Benevento, Alfageme: “Lega Pro molto competitiva rispetto al passato. Ecco chi mi ha impressionato…”
Nella gara di Messina rientrerà dalla squalifica Luis Alfageme. Ruolo chiave nello scacchiere del Benevento è quello dell’esterno di centrocampo e l’argentino, nato come attaccante, si sta calando nella parte. Alfageme sta dando il giusto equilibrio sulla fascia, disimpegnandosi bene nella fase di ripiegamento e dando il giusto apporto alla manovra d’attacco, seppur ne è da migliorare la lucidità. Queste le parole dell’argentino, al termine della seduta d’allenamento di mercoledì pomeriggio:
“Io e la squadra siamo carichi. Abbiamo rivisto la partita con il Matera ed abbiamo capito quali sono stati i nostri errori. Brini chiede un grande lavoro agli esterni ed all’inizio tentennavo un po’. Probabilmente, fisicamente non ero abituato a rientrare così tanto in fase di non possesso e ci è voluto un po’ per calarmi nella parte. Posso giocare su entrambe le fasce. Chiaro che sulla fascia mancina un destro tende di più a rientrare, mentre sulla destra con il tuo piede tendi più ad arrivare sul fondo per mettere la palla in mezzo. Sono molto contento della fiducia dell’allenatore e perciò quando mi chiede un certo atteggiamento tattico non mi resta altro che farlo. La mia ultima espulsione? Sinceramente a volte me lo dice anche il mister che voglio strafare ed ogni tanto mi arrabbio con me stesso, ma ora basta squalifiche (ride ndr). Sarà un Messina che non penserà subito ad attaccarci e sarà una gara difficile. Ogni squadra che incontra il Benevento, vive la partita come una finale e noi dobbiamo esser bravi a mantener alta la concentrazione. E’ vero che a volte abbiamo concesso degli spazi agli avversari, ma è solo una questione mentale. E’ successo anche a me nella gara contro il Foggia, dove sul 2 a 0 ho allentato un pochino l’attenzione. Se ogni giocatore allenta anche solo un po’, la squadra finisce per concedere qualche sbavatura di cui gli avversari possono approfittare. Ho giocato in serie C in passato, quando non era così competitiva. Prima per un calciatore scendere dalla serie B era più facile, ma scommetto che ora qualsiasi giocatore scenda dalla cadetteria avrebbe difficoltà a mantenere lo stesso rendimento in Lega Pro. Matera e Foggia sono squadre che possono dire la loro, mentre il valore di Benevento, Lecce e Salernitana è molto simile. Le abbiamo affrontate entrambe: la Salernitana è una squadra importante che, anche giocando male, trova comunque la strada del gol grazie alle proprie individualità. I granata tendono più ad aspettare l’avversario ed uscire fuori pian piano. Tuttavia, devo dire che il Lecce mi ha impressionato di più, anche se chiaramente in quella partita abbiam concesso qualche errore di troppo agli avversari”.