Capolinea Benevento, Papini spegne i sogni promozione dei sanniti
E meno male che le tante assenze in casa leccese dovevano essere d’aiuto! Il Benevento lascia, con ogni probabilità, a Via del Mare le residue speranze di superare la Salernitana nella volata finale per la promozione diretta. I sanniti perdono meritatamente per 1-0 a Lecce, dopo il successo ottenuto dai granata in quel di Pagani, dicendo praticamente addio ai sogni di gloria. Troppi, a pochi turni dalla fine, i cinque punti (più lo scontro diretto favorevole alla squadra di Menichini) di distacco, le ultime giornate dovranno servire soprattutto a preparare al meglio la post season.
Brini conferma la squadra che ha battuto la Paganese sabato scorso, compreso Mazzeo, di nuovo accanto ad Eusepi in attacco. Il Lecce, benchè decimato dalle squalifiche, prova ad impensierire la difesa sannita, pur non andando oltre velleitarie conclusioni dalla distanza di Gustavo e Bogliacino finite peraltro lontanissime dalla porta difesa da Pane. Ben più consistente il tentativo di D’Agostino dal limite, favorito da un rimpallo favorevole, finito di pochissimo a lato. Al 28′ è invece Eusepi a fallire il gol del vantaggio, non sfruttando a dovere un errore di Diniz, bravo Scuffia in uscita a dirgli di no. Il Benevento, in questa prima frazione, non riesce a combinare molto altro, anzi, Pane deve sventare il vantaggio leccese su Vinetot, si va all’intervallo a reti inviolate.
La ripresa si apre come si era chiusa la prima parte, con un brivido per la porta di Pane, graziato da Doumbia che mette fuori da pochi passi, vanificando il bel servizio di tacco da parte di Bogliacino. Il centrocampista ex Napoli si mette in proprio al 9′, la palla esce di poco. Il lecce pare molto più propositivo rispetto ai sanniti, Brini inserisce Pezzi e Padella al posto di Alfageme e Campagnacci, ma alla mezz’ora deve incassare il vantaggio dei padroni di casa, ad opera di Papini, di testa, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Herrera. Un vantaggio non certo immeritato quello dei salentini, il tecnico sannita si gioca la carta Marotta al posto di D’Agostino, ma il colpo subito tramortisce definitivamente la sua squadra, già di suo, ben poco pimpante. La gara si innervosisce, si accendono diverse mischie a stento sedate dall’arbitro, ne fa le spese Pane, espulso a fine partite per un calcio rifilato ad un avversario, ma non cambia il risultato. Finisce 1-0.