Arriva il trittico decisivo di questo finale di stagione con le sfide a Catanzaro, Francavilla ed Avellino che delineeranno in che posizione i ragazzi di mister Zeman affronteranno i play off per la promozione in Serie B. In un finale di stagione così equilibrato saranno tanti i piccoli dettagli che determineranno le sorti delle squadre coinvolte ed il Foggia con il suo tecnico puntano in maniera importante sul “Fattore M”, che mai come in questo ultimo scorcio di campionato sembra esser finalmente entrato nelle meccaniche offensive del boemo.
Ovviamente parliamo di Davide Merola che, dopo un avvio di stagione abbastanza zoppicante, sembra essere diventato l’arma in più dell’attacco rossonero. Un destino da predestinato, visto che Merola, nato a Santa Maria Capua Vetere il 27 marzo del 2000, sin dai suoi primi passi nel settore giovanile del Capua ha messo in mostra delle doti da funambolo davvero fuori dal comune. E’ l’Inter ha mettere gli occhi sul ragazzo e per il mancino campano si aprono del porte del settore giovanile nerazzurro, dove Merola metterà in mostra tutte le sue doti.
Tra Allievi e Primavera nerazzurre, Merola vincerà tutto quello che era possibile vincere a livello giovanile; uno scudetto Primavera, una Supercoppa Primavera, un trofeo di Viareggio e due volte capocannoniere di categoria, in una squadra che prevedeva grandi talenti che proprio adesso stanno calcando i campi di Serie A e Serie B come Zappa del Cagliari, Pinamonti dell’Empoli e soprattutto Zaniolo della Roma, suo compagno di stanza nei ritiri.
Arriva l’esordio in prima squadra in Europa League contro l’Eintracht Francoforte ma l’Inter decide di non puntare sul giovane talento sfornato dalla sua “cantera” e sul ragazzo punta forte l’Empoli, dove Merola fa il suo esordio tra i professionisti in Serie B e prima di approdare a Foggia, saranno Arezzo e Grosseto in Lega Pro a provar a far fiorire, senza grandi risultati, il talento di Merola.
Zeman punta su di lui sin dai primi giorni di ritiro e lo investe di un paragone importante, quello con Ciccio Baiano, grande protagonista dell’epopea di Zemanlandia ad inizio anni 90. Dopo un girone d’andata abbastanza opaco, con un solo gol siglato nella vittoriosa trasferta ad Andria, Merola nel girone di ritorno trova il giusto feeling con il gol e ne segna ben otto (Potenza, Palermo, Bari, Paganese e doppiette a Catania e Campobasso), oltre a tre assist nel corso della stagione.
Apporto importante dello scugnizzo alla causa rossonera, con la certezza che ormai sempre più prende piede che il “Fattore M” possa diventare decisivo in questo ultimo scorcio di stagione, con la speranza che possa essere uno dei punti fermi per la prossima stagione che deve necessariamente essere di vertice.
Tullio Imperatrice