Bari, Cornacchini ed un ‘clima infame’ di cattivo gusto
Qualche volta per parlare di calcio succede di scomodare la politica. Anche nel caso del Bari. Oggi come nel 1992, ai tempi di Tangentopoli: “Si è creato un clima infame” dichiarò all’epoca Bettino Craxi, uno dei principali protagonisti coinvolti in uno degli scandali politici più grandi di sempre. E la stessa cosa ci sembra di poter affermare anche per quanto riguarda Giovanni Cornacchini. Dalle critiche dei tifosi – sul web, in tv, allo stadio e più o meno condivisibili – a degli insulti in piena regola. Questo è quanto sarebbe accaduto ieri nei pressi dell’antistadio tra il tecnico di Fano ed un ‘tifoso’ sicuramente deluso dall’avvio di stagione dei galletti. Un’aggressione verbale particolarmente violenta e tale da sorprendere il diretto interessato in negativo. Ancor più sale da spargere sulle ferite, insomma.
Ciclicamente questi spiacevoli episodi hanno modo di ripetersi nel capoluogo pugliese. Ricordate ancora le contestazioni ai tempi di Mangia? E del presunto schiaffo rifilato a Sciaudone? Ovviamente si tratta sempre e comunque di casi isolati. Si può stimare o meno un allenatore, si può essere o meno d’accordo con le sue scelte. Ma le offese sul personale non devono mai esserci. Ed è sacrosanto ribadire come il parere di un singolo non può mai identificarsi con quello di una grande comunità come quella biancorossa. Il mister, come sempre avviene nel mondo del calcio, verrà giudicato dai risultati. E gli arrivi di Awua e Bianco, sulla carta, colmano possibili ed eventuali carenze denunciate in mezzo al campo. Ma l’amarezza resta comunque tanta: questo campionato parte sotto una cattivissima stella. Non sarà un clima di continua tensione a creare le condizioni ideali per vincere il campionato di Serie C.
Ed una domanda sorge spontanea: quando una parte, seppur piccolissima, della piazza barese dimosterà maturità?