Benevento, Auteri e i sospetti: “Spazzatura mediatica. Qualcuno dimentica che…”
Entusiasmo da una parte e polemiche dall’altro, un 6-0 come quello di Benevento-Casertana provoca naturalmente umori assolutamente differenti. Ciò che è accaduto a Caserta interessa poco al Benevento, ma non è finita qui: perché da giorni circolano in rete sospetti su una presunta combine per il match, qualcosa di assurdo e che non andrebbe neanche commentato. Questa la linea di Gaetano Auteri che ieri pomeriggio in conferenza stampa ha definito queste denunce: “spazzatura mediatica”.
Sospetti che possono infastidire, ma l’allenatore chiarisce: “Sono cose che non meritano neanche di essere commentate. Ciò che mi ha fatto davvero arrabbiare al momento è stato il rigore inesistente concesso a Mangiacasale. L’arbitro (il Sig. Marinelli di Tivoli ndr) era posizionato male ed il guardalinee, che era a 5 metri, non se l’è sentita di correggere la decisione del direttore di gara”. Auteri si riferisce al calcio di rigore concesso al 28′ alla Casertana (sul parziale di 2-0) e che avrebbe potuto cambiare anche l’inerzia del match, ma non parla comunque mai di malafede, facendo però il suo appello: “Gradiremmo da parte del designatore arbitrale, il Sig. Giannoccaro di Lecce, maggiore attenzione”.
E precisa poi: “Siamo primi in classifica meritatamente, anzi qualcuno dimentica che sul campo abbiamo guadagnato un punto in più che ci è stato tolto. E, volendo, a mancarci non è solo quel punto, considerando che alcune partite sono state decise da episodi arbitrali, come quella di Lecce” (sifda dove i sanniti si videro annullare un gol di Ciciretti da calcio piazzato).
Secca quindi la risposta del trainer del Benevento a polemiche e sospetti. Lo stesso sottolinea poi di aver già archiviato l’ultima partita e di essere proiettato già al prossimo derby: “Sappiamo di non aver fatto ancora nulla e di dover lavorare perché è ancora tutto aperto. Sabato dovremo giocare contro una squadra che ha delle qualità ed allenata da un tecnico importante e preparato, che ha saputo dare un’identità ben precisa alla propria squadra”.
Fonte: www.tuttolegapro.com