La Turris non trova pace: salta anche lo stadio di Monopoli
Sembra non trovare pace la Turris, dato che, a circa una settimana dal termine ultimo per l’iscrizione in C, ancora non è riuscita a trovare uno stadio in deroga che, meglio ribadirlo a scanso di equivoci, le servirebbe solo formalmente, visto che con l’omologazione del sintetico, prevista per il mese di agosto, i corallini tornerebbero “tranquillamente” al Liguori in vista dell’inizio del campionato (27 settembre).
Purtroppo, questo pomeriggio è saltata la pista nella quale il club biancorosso aveva riposto le maggiori speranze, vale a dire Monopoli. Così come per tante altre destinazioni, a far saltare tutto è stato il parere negativo della Prefettura, in questo caso di Bari, nonostante la piena disponibilità del Comune pugliese, adducendo come motivazione l’ormai famoso episodio che vide come protagonista uno steward alla fine del match Turris-Bari di un anno fa, punito con un Daspo ai danni dello stesso, resosi autore di un gesto indirizzato ai supporter pugliesi davanti alle telecamere di Dazn. Un precedente che sarebbe stato considerato un fattore di rischio per quanto concerne la gestione dell’ordine pubblico.
Una dura mazzata per la società di Antonio Colantonio, dato che il tempo si assottiglia e la questione stadio resta ancora un enorme rebus. Nonostante ciò, resta in piedi l’ipotesi Avellino, seppur manchino ancora certificazioni fondamentali tanto dall’amministrazione comunale (art.68) come dalle forze dell’ordine locali (l’ormai famoso nulla osta del Prefetto), e nonostante la pista irpina, così come quella di Potenza, costituirebbe poi un rischio in sede di valutazione della domanda da parte della Covisoc, a causa della condivisione degli impianti da parte di tre squadre appartenenti allo stesso girone (con Potenza e Picerno nel caso del Viviani; con Avellino e Casertana per il Partenio).
Probabile, a questo punto, che la Turris si guardi intorno e che nelle prossime ore decida di puntare il tutto per tutto anche su qualche altra destinazione finora non sondata, ammesso che ce ne siano ancora disponibili e soprattuto a norma nelle regioni confinanti o in Campania, magari ritentando qualche struttura dichiarata impraticabile in prima battuta.
Insomma, dopo le schiarite delle ultime 48 ore, sembra tornato lo sconforto a Torre del Greco e soprattutto la paura di un’assurda rinuncia ad una serie C attesa ben 19 anni, nonostante un Liguori praticamente rifiorito dopo gli ultimi interventi di adeguamento, compresi i sediolini.
Fonte: www.notiziariocalcio.com