Zeman questo è per te. Presentato il murale firmato Cactus e Maria Artwork

Zeman questo è per te. Presentato il murale firmato Cactus e Maria Artwork

Nel pomeriggio dedicato alla leggenda rossonera, presenti anche gli ex satanelli Beppe Signori, Fabio Fratena e Onofrio Barone che commenta: “Foggia merita situazioni come questa”

Zdenek Zeman, tecnico del Calcio Foggia 1920 e leggenda del mondo pallonaro foggiano nel pomeriggio di ieri è stato omaggiato con la realizzazione di un murales, sito in Vico La Porta 1 nel cuore del centro storico cittadino. L’idea, partorita dagli attivisti del Comitato Rossoneri per Sempre, ha visto la sinergia con l’Associazione Regime Rossonero Onlus e con la Rm Service. Il maxi graffito porta la firma degli artisti Caktus e Maria Artwork.

L’allenatore boemo, prima ancora di essere l’attuale tecnico della squadra cittadina, rappresenta per tutti il simbolo dell’epopea che il movimento calcistico foggiano ha vissuto all’inizio degli anni ’90, contribuendo a raccontare in giro per l’Europa e per il mondo la storia e il ritratto di una città felice. La realizzazione dell’opera segue la lodevole iniziativa dedicata a Paolo Rossi, campionissimo del “Mundial ’82” raffigurato nei pressi di Piazzale Italia. È visibilmente commosso mister Zdenek Zeman quando svela ai numerosi presenti il ritratto che lo ricorda giovane nei suoi anni migliori alla guida del Foggia Calcio. “Cosa si prova ad essere una leggenda per Foggia e i foggiani? Sono felice di esserlo – sottolinea il Maestro di Praga a l’Attacco –. Io devo tanto a Foggia e lei deve tanto a me , ma lo sta dimostrando ogni giorno”.

Tra la folla di gente presente all’appuntamento, anche ex rossoneri della Zemanlandia che fu: Beppe Signori, Nuccio Barone e Fabio Fratena. È proprio Nuccio Barone a commentare i suoi ricordi foggiani: “Ho tanti bellissimi trascorsi, senza dubbio le promozioni le porto nel cuore. Sono arrivato in Serie C e sono andato via in Serie A. Foggia merita situazioni come queste, merita di essere al top a livello nazionale sotto il profilo sociale. Con Signori, Fratena, Baiano e Rambaudi ricordiamo quegli anni e la città che era, mi auguro possa tornare ad esserlo al più presto”. “Sono tanti i ricordi belli che mi legano a Foggia. Qui ho vissuto anni magici dove Zeman mi ha insegnato che il calcio non è il tiki taka ma è quello che si fa con una palla che rotola su campo d’erba e tu la insegui più veloce ogni giorno che passa”, aggiunge Fabio Fratena a foggiacalciomania.com.

Daniel Miulli