Cosenza, Cavallaro: “Abbiamo qualità notevoli. Su Padalino…”
Tornato a giocare nelle file del Cosenza dopo alcuni mesi di stop dovuti a squalifica (ricevuta per gli sviluppi dell’inchiesta Nuceria), l’attaccante Giovanni Cavallaro (33 anni) sta tornando a essere protagonista di questo scenario che è il campionato di Lega Pro: i calabresi occupano il terzo posto nel girone C a dieci giornate dalla fine insieme al Foggia, lottano per giungere ai play-off e lunedì saranno nuovamente in campo a Matera, per affrontare la squadra di Pasquale Padalino che è considerato un po’ il mentore di Cavallaro per averlo allenato a Nocera Inferiore, prima che i due si ritrovassero più avanti a Foggia. Anche lo stesso Cavallaro, intervistato da TuttoLegaPro.com, ha approfittato dell’intervista concessa per tessere le lodi dell’allenatore suo prossimo avversario. Intanto all’attaccante è stato chiesto se si sarebbe aspettato che il Cosenza potesse essere così competitivo anche per la promozione in B. “Conoscevo personalmente pochi giocatori che erano al Cosenza da prima che arrivassi io, e se devo confrontare la squadra con le altre, che avevano speso tanto per fare un campionato di vertice, non me lo sarei aspettato che il Cosenza potesse essere competitivo con queste squadre. Però, una volta conosciuto il gruppo dico che la nostra compagine se la giocherà fino alla fine perché ha dimostrato di essere un gruppo, una squadra compatta, con giocatori che sanno ciò che vogliono. Dopo nove mesi tornare ad allenarmi e a giocare, quindi essere nuovamente il Cavallaro che tutti conoscono, non era facile, ma adesso mi sento in ottima condizione e spero di fare un finale di campionato eccellente”.
Che opinione si è fatto dell’allenatore Giorgio Roselli?
“Da quando sono arrivato a Cosenza ho avuto un mio pensiero nei riguardi di mister Roselli, è molto pratico, concreto e riesce a tirare fuori il massimo da ognuno dei giocatori che allena”.
Il Cosenza si è riaffacciato negli ultimi tempi in zona play-off: in che cosa è migliorato ultimamente?
“Fino a qualche mese fa il Cosenza aveva già dimostrato di essere compatto, aveva una retroguardia molto forte, e anche gli attaccanti erano i primi a difendere, però la squadra faticava a segnare. Adesso la qualità là davanti è migliorata, gli attaccanti si sono sbloccati anche in avanti e sappiamo anche chiudere le partite oltre a sbloccarle”.
Il Cosenza è andato a vincere anche a Caserta, forse la vostra squadra ha capito in quella sede che poteva credere in se stessa?
“Sono arrivato a gennaio e la squadra non aveva ancora vinto fuori casa, ma probabilmente la vittoria di Caserta ci ha dato quella convinzione di potercela fare”.
Il Matera è la vostra prossima avversaria, squadra che ha pareggiato con Benevento, Foggia e Lecce. Qual è l’atteggiamento che dovrete avere?
“Penso che se il Matera avesse avuto la possibilità di iniziare da principio con l’allenatore attuale, adesso sicuramente si troverebbe a lottare per il primato con il gruppo di vertice. Ho visto all’opera ultimamente il Matera, squadra che gioca a calcio ed equilibrata in tutti i reparti, e noi dovremo essere ancora più compatti di come siamo, essere concentrati come sempre”.
Lei è stato giocatore di mister Padalino, l’allenatore del Matera. E’ davvero così bravo?
“Per quanto riguarda Padalino, è il maestro della terza serie. Perché è una persona perbene, un uomo che ti trasmette personalità, serenità e insegna calcio”.
Chi vincerà il campionato nel vostro girone?
“Personalmente spero che il Cosenza riesca a vincere questo campionato. Ma se così non fosse, credo che Foggia e Lecce avranno più possibilità. Con tutto il rispetto di Benevento e Casertana, però se le vogliamo confrontare con Foggia e Lecce, penso che queste ultime due meriterebbero di salire, per blasone e per la tifoseria”.
Già a Nocera Inferiore con la Nocerina era stato abituato a fare campionati di vertice, poi è arrivato il Foggia con una promozione e con tanti bei ricordi.
“Nocera è stato il mio primo amore, non si scorda mai: ho trascorso cinque anni bellissimi, con tre promozioni, ho fatto il capitano e ho onorato secondo me la maglia numero dieci per quegli anni, a parte il fatto che in Serie B non ho mai giocato. Il Foggia, dopo l’esperienza di Nocera, mi ha ridato (dopo il mio infortunio) quella voglia di essere protagonista. I tifosi lì mi hanno apprezzato non solo per i venticinque gol e per i trenta assist, ma per l’amore che ho messo da quando ho indossato quella maglia, e mi hanno ricambiato quell’affetto quando si è giocato Foggia-Cosenza, e sono stato applaudito da diecimila persone. Quello è stato il mio ricordo più bello”.
Tra Auteri, De Zerbi, Padalino e Roselli, questi allenatori che caratteristiche hanno?
“Roselli lo conosco come allenatore da oltre due mesi, e credo sia preparato, concreto e che bada al sodo, e può dare una compattezza importante alla squadra. Per quanto riguarda Padalino ho già detto che per me è il numero uno in assoluto. Auteri è un allenatore importante per la Serie C e non molla niente: bisogna seguirlo e allora si riesce a lavorare alla grande. De Zerbi è giovane, ha delle grosse potenzialità ed è l’allenatore del futuro perché ha delle idee innovative”.
Come giudicherebbe il tifoso del Cosenza in generale?
“A tutt’oggi non riesco ancora a trarre un giudizio in merito, ma per ciò che la nostra squadra sta facendo io mi aspetto dalle prossime partite che il pubblico sia numeroso come quando l’ho visto da avversario, e possa quindi darci una mano in più”.
Che tipo di accordo ha sottoscritto con il Cosenza?
“L’accordo è questo, ho un contratto fino a giugno, poi in caso di promozione in B il rinnovo sarà automatico, specialmente se raggiungerò determinati altri obiettivi”. C
Che cosa farà il Cosenza con il Matera?
“Lunedì sera il risultato sarà quello che dirà il campo. Vincerà la squadra che avrà dato di più”.
Come saluterà mister Padalino?
“Padalino lo abbraccerò e gli farò un augurio, è vero che siamo avversari ma il rispetto reciproco viene prima di ogni altra cosa”.
Fonte: www.tuttolegapro.com