Gennaio 1994: ultimo derby in Serie A per il Foggia
Il calcio in Puglia è ricco di rivalità storiche, diversi derby fra differenti città e capoluoghi che posseggono differenti denominazioni. C’è il derby della Apulia che coinvolge Foggia e Bari, le due città appartenenti alla Puglia continentale secondo le civiltà preromane, e poi c’è anche quello della Puglia fra Lecce e Bari, partita che vanta ben 14 precedenti in massima serie; ma non sono da sottovalutare i match con le squadre “minori” della regione che non hanno mai partecipato al campionato di Serie A nella propria storia. Il Foggia l’ultimo derby in Serie A lo ha giocato il 23 gennaio di 27 anni fa, ed era quello un momento storico magico e irripetibile per la squadra pugliese, allenata allora come adesso, dal boemo Zeman.
0-2 a Foggia all’andata con un grande Cappellini
La stagione 1993-1994 rappresentò l’ultima salvezza per il Foggia in Serie A, precisamente contro il Lecce. Questi sono anni in cui il calcio pugliese si propone decisamente alla ribalta portando diverse squadre in massima serie. Ora per la Puglia non figura alcuna squadra in A, e c’è il “solo” Lecce in B a mantenere vive le speranze della regione visto che è considerata da esperti delle quote per la serie A al 30 dicembre 2021 a quota 4,70, fra le candidate almeno alla partecipazione ai playoff di Serie B per salire in A. Impossibile, comunque, dimenticare gli anni ‘90 e in particolare la squadra di Zeman dare battaglia su tutti i campi d’Italia con la mitica maglia rossonera con il solo sponsor tecnico Adidas visibile. Se la stagione ‘93-’94 volle dire ancora un anno di massima serie per i foggiani, quello stesso anno vedeva invece il Lecce salutare la Serie A, che avrebbe poi riabbracciato dopo appena tre anni, partecipando al campionato 1997-1998 in cui presenziava anche il Bari.
La partita d’andata fra Lecce e Foggia si era disputata l’otto di settembre allo Stadio Via del mare di Lecce, e aveva visto imporsi gli ospiti con un risultato insindacabile di 0-2, con reti di Bresciani nella prima metà del primo tempo, e dell’olandese Bryan Roy al novantesimo minuto, attaccante che poi chiuderà quello stesso campionato a quota dodici reti come capocannoniere del Foggia.
Il match era cominciato nettamente in salita per i salentini, che nel giro di un minuto cambiavano le sorti della propria partita, ma in peggio. Innanzitutto l’espulsione di Ceramicola all’undicesimo minuto per un doppio giallo, e poi un rigore sbagliato appena un minuto dopo da Gaúcho. Così, in superiorità numerica e scossi dall’errore dal dischetto dei salentini, i rossoneri salivano in cattedra e cominciavano a dominare in lungo e in largo il campo con le verticalizzazioni di un giovane Di Biagio, e in particolare un Cappellini ispiratissimo nel mettere in difficoltà la linea difensiva composta da Padalino, Carobbi, Trinchera e Biondo.
Il ritorno un indimenticabile 5-0 allo Zaccheria
Se all’andata la squadra di Nedo Sonetti poteva avere delle enormi recriminazioni in particolare per il rigore sbagliato da Gaúcho, la partita di ritorno ha un epilogo, un prologo e anche un tabellino che non permetteranno appelli al subentrato allenatore giallo rosso Rino Marchesi. Il 5-0 finale non può essere messo in discussione questa volta né da espulsioni né da gravi errori tecnici, il Foggia ha comandato la partita dal primo minuto, ma ancora una volta fondamentale è il dodicesimo minuto, che fa registrare il vantaggio di Cappellini che si ripeterà anche al minuto 46’. Nella ripresa, la squadra di Zeman prendeva poi il largo con le reti di Caini, Bresciani e infine con il rigore di Stroppa al novantesimo. Ancora una volta il Lecce chiudeva il match in dieci per l’espulsione di Melchiori, ma ininfluente per il risultato visto che era avvenuta a fine gara.
Il bilancio dell’ultimo derby di Serie A per il Foggia è dunque nettamente positivo, avendo siglato ben sette reti contro il Lecce, senza subirne dagli avversari. In totale, il bilancio dei derby pugliesi giocati dal Foggia in massima serie è tutto a vantaggio dei rossoneri: due vittorie, un pareggio e una sconfitta contro il Bari nel derby d’Apulia, e appunto due vittorie su due contro il Lecce. L’allenatore è lo stesso di 27 anni fa, lo stadio, la tifoseria e l’entusiasmo anche, ora mancano soltanto i risultati che la piazza di Foggia spera possano riportare i rossoneri nel calcio che li ha visti protagonisti negli anni ‘90.