Zeman: “Il futuro? Se ci sono le giuste condizioni mi piacerebbe continuare ad allenare”
Tempo di vigilia in casa Foggia, che domani sfiderà il Campobasso in una gara che può coincidere con la vittoria numero 100 di Zeman in campionato con i rossoneri. Il Boemo questa mattina ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, facendo innanzitutto chiarezza su alcune dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi, a proposito dell’organico a sua disposizione, che avevano destato alcuni dubbi tra i tifosi: “Sono contento della squadra, nella costruzione della rosa si è cercato di fare il possibile. Alcuni giocatori avevano pretese troppo alte, altri preferivano la Serie A o la Serie B” ha precisato Zeman, che successivamente ha aggiunto: “Le vittorie, come quelle di Catania, danno morale. Questa squadra ha grossi margini di crescita. Il reparto che più mi ha soddisfatto fin qui è la difesa“.
L’allenatore di Praga ha lanciato diversi spunti tattici durante la conferenza, soprattutto sui movimenti tattici dei suoi centrocampisti e sugli avversari: “Secondo me – sentenzia Zeman – Ballarini è un calciatore di grande prospettiva. Ha un buon fisico e buona tecnica, ma tende a scappare troppo sull’esterno. Col tempo deve trovare la giusta collocazione tattica. Maselli e Petermann possono giocare insieme, anche se Maselli da poco fa la mezz’ala e deve ancora capire i giusti movimenti. Ho già idea di chi sostituirà Curcio – squalificato, ndr – domani. Il Campobasso gioca un buon calcio, anche più ordinato del nostro. Domani, però, cercheremo di portare a casa il miglior risultato”.
Zeman ha anche rilasciato dichiarazioni che esulano dalle dinamiche prettamente calcistiche e abbracciano l’intero contesto sociale: “Noi ci impegniamo anche sul sociale per far crescere questa città, ad esempio andremo all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Ci sono cose positive che si possono fare a Foggia, ma in questa fase politica, è difficile“.
Infine il Boemo ha risposto anche a chi lo ha interrogato sul suo futuro: “Ragiono sempre di anno in anno. Magari a maggio muoio – sorride, ndr. Mi piacerebbe continuare ad allenare, se ci sono le giuste condizioni. Non dipende solo da me“.
Antonio Iammarino