Lo abbiamo scritto e ripetuto fino alla nausea, quando una societa’ di calcio decide di mettere in atto il “silenzio stampa”, le motivazioni possono essere tante e le piu’ disparate, a volte giustificate, come per esempio quando si vuole blindare lo spogliatoio per tenere come di suol dire “gli occhi sulla palla” e la concentrazione massima sugll’obiettivo. Ma quasi sempre il silenzio stampa serve per evitare di confrontarsi con la stampa e rispondere alle domande scomode che i giornalisti fanno quando le cose non girano nel verso giusto. E’ sicuramente un “malvezzo” che le societa’ attuano nei momenti in cui esistono problemi interni tra dirigenti, o per la mancanza di risultati e anche per le scarse prestazioni della squadra. Il Calcio Foggia 1920, che si identifica in tutte queste problematiche non e’ stato da meno. Esistono silenzi che durano poco e silenzi che fanno piu’ rumore di un concerto rock con migliaia di fans scatenati che gridano e fanno un fortissimo frastuono.
Il Foggia da una settimana si e’ imposto di fare come le tre scimmiette, non vede, non sente e non parla, con tutte le sue componenti, questo dopo la sconfitta contro la Casertana e ha proseguito con questo atteggiamento anche dopo il pareggio e il finale burrascoso contro il Potenza di domenica scorsa.
La societa’ sta cercando soluzioni per invertire questo momento “down” che dura da nove partite. La pamchina rossonera pare che debba cambiare il suo timoniere, infatti Mirko Cudini sembra ormai ai titoli di coda della sua avventura con i satanelli e al momento, se dovesse accadere , non si sa ancora chi potrebbe prendere il suo posto. Sappiamo e lo abbiamo da qualche giorno detto e scritto, che due sono i nomi piu’ ricorrenti, Pino Raffaele e Pasquale Padalino, con quest’ultimo che potrebbe essere il profilo piu’ indicato a prendere il testimone dal tecnico di Sant’Elpidio a Mare. Ieri non e’ accaduto nulla e questo lascia presagire che la societa’ di via Gioberti forse vuole dare un’ultima possibilita’ a Cudini nel difficile derby di lunedi’ sera al “Momterisi” contro l’Audace Cerignola che ieri ha pareggiato con la Virtus Francavilla al 99° su rigore e che ora e’ a pari punti in classifica con il Foggia. E poi, cosa succedera’? Poi dal risultato che verra’ fuori da questa partita si potra’ fare una valutazione alla vigilia dell’ultima partita del girone d’andata contro il Monterosi Tuscia, che proprio ieri ha esonerato l’allenatore e prima della sosta per le festivita’ Natalizie. Solo in quel momento verranno prese decisioni definitive. O si decidera’ di supportare Mirko Cudini a 360° fino alle fine del campionato con un mercato di gennaio che possa sopperire, non solo agli errori fatti in estate nella costruzione della rosa attuale, ma anche prendendo quelle pedine che servono per fare un vero salto di qualita’ e perche’ no, toglendosi anche dal groppone tutti quei “pesi morti” e i loro ingaggi onerosi che ancora sono a carico del Foggia. Oppure si dovra’ voltare definitivamente pagina per questa stagione e portare sulla panchina dei satanelli una figura nuova di grande personalita’ e carisma, come accadde lo scorso anno prima con Fabio Gallo e poi con Delio Rossi. Una figura che sappia rimettere nella giusta direzione i rossoneri che ormai hanno preso una deriva pericolosa che potrebbe far precipitare la squadra in una zona molto pericolosa, infatti se non ve ne siete accorti, sono solo cinque i punti che separano il Foggia dalla zona play out.
Bruno Arcano – www.arcanorossonero.it