Benevento, un pari e tanti rimpianti contro la Lupa Roma
Premessa: un pareggio sul campo di una squadra al pari del Benevento prima in classifica non è un risultato da disprezzare, tutt’altro. Detto questo, farsi rimontare dopo essere andati in vantaggio a venti minuti dal termine ed essersi pure ritrovati in superiorità numerica, per l’espulsione di un difensore avversario, lascia tanto amaro in bocca per quella che poteva essere il primo vero exploit di una stagione in cui la squadra di brini dovrà recitare un ruolo da protagonista. Gli stregoni, fermati ad Aprilia sull’1-1, si vedono staccare di due punti dalla Salernitana, vittoriosa ad Ischia, ma più che lo svantaggio (peraltro minimo), a preoccupare è l’incapacità mostrata nel gestire una situazione favorevolissima che avrebbe dovuto portare alla conquista dell’intera posta in palio. Grandi meriti, ovviamente, anche alla Lupa Roma e al suo tecnico, coraggioso nel non farsi condizionare dall’inferiorità e nel cambiare l’assetto tattico della sua squadra in maniera spregiudicata portandolo a trazione anteriore con tutti i rischi connessi. Il risultato lo ha premiato e poco è mancato che alla fine, non fosse proprio lui a raccogliere il bottino grosso. Quella capitolina è squadra vera, ai vertici della classifica non c’è finita per caso, le grandi pretendenti alla serie B farebbero bene a non sottovalutarla.
Per la sfida al vertice contro i capitolini, Brini evita di ricorrere ad un massiccio turnover. Riposa il solo Doninelli, il cui posto in mezzo al campo al fianco di Vitiello viene preso da Agyei. Confermato sia il blocco difensivo, composto da Celjak, Lucioni, Scognamiglio e Pezzi, sia quello offensivo, con Melara e Alfageme sulle fasce a supporto di Marotta ed Eusepi. Il Benevento prova subito a far capire ai suoi avversari di avere intenzioni bellicose. Due volte Marotta (una su calcio di punizione), e anche Agyei, nel primo quarto d’ora, mandano segnali minacciosi alla porta capitolina, la palla esce. Cucciari perde Celli (20′) per infortunio, rilevato da Frabotta, la sua squadra replica agli ospiti solo al 29′, quando Perrulli, su punizione, calcia alto. Nella circostanza, vibranti proteste dei locali, per il colore del cartellino sventolato dall’arbitro a Scognamiglio, autore del fallo, a loro giudizio da ultimo uomo, su Tajerol, il giallo e non il rosso. Tre minuti dopo, Benevento ancora pericoloso con Melara, la cui incursione in area è sventata da Rossini con una parata non esattamente agevole. Trema ancora l’estremo difensore della Lupa Roma, due volte nel giro di un minuto, al 37′ e al 38′. Prima Alfageme, al volo, dal limite, non trova di poco la porta, poi Marotta, con un destro rasoterra, centra il palo posteriore di supporto alla porta. Il Benevento preme, Perrulli prova ad alleggerire la pressione, impegnando Piscitelli in due circostanze. Un bel primo tempo si chiude sullo 0-0. Ospiti più pericolosi, ma anche i capitolini danno la sensazione di poter colpire.
La ripresa inizia con gli stessi protagonisti della prima frazione. Questa volta però, è la Lupa Roma a mostrare maggiore intraprendenza. Nei minuti iniziali infatti, il solito Perrulli e Capodaglio, creano qualche pericolo alla difesa beneventana. Ad andare però vicinissimo al vantaggio è Eusepi al 10′, bravo a liberarsi di Cascone e a far partire un sinistro al volo finito di poco fuori. La gara resta godibile. le due squadre ci provano anche da calcio piazzato. Per i padroni di casa, il solito Perrulli, per gli ospiti Marotta. La mira di entrambi non è precisa. Qualche brivido a Brini lo fa venire Piscitelli con una difettosa respinta su conclusione dell’onnipresente Perrulli, a seguito della quale, con esperienza, Scognamiglio evita guai peggiori. Cucciari inserisce Malatesta al posto di Moras modificando qualcosa nel suo assetto offensivo, Brini risponde inserendo contemporaneamente Mazzeo e Campagnacci al posto di Alfageme e Marotta. La svolta arriva poco dopo, quando Eusepi si guadagna un calcio di rigore al 25′, provocando pure l’espulsione di Conson. Dal dischetto trasforma lo stesso attaccante ex Perugia. Cucciari arretra Prevete sulla linea dei difensori al fianco di Cascone per poi inserire Testardi al posto di Cerrai. Quattro attaccanti in campo nonostante l’inferiorità numerica, l’allenatore della Lupa si gioca il tutto per tutto. Lo grazia Lucioni al 32′ fallendo di testa una ghiotta occasione a pochi passi dalla porta, ma la sorte lo premia tre minuti dopo, regalandogli il gol del pareggio grazie a Cascone che risolve una mischia scaturita da un calcio di punizione dalla trequarti. In realtà non si può nemmeno parlare di beffa perchè i capitolini, nonostante l’inferiorità numerica, legittimano ampiamente quanto conquistato andando a cercare addirittura la vittoria nel finale. Piscitelli evita guai peggiori salvando su Malatesta nel recupero, mentre per il Benevento da segnalare solo una conclusione di Mazzeo da fuori area finita fuori e l’ingresso di De Falco al posto di Vitiello. Finisce in parità, facile intuire l’umore di Brini al triplice fischio dell’arbitro…