Bari, Valentini (Ex FIGC): “Il Bari non può essere la succursale del Napoli”

Non utilizza mezzi termini Antonello Valentini, ex componente della FIGC, nella lettera affidata alle colonne del Corriere dello Sport. Al centro c’è il dualismo Bari-Napoli che coinvolge la famiglia De Laurentiis: “Senza concessioni alla retorica e ai sentimenti (che pure fanno parte dell’anima del tifoso), approfitto dell’ospitalità del Corriere per qualche spunto di riflessione sullo stato di salute del Bari e sulla gestione della Società,dall’anno scorso in mano alla famiglia De Laurentiis.Ora che non ho più incarichi istituzionali nel calcio,posso dire la mia,con la passione che mi lega a questi colori.

Uno slogan rischia sempre di tradire la complessità delle situazioni,ma in questo caso serve a fotografare il problema: “Bari e il Bari non possono essere la succursale di Napoli e del Napoli”. Devono rimanere due entità complementari ma distinte,sul piano degli uomini,delle sedi decisionali,degli organigrammi societari.Alla famiglia De Laurentiis va riconosciuto il merito di aver rilanciato società e squadra dopo il fallimento della gestione Giancaspro e il baratro della Serie D.

Ma per dirla tutta,anche dal punto di vista del “prezzo” di acquisto,per una piazza così importante e calorosa, il vero affare l’ha fatto la nuova proprietà che è riuscita -con l’avallo del sindaco De Caro- a prevalere sull’offerta concorrenziale a suo tempo presentata dal patron della Lazio Claudio Lotito.
Ma come la storia del calcio impone, il Bari deve conservare una sua autonomia societaria,una sua dignità di squadra,un suo habitat radicato sul territorio.Cosi’ non è per Il momento.E farebbe un grave errore la famiglia De Laurentiis a non rendersene conto e a non correggere certe scelte.

La prima “spia” si è accesa fin dalla vigilia del campionato: meno abbonati in C rispetto alla stagione passata in Serie D, a conferma della scarsa fiducia del pubblico nel progetto tecnico della società. Eppure,la “piazza” risponde,è generosa,il Bari può vantare una tifoseria da Serie A: 15mila spettatori per Bari-Reggina, contro gli 11.500 di Atalanta-Parma e gli 8.500 di Sassuolo-Spal di domenica scorsa.
La sconfitta di domenica a Francavilla è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso portando all’esonero di Cornacchini. In realtà, più per la pochezza del gioco che di punti, 7 in 5 giornate,già a grande distanza dalla vetta,in un torneo difficile e agguerrito, con Ternana,Reggina,Catanzaro,Avellino,Catania e una sola promozione diretta in B.
C’è tempo ovviamente per rimettersi in carreggiata e innestare la marcia giusta, senza drammatizzare.Ma a patto che la società cambi registro.Sulla risposta della tifoseria c’è da giurarci”.

Categoria: Serie C