Nelle prime posizioni della classifica del girone C della Lega Pro nulla cambia: al primo posto vince la Salernitana ad Aprilia contro la Lupa Roma per 4-0, seguono Juve Stabia e Benevento che hanno superato rispettivamente il Savoia e la Reggina, e poi anche il Lecce che avendo battuto il Melfi è quarto, a 3 punti di distacco dalla capolista. Ne deriva che le prime quattro in classifica sono concentrate in pochi punti, quindi le più forti al momento sono quelle squadre, anche se sussiste grande incertezza su chi taglierà il traguardo della B. Pesante battuta d’arresto interna per la Casertana, nelle cui file debuttava il neo mister Salvatore Campilongo: il Foggia si è imposto per 2-1 e ha lasciato i falchetti a 7 punti di distacco da quella quarta piazza che potrebbe dare a fine campionato l’accesso diretto ai play-off. Nella seconda partita dei fratelli Sanderra (ex tecnici di Latina e Salernitana) alla guida del Catanzaro arriva un pareggio per 1-1 a Messina, con grande delusione da parte calabrese per il divario dalla zona promozione che inesorabilmente aumenta. Successo fondamentale in ottica salvezza per la Paganese che ha superato la Vigor Lamezia in casa grazie al gol di Herrera, e successo pesante anche per il Cosenza al San Vito contro l’Ischia, che torna a rischio retrocessione. Punticino per l’Aversa Normanna a Barletta, e in fondo alla classifica rimangono da soli i reggini. Successo corroborante del Matera nei confronti del Martina nel posticipo di ieri sera.
Complessivamente nella quindicesima giornata sono stati realizzati 28 gol, una doppietta, quella di Trevisan della Salernitana contro la Lupa Roma, e in più è tornato al gol dopo tanto tempo l’uruguaiano del Lecce Bogliacino. Cinque i cartellini rossi, uno dei quali mostrato a Di Nunzio del Savoia nel derby perso a Castellammare. Ecco di seguito la formazione della settimana del girone C su TuttoLegaPro.com.
PORTIERE
Francesco Forte (Aversa Normanna): è felice in alcuni suoi interventi, e la squadra campana porta a casa un punticino che serve a muovere la classifica.
DIFENSORI
Antonio Magli (Cosenza): autorevole sul calcio di punizione battuto dal compagno, e anche preciso nell’anticipare il portiere Giordano senza fare fallo.
Trevor Trevisan (Salernitana): sui calci piazzati è pericoloso. Si era già proposto in altre partite dentro l’area avversaria, e i difensori della Lupa Roma non lo considerano.
Gennaro Scognamiglio (Benevento): tutta la squadra gioca bene e rispetto alle precedenti due-tre partite subisce di meno un avversario che era già frastornato dalle proprie traversie.
Michele Franco (Salernitana): gran sinistro, buona personalità, con un assist e anche con un gol che porta i suoi sul due a zero già nel primo tempo in un campo difficile.
CENTROCAMPISTI
Romeo Papini (Lecce): senza la sua rete nel finale di primo tempo i salentini avrebbero trovato forse delle difficoltà a rimettere in piedi la partita. C’è la complicità di Perina, ma lui ha tirato per fare gol.
Nicola Mancino (Casertana): Campilongo punta su di lui eccome. Lo conferma come titolare e lui segna il gol della speranza. Ma non è solo per questo che è il migliore: gioca palloni su palloni proponendosi per il passaggio dei compagni.
Giovanni Cavallaro (Foggia): si muove praticamente su tutto il fronte d’attacco e serve al centro una palla pericolosissima che Iemmello direziona in rete.
ATTACCANTI
Antonio Letizia (Matera): il giovane talento dei materani porta in vantaggio la propria squadra in una difficilissima gara interna col Martina. Questo porta la sua squadra a ritrovare smalto e tranquillità.
Pietro Iemmello (Foggia): si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. La sua conclusione propizia il gol concesso al 41’ ai satanelli.
Elio Calderini (Cosenza): tra i più positivi nel decidere una partita che era di vitale importanza per i suoi. Realizza la rete del 2-1, quella che già in corso d’opera premia i calabresi con tre punti.
L’ALLENATORE
Roberto De Zerbi (Foggia): bravo a correggere in corsa una squadra che era apparentemente penalizzata dall’inferiorità numerica. Il Foggia anche dopo l’espulsione di Curcio sposta una sola pedina in difesa (Agostinone) e resta molto ben coperto.