Reggina e azionariato popolare. Foti: “Aiuto da parte di tutti”
“La Reggina ha bisogno di essere rifondata, ha bisogno dell’aiuto e del sostegno delle Istituzioni e da parte di tutti”. E’ questo il messaggio che il presidente amaranto Lillo Foti ha lanciato nel corso dell’attesissimo incontro che si é svolto ieri nell’area Hospitality dello stadio “Granillo”. Come riporta una nota del club calabrese, alla presenza del Sindaco Giuseppe Falcomatá, del presidente della Provincia Giuseppe Raffa, del Presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, di rappresentanti istituzionali, dell’imprenditoria locale e della stampa, il numero uno amaranto ha affrontato un discorso a trecentosessanta gradi, partendo dagli albori della sua avventura in amaranto, passando attraverso le difficoltà attuali che vive il mondo del calcio, in particolare la Reggina, per poi concentrarsi sull’azionariato popolare, avviato già da qualche giorno, e sui progetti futuri, tra cui quello di un nuovo stadio per la città di Reggio Calabria. Un messaggio accorato, però, il presidente Lillo Foti lo rivolge ai tifosi amaranto: “Con il vostro aiuto, la Reggina tornerà ad essere il club importante degli ultimi trent’anni”.
“La mia avventura in seno a questa società é nata nel 1986, quando l’allora sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Mallamo contattò un gruppo di imprenditori, tra cui me, per rilevare e rilanciare questo club. Da allora, abbiamo affrontato tanti sacrifici ma ricevuto altrettante gratificazioni, che non sono state solo mie ma di tutta la città. Da allora sono passati quasi trent’anni. Oggi la Reggina vive un momento di difficoltà. A luglio, sono stato sul punto di non poterla iscrivere al campionato. Ma riflettendoci, trovavo questa situazione irriguardosa nei confronti di questa realtà, dei suoi collaboratori e dei suoi dipendenti che con grande sacrificio in tutti questi anni mi hanno dato una grossa mano a portare avanti il centro sportivo. Se il Sant’Agata oggi é uno dei centri sportivi più all’avanguardia, lo devo a queste persone. Così ho chiesto aiuto a qualche amico e ho fatto fronte a tutti gli impegni. Oggi il calcio é in difficoltà: da nord a sud e non mi vergogno a dire che al momento attuale la mia é la 102^ squadra tra i professionisti. Eppure in passato é stata anche la 13^. Affrontiamo i problemi con grande dignità e spero che con l’aiuto di tutti quanti possiamo superare questa fase delicata della nostra storia. Lo scorso mese di giugno, avevamo dichiarato la nostra intenzione dì avviare l’azionariato popolare, che oggi é diventato una realtà. C’è gente disponibile a dare un sostegno concreto alla Reggina, ma questo non basta. In questo momento è necessario che il capitale sia interamente coperto. Il sistema economico di questo Paese ad oggi non é più in grado di essere composto da tutte e oltre 100 società, ma solo da 40 – 50 club al massimo. E vorrei che la Reggina, indipendentemente da Foti, potesse continuare a recintare un ruolo importante in questo Paese, quello stesso ruolo che ha avuto in tutti questi anni.
La Reggina per il futuro ha idee importanti. Ho avuto modo di confrontarmi in passato con la terna commissariale per una serie di progetti. Il mio sogno é quello di poter dare a questa città e dai tifosi della Reggina un nuovo stadio. Tutta una serie di progetti, dunque, importanti che daranno grandi gratificazioni ancora una volta a questa città, a tutti. Per ottenere ciò però bisogna lavorare e per raggiungere risultati concreti ci vogliono coraggio, determinazione e collaborazione.
Ai tifosi, dico che loro rappresentano la parte importante della società. La squadra appartiene a loro. Ma i nostri sostenitori devono fare un passo indietro con grande umiltà. Hanno vissuto momenti di grandissima esaltazione ed oggi c’ é bisogno di sacrificio. Nelle ultime prestazioni, é vero, siamo stati indecorosi: sono il primo a dirlo. Ma se c’è l’aiuto di tutti, la Reggina tornerà ad essere il club importante di questi trent’anni”.