Reggina, Foti sicuro: “Siamo operativi sul mercato. A giugno molti club falliranno…”
Lunga intervista radiofonica da parte del presidente della Reggina, Lillo Foti, che si è raccontato a trecentosessanta gradi ai colleghi di Radio Touring:
“Dalle situazioni negative che si sono venute a creare si esce solo con la serenità di ambiente. È vero, ce la siamo andata a cercare, e i disagi sono sotto gli occhi di tutte le componenti, dalla società ai tifosi. Nei momenti di difficoltà può subentrare nervosismo, e questo intacca la lucidità che serve per uscire dalle criticità. I problemi nessuno li ha mai nascosti. A questi, spesso, vanno ad aggiungersene altri che, pur non toccandoti da vicino, finiscono con l’interessarti. Forse manca quella semplicità di venirne fuori tutti insieme. Leggo e sento cose poco simpatiche. Si dà addosso all’untore, ma abbiamo le spalle larghe. Ho la conoscenza del calcio del futuro. Qualcuno pensa che Foti racconti solo barzellette, ma non è così. Capisco che la gente non voglia aggiungere ai problemi riscontrabili nella quotidianità, quelle che sono le difficoltà della Reggina. Al campo si va per gioire, e noi questa gioia, nell’ultimo anno e mezzo, non l’abbiamo regalata. Quindi ringrazio chi continua a darci fiducia, e tanto di cappello agli abbonati che sostengono la causa amaranto anche in momenti non semplici. Nel tempo abbiamo fatto, grazie anche all’aiuto dell’ambiente, cose importanti. Elementi nuovi dal mercato di gennaio? Stiamo lavorando per il rispetto di chi ci ha dato fiducia. Non sono una persona cinica e ho a cuore le sorti della Reggina. A giugno molte squadre andranno incontro a possibili fallimenti. Cercare di tenere in vita la Reggina è il primo obiettivo che ci siamo prefissati. L’idea di cosa fare sul mercato e di come muoverci ce l’abbiamo. Servono amor proprio e appartenenza. Ho riscontrato fin qui tanta superficialità, come se tutto fosse dovuto. Invece, in quello che si fa, bisogna sempre mettere impegno. Il dovere, evidentemente, è un qualcosa che in molti disconoscono. È in questo che riconosco le mie responsabilità. Sotto alcuni aspetti abbiamo fallito, ma purtroppo non era facile prevederlo. Non sempre tutto gira come vorremmo. Alle prime difficoltà è subentrata la poca disponibilità, nei confronti di una società che negli anni ha dato tanto. Le porte della Reggina non sono quelle girevoli di un albergo, dalle quali poter entrare e uscire a proprio piacimento. Pretendiamo rispetto come società. Ci sono i contratti e vanno rispettati. Alle difficoltà che si vengono a creare, i professionisti rispondono sul campo. Per questo abbiamo bisogno di gente che abbia requisiti adatti sotto il profilo umano, prima ancora che tecnico. Dovremo giocare all’arma bianca per venire fuori da questa situazione. Sicuramente, i calciatori che arriveranno non saranno i salvatori della patria, ma potranno darci un aiuto tangibile. Mi auguro che nei loro confronti non si vengano a creare pregiudizi, ma confido nella maturità dell’ambiente. Nuove prospettive? Ho fatto indagini per cercare soluzioni anche in ottica futura. Abbiamo posto le basi, a luglio, per l’aumento del capitale, e oggi mi sento di ringraziare le persone che hanno già sottoscritto le loro azioni. Chi fa impresa, oggi, deve trovare degli interessi, affinché il proprio investimento possa risultare vantaggioso. Se non fosse per questioni di privacy, elencherei sul sito ufficiale a una a una le persone che ci stanno dando fiducia. In questo senso, un sentito ringraziamento sento di farlo al presidente del Coni Mimmo Praticò. La Reggina è qualcosa da tramandare, per il senso di appartenenza che lega la sua gente al territorio. Come ho detto prima, molti pensano che le idee di Foti siano invenzioni o barzellette. Ma io non ho mai frequentato bar o circoli: ho sempre preferito muovermi coi fatti. La Reggina, lo ribadisco, è viva ed è forte. Abbiamo solo bisogno di un forte sostegno temporaneo. Posso mettermi da parte senza alcun problema, ma fino a quando non ci saranno le condizioni, non darò segnali di debolezza, nel rispetto della società che rappresento. Non abbiamo perso credibilità. La Reggina è una società rispettata, alla quale sono riconosciuti meriti sportivi e non solo. Il nostro obiettivo, adesso, è dare risposte sul campo: nell’ultimo anno e mezzo non abbiamo offerto uno spettacolo positivo e me ne dispiaccio, ma cercheremo di fare del nostro meglio”.