Sarebbe il caso che le istituzioni locali aprano un confronto con Canonico?
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Canonico lascia, Canonico raddoppia, Canonico ha già venduto, Canonico deve andare via, Canonico resta. Quante volte abbiamo sentito la definizione di un futuro in cui il protagonista positivo o negativo è Canonico e non, purtroppo, il Foggia. Vogliamo fare una riflessione in considerazione di tutto quello che sta accadendo in questo campionato di Lega Pro dove conta solo chi arriva al primo posto o una posizione che precede la zona play-out. Il Foggia si trova oggi a metà strada ma con una situazione che possiamo definirla abbastanza tranquilla per le disgrazie altrui. Se guardiamo al passato più recente, il Foggia prima di risalire in serie B ha dovuto faticare molto, ingoiare bocconi amari, perdere finali, vivere fallimenti e retrocessioni. Quando bisogna ripartire è tutto più difficile. Ed oggi il Foggia è in una fase di ripartenza dove non è facile. La riprova si chiama Catania, Benevento o lo stesso Avellino che ci prova da tempo a risalire in B spendendo un patrimonio ogni anno senza ottenere nulla. A questo ci aggiungiamo la situazione del Taranto (e della Turris), che nelle prossime ore (speriamo che non sia cosi) rischia di sparire dalla cartina del calcio italiano per aver “perso” chi ci ri-metteva danaro per fare il campionato. Se mescoliamo tutti questi elementi è facile capire che non sempre spendendo soldi si ottengono risultati con il rischio, però, di ritrovarsi con le carte in Tribunale. I gruppi organizzati dei tifosi non vogliono più Canonico, posizione che potrebbe essere giustificata da atteggiamenti del proprietario del Foggia non sempre chiari, ma fino a quando non ci sarà una proposta reale, trasparente e visibile ufficialmente con nomi e cognomi e programmi del subentrante, sarebbe il caso di valutare attentamente i passi da fare per evitare detti come “chi lascia la via vecchia…”.
Insomma, in questo momento in cui il Foggia rischia di essere una foglia al vento, sarebbe il caso che le istituzioni locali intervengano subito perché ad oggi non sappiamo chi potrà prendere il posto di Canonico, soprattutto se l’imprenditore barese dovesse abbandonare in qualunque momento riproponendo scenari già visti in passato con la solita corsa per fare le raccolte fondi per iscrivere la squadra al campionato. Ma, soprattutto, valutare se ci sono effettivamente proposte credibili di acquisto del Foggia. Tutto quello che si sta generando è una situazione di instabilità che non giova alla squadra e al futuro calcistico di Foggia. È il caso di non perdere tempo.