Vibonese, l’accusa di Campilongo: “Il Taranto è retrocesso il 22 marzo, è colpa della società. Io sono andato via da lì per le minacce ricevute”
Dura conferenza stampa di Salvatore Campilongo, attuale allenatore della Vibonese ma che l’anno scorso ha guidato proprio il Taranto, terminando la sua esperienza in riva allo Ionio prima del termine della stagione, in seguito alla sconfitta di Francavilla Fontana.
Il tecnico campano ha analizzato la stagione dei rossoblù pugliesi, oggi aritmeticamente retrocessi in Serie D: “C’è poco da dire sul Taranto: i rossoblù sono retrocessi il 22 marzo, perdendo giocatori importanti come Stendardo, Altobello e Maurantonio. La colpa credo sia della società, che avrebbe dovuto mostrare vicinanza ai giocatori, cosa che invece non è successa. Anche noi a Vibo Valentia abbiamo avuto periodi di forte contestazione, soprattutto dopo una sconfitta contro il Siracusa. Tuttavia, ne siamo usciti a testa alta, grazie soprattutto alla nostra dirigenza che ci è stata vicina non facendoci mancare nulla. Il mio addio al Taranto? Ho presentato un certificato medico perché non c’erano le condizioni per allenare, soprattutto dopo aver subito minacce dopo la partita contro la Virtus in cui me ne sono state dette di tutti i colori. Non dimentichiamo, inoltre, che per colpa di quella partita io ho anche ricevuto una squalifica”.