Mr. Gallo: “La passione non puoi nasconderla…Foggia è una piazza che tutti vorrebbero allenare…”
Gallo: “In questo momento sicuramente mi tengo stretto la voglia di allenare il Foggia, la consapevolezza di essere l’allenatore del Foggia…”
Quanto è complicato pensare a una partita comunque importante durissima come quella di domani quando poi quattro giorni più tardi ci sarà un’altra altrettanto importante.
“È complicato come tutte le volte, ci è già capitato quindi adesso affrontiamo la partita domani, complicata perché conosciamo il valore dell’avversario e dopodichè ci concentreremo sulla semifinale di Coppa Italia. Però in questo momento il mio pensiero è alla partita di domani per cercare di farla al meglio”.
Come ci arriva il Foggia alla partita di domani abbiamo delle qualifiche Di noia e Costa, a livello di infermieria invece come siamo messi.
“Fuori Beretta e Vacca i due squalificati, gli altri ci sono”.
Che partita sarà quella di domani, quali sono le insidie maggiori, il Foggia affronta la seconda della classe una squadra che sta facendo tanti punti e che davanti a un mostro che è il Catanzaro che obbiettivamente sta facendo un campionato a parte, il Foggia lo ha già battuto due volte il Crotone, in Coppa e in campionato, quanto si porterà da quelle due partite.
“Ma è passato tanto tempo, sicuramente sarà un’altra partita anche perché la crescita della mia squadra è stata tanta e quindi siamo consapevoli della forza dell’avversario siamo abituati ad affrontare tutti al massimo e questo faremo, poi dopo ripeto, il campo come sempre, dirà come deve andare la partita secondo i valori, perché alla fine le partite sono sempre frutto della prestazione del valore delle squadre. Quindi andiamo lì a giocarci la nostra partita come sempre fatto, con la serenità che serve per essere pronti a una sfida di questo tipo che in questo momento è una sfida importante”.
Il Foggia ha domostrato in questo campionato di soffrire meno le squadre tecniche che quelle che fanno giocare, è cosi per chi ha la qualità, con la Gelbison abbiamo sofferto perchè la Gelbison ha badato essenzialmente a difendersi e ripartire, mentre con le grandi squadre in campionato ci siamo espressi sempre al meglio.
“È chiaro che riesci a individuare meglio le qualità della squadra avversaria, contro una squadra che ha una sua identità che ha un suo gioco e quindi puoi anche pensare a quello che puoi fare per dare fastidio all’avversario. La partita di domenica ormai è passata anche quella alla storia e affrontiamo una squadra di qualità e giocherà contro un Foggia che farà di tutto come sempre fatto per metterela in difficoltà, secondo me ci sono le possibilità per fare una buona partita”.
Ha già in mente il Foggia che scenderà in campo a Crotone, è quello che poi andrà in campo contro la Juventus.
“No, ho in mente quello che scenderà a Crotone ma quello che scenderà con la Juventus non ce l’ho in mente perché dipende quello che mi dirà la partita di domani, quindi ci sono tante incognite, possono esserci mille situazioni diverse, ho fatto le mie valutazioni, domani giocarà una squadra e poi mercoledì a prescindere da chi giocherà domani ci sarà un’altra squadra, però non posso pensare di avere già la formazione, anche perché per mercoledì non siamo tantissimi e quindi devo anche vedere quello che succederà domani.”
Qual è l’aspetto più importante in questo momento di campionato, considerando anche la semifinale di Coppa Italia, che la sua squadra deve mantenere.
“Ma sicuramente una concentrazione su quello che è l’obiettivo che andiamo ad affrontare per primo, quindi ripeto la partita di domani perché poi il campionato non finisce domenica, ripeto è giusto che ci dobbiamo concentrare, la squadra deve rimanere concentrata sulla prestazione di domani”.
Le volevo chiedere ci sono piazze che hanno diciamo il seguito di una forte passione, poi ce ne sono altre che invece propongono un calcio sostenibile come proprio fiore all’occhiello, lei se dovesse fare a meno di una delle due cose, di cosa farebbe a meno della passione di quella piazza oppure del fatto che la società in cui lei stesso ha il fiore all’occhiello del calcio di sostenibilità.
“La passione non puoi nasconderla, la passione è quella che ti dà spinta e quella che ti dà motivazione è quello che ti dà la voglia di provare a crescere professionalmente quindi sicuramente nello specifico Foggia è una piazza che tutti vorrebbero allenare, io ci sono e quindi in questo momento mi tengo stretto sicuramente la voglia di allenare il Foggia la consapevolezza di essere l’allenatore del Foggia e quindi sicuramente la passione io non posso nasconderla è chiaro che poi dopo c’è un’altra società che fanno altri tipi di progetti hanno sostenibilità hanno mille situazioni, che però magari poi dopo nel momento dove serve passione e ti viene a mancare perché non hai una cornice di pubblico perché non hai una cassa di risonanza tale come potrebbe essere Foggia”.
Manca Costa domani…
“Ci sarà Rizzo”.
Barbara Dell’anno