotone, poi le altre l’hanno avuta magari prima, come noi che l’abbiamo avuta per sette partite, che ci hanno dato la possibiltà di salire la classifica velocemente, poi dopo gli intoppi esistono per tutti se non sei il Catanzaro di quest’anno e quindi dobbiamo accettarlo perchè ogni squadra ha delle lacune che in certi momenti vengono evidenziate che siano fisico mentale tecnico tattiche perchè nell’arco della stagione ci sta tutto, noi dobbiamo provare a dare continuità, se dai continuità mentale vuol dire che tu tutto quello che vai a fare lo fai con un approccio da squadra vincente, la cosa che più mi premeva domenica no fare il quinto gol ma non prendere gol. Quindi io continuavo ad urlare ai miei giocatori di non prendere gol e quindi la mentslità deve essere quella di non prendere gol, tanto poi in qualche modo i numeri dicono ch lo stiamo facendo, ma non prendere gol è sempre un segnale forte per la difesa un segnale per il portiere un segnale per i centrocampisti per gli attaccanti che lavorano bene l’esatto contrario no non prendiamo gol non prendiamo gol non perché siamo 4-0 possiamo mollare perché mancano 5 minuti e quindi se il nostro approccio alla partita è non voglio prendere gol voglio continuare a martellare e allora la strada è quella giusta altrimenti continueremo a cadere, puoi rialzarti perché questa squadra ha la capacità di cadere ahime e di rialzarsi”.
Ha giocatori non disponibili per domani, qual’è poi la situazione all’interno dello spogliatoio alla fine sono ragazzi, se c’è euforia, se avete in mente degli obiettivi non so, si parla di quarto posto comunque il Pescara si inizia a vedere cioè oppure lavorate.
“Se mi conosce se hai imparato a conoscermi non c’è euforia e non c’è obiettivo un quarto terzo posto c’è l’obiettivo della partita. Io sono abituato così sono abituato che devo concentrarmi al massimo per la partita successiva, se io vinco più partite poi l’obiettivo diventa automatico o quarto posto terzo posto secondo posto, primo, qualsiasi cosa ma se il mio obiettivo a breve termine non è raggiunto posso parlare e diventata fiato che spreco e non dobbiamo avere fiato da sprecare perché dobbiamo usarlo per giocare e quindi c’è una cosa che mi viene, domenica dopo la partita mentre tornavamo in pullman a un certo punto io mi sono girato e ho guardato i miei giocatori mentre eravamo in viaggio chi chi stava riposando chi guardava il telefono non volava una mosca mi sono girato verso i miei collaboratori ho detto questo è il clima giusto perché gioire e esultare no, bisogna usare tutto il tempo per fare le robe fatte bene non è il momento di esultare il momento di essere contenti consapevoli di quello che è stato fatto ma sempre nel modo corretto in modo giusto per quella che è la professione quindi non hanno possibilità di gioire troppo, non è cosa per noi in questo momento, situazioni infortunatistiche abbiamo qualche problema non sto a fare dei nomi perché non mi sembra corretto abbiamo qualche problemino e la partita manca ancora più di 24 ore quindi mi prendo tutto il tempo però qualche problemino ce l’abbiamo”.
Due ragazzi che stanno crescendo molto con la sua praticamente cura i due giovani Jacoponi e Frigerio oltre a Leo che però aveva già dato segnali di crescita in passato. Quanto è merito suo questo.
È merito loro perché hanno nelle corde e la capacità di apprendere e di dare perché Madre Natura gli ha dato delle qualità che possono mettere in mostra io li alleno come ho avuto la fortuna di allenare tanti ragazzi giovani che adesso giocano in Serie A e Serie B e cerco sempre, come faccio con gli altri di farli crescere di aspettarli quando c’è da aspettarli come Jacoponi e quindi i meriti sono di tutte le persone che li hanno allenati e quelli che li alleneranno, perché ognuno degli Allenatori che questi ragazzi avranno sicuramente qualcosa insegnerà, adesso ce li ho io li sto allenando, io cerco di migliorarli, io me li tengo stretti e cercherò di farli crescere ancora”.
Ha rigenerato Ogunseye, perchè è utilissimo alla squadra non solo perchè segna che è importante, ma anche perché ha una visione di gioco che si sta dimostrando davvero utile alla squadra. Adesso con il mercato chiuso si può dimostrare un valore aggiunto al gruppo nel senso che non ci saranno più distrazioni di mercatodi voci.
“Io non ho rigenerato Ogunsrye, io gli ho dato fiducia e ho cercato di esaltare le sue caratteristiche e quindi ho sempre saputo che tipo di giocatore è Roberto e nel momento in cui la sua condizione fisica è stata una condizione ottimale legata anche alla continuità di scelta nell’11 iniziale è migliorato poi è vero il mercato all’inizio soprattutto le prime due settimane a destabilizzato parecchio perché sono sono partiti parecchi giocatori però come ho detto prima si gioca nel Foggia io avrei voluto giocarci. E se giochi nel Foggia non puoi pensare di essere soltanto te devi accettare che l’allenatore possa sceglierne un altro, deve accettare che l’allenatore non ti faccia giocare per tre quattro partite cinque partite e poi dopo se l’allenatore è coerente onesto si sa che dopo cinque partite tu giochi perché sennò non saresti a Foggia sennò non stai a Foggia e quindi mi auguro che sia chiaro, che sia chiaro all’interno del gruppo ma ormai è chiaro perché poi il mercato finisce che il gruppo abbiamo cercato di migliorarlo stiamo cercando di migliorarlo perché adesso non è ancora finito il mercato quindi qualcosa cercheremo di fare ancora e chiunque arriverà dovrà mettersi in competizione con i giocatori che ci sono e quelli che ci sono dovranno mettersi in competizione con eventualmente dei giocatori che arriveranno perché se no Jacoponi non avrebbe mai giocato è l’esempio più lampante più semplice più diretto no Jacoponi non avrebbe mai giocato invece nelle ultime cinque partite ha giocato due volte titolare due volte entrato e una volta non ha giocato è molto semplice se devi stare a Foggia devi accettare questa concorrenza”.
Lei prima diceva che domenica urlava ai suoi giocatori di non prendere gol, effettivamente il Foggia concede pochissimo nelle ultime gare, anche domenica col Pescara la squadra era molto corta ha concesso pochissimo molta attenzione in fase difensiva, com’è cambiata la difesa si è avuta l’impressione di maggiore attenzione o c’è stato un camnio a livello tattico di disposizione in campo.
“Si lavora su quelli che sono gli errori della partita precedente, di quelli che vedi in allenamento perchè gli errori si fanno anche in allenamento e in allenamento hai la possibilità di interrompere e correggerli subito perchè quella è la cosa che se tu riesci a correggerli nell’immediato fai centro no. E quindi il lavoro la concentrazione la condizione fisica, perchè appena siamo arrivati mi è stato detto e però sette giorni fermi sono troppi, sette giorni è come una contrattura di un giocatore esiste una fatica periferica che una centrale, i ragazzi avevano una fatica centrale che era quello che avevano fatto in tre mesi, non avrebbe avuto senso, però è giusto che tutti dicano la loro e tutti pensino di sapere di quello che succede nello spogliatoio, ma alla fine il responsabile sono io di quello che succede nel bene e nel male sono sempre io il responsabile. La squadra è cresciuta fisicamente è continuata a crescere tatticamente io voglio da sempre che la squadra sia corta, perchè corta vuol dire fare corse più cattive e più brevi, hai la possibilità di aggredire in avanti poi dipende sempre da che tipo di partita fai perchè con il Pescara abbiamo avuto un atteggiamento per scelta diverso perchè abbiamo studiato il Pescara e sapevamo che nella ripartenza l’avremmo messo in difficoltà perchè è una squadra di palleggiatori che nel momento che perde palla li trovi aperti e quindo erali che dovevi andare a giocare. C’è sempre tanto lavoro dietro a volte il lavoro lo riesci a fare al massimo e riesciva capire quelle che sono le lacune dell’avversario e a volte no, però i concetti sono la regressione in avanti la squadra corta, marcare i riferimenti, non sono srgreti penso che sono concetti che tutti gli allenatori vorrebbero portsre nella loro squadra”.
Riguardo al Taranto è una squadra che segna molto poco 19 gol, ma ha fatto molti risultati nel secondo tempo. A livello mentale come l’ha preparata la partita.
“Sarà una partita diversa rispetto a domenica non vado oltre no bisogna anche capire quello che sto dicendo è una partita diversa Pescara – Foggia è una partita Foggia – Taranto e un’altra e un’altra partita è caratteristiche diverse dell’avversario concetti diversi e quindi se sei bravo a cambiare vestito velocemente e allora sei squadra vera se no sei sempre lì a pensare di mettere il maglione metto dolce vita metto il pantalone lungo metto il pantalone nero ok chiaro quindi dobbiamo essere bravi a cambiare e mettere un vestito diverso perché la partita domani sera avrà bisogno di un vestito diverso”.
Al netto del mercato lasciamo perdere il Foggia, guardiamo anche agli altri no domani comincia un nuovo campionato o come cambiano secondo l’allenatore del Foggia come cambia la scala dei valori di questo girone C.
“Il girone di ritorno è già un altro campionato rispetto al girone d’andata perché il tempo a disposizione è minore e storicamente le squadre vanno più forte, questo campionato mi sembra ancora più difficile perché le ultime stanno, il Messina ha cominciato a correre no, quindi così ha accorciato la classifica e quindi è sicuramente qualcosa di diverso, il Catanzaro ha quasi non operato ha messo un giocatore bravo tra l’altro, l’Avellino si è rinforzato il Crotone si è rinforzato, ma sempre 11 giocano, quando cambi tanto deve avere sempre il timore, infatti la mia preoccupazione è metto dentro tanti giocatori ma non è semplice poi inserirne più giocatori perché se domani faccio giocare sei nuovi domani sera venite a dirmi però Mister lo zoccolo duro non bisognava toglierlo no. Ritengo di non essere completamente rimbambito e quindi piano piano i giocatori nuovi dovranno guadagnarsi la mia fiducia e la fiducia dei compagni sapendo che sono giocatori che il Foggia ha voluto quindi è sicuramente un campionato diverso però poi dopo secondo me la gran parte delle squadre manterrà l’ossatura dell’inizio della stagione successiva”.
Barbara Dell’anno