Lega Pro…tagonisti: l’appello alle sessanta sorelle per un Natale migliore per tutti
“A Fausto debbo una parte della mia popolarità. Io e te ci si voleva bene. Gli altri ci hanno imposto per anni la parte del cane e del gatto. Te ne sei andato nella tua ultima fuga. Ora capisco quanto ti volevo bene. Ti sei portato via una parte di me: venti anni di battaglie e quanto altro. Mi sento più vecchio. Pace a te, Fausto: che nessuno ha mai chiamato vecchio”.
Gino Bartali dedica un pensiero al ricordo di Fausto Coppi.
Quella che state per leggere è una delle ultime edizioni de “I Lega Pro…tagonisti” di Tlp e per far si che non rimanga un articolo come tanti, l’abbiamo corredato di una richiesta a tutti i club protagonisti dei tre gironi, nella convinzione che il buon cuore di cui sono colmi gli italiani si dimostri ancora più generoso.
> Daniele Ferretti (Lucchese):
Il posticipo del lunedì ha visto protagoniste Ancona e Lucchese: partita godibile e viste le temperature che si iniziano a registrare in Italia non è un male. Tra i giocatori in campo noi premiamo Daniele Ferretti della Lucchese, autore di una rete particolarmente bella. In sé il gol dell’attaccante rossonero ad un primo sguardo non ha nulla di particolare, ma se si scende nel dettaglio è un gol da far vedere nelle scuole calcio per insegnare ai bambini come si calcia di collo piede.
Da una punizione nella propria trequarti, La Lucchese sotto di un gol prova a reagire: la sfera dopo un paio di rimpalli arriva sui piedi di Ferretti: lo stop è già elegante, con l’elusione di Di Ceglie nel caso sfortunato nel rimpallo. In questi casi è il tempo che intercorre tra il controllo e il tiro che fa la differenza. Ferretti lo sfrutta in maniera particolare, scagliando un tiro dai venticinque metri, preciso e chirurgico, capace di piegare le dita ad Aprea, vanamente proteso alla respinta.
FERRETTI: NO LIMITS
> Margine Coperta (club):
Sembra che le tribune e con esse le recinzioni che dividono gli spettatori dal campo di gioco siano portatrici di manie di protagonismo che colpiscono i genitori al seguito dei propri figli. Un caso che andrebbe studiato, prima che diventi una patologia grave. Eppure ogni fine settimana casi simili se ne contano a centinaia, almeno finchè qualcuno, come i dirigenti della società toscana del Margine Coperta, stanchi degli insulti del solito fenomeno da baraccone all’arbitro, reo a suo dire – toh, che novità – di aver fischiato in maniera sbagliata contro la squadra di suo figlio. Due note a margine ma neanche tanto: era una partita tra bambini di dieci anni e l’arbitro – quello smidollato guardandolo dagli occhi del genitore inviperito – era una persona che era messa lì come figura garante del gioco ma non era una vera giacchetta nera.
I dirigenti del club toscano hanno preferito fermare la partita piuttosto che continuare a sentire lo scalmato inveire contro l’arbitro. I regolamenti – sordi come la burocrazia di questo paese – prevedono la sconfitta a tavolino del Margine Coperta, ma il responsabile della società, Giancarlo Brizzi non se ne cura e dichiara all’edizione locale de “La Nazione”: “A causa degli attuali regolamenti – sottolinea –rischiamo di perdere la partita a tavolino, ma non me ne importa niente. La nostra società, come ho già ribadito più volte nei giorni scorsi, è una scuola di educazione prima di tutto. Certi spettacoli sono intollerabili e fanno soltanto del male alla crescita dei nostri ragazzi. La nostra società, pur avendo ottenuto importanti risultati a livello nazionale, fa giocare tutti fino a dodici anni. Sto pensando di far mettere in sede il cartello già messo da altre società del settore giovanile dove si invitano i genitori che pensano di aver un figlio campione a portarlo da un’altra parte”.
BUON NATALE
> 60 sorelle ora tocca a voi:
Fino a qualche giorno fa eravamo a passeggiare sul mare con le temperature miti, consci del fatto che prima o poi sarebbe arrivato il freddo. E finchè abbiamo potuto ne abbiamo approfittato. Sono bastati due giorni di freddo per farci sentire la nostalgia dell’estate. Oltre ad essere un paese con le pezze, siamo diventati meteopatici. Per fortuna che non abbiamo dimenticato l’altruismo che in questi casi diventa una bandiera da esporre con orgoglio.
TuttoLegaPro.com da questo spazio vuole rivolgersi a tutti i sessanta club che quest’anno partecipano alla prima edizione della “Lega Pro unica”: mancano esattamente dodici giorni alla festa del Natale: quale migliore occasione per fare un gesto di altruismo verso chi non è fortunato come tutti noi? Le idee possono essere tante: da una raccolta di fondi da donare alle associazioni di volontariato ad un pranzo (o cena) in una mensa dei poveri e regalare loro la maglia autografata di ogni giocatore, oppure dei giocattoli da regalare ai bambini che sono in ospedale e passeranno il Natale lì dentro. Infine una visita in un carcere per un paio di palleggi con i detenuti e farli sentire “liberi” per qualche ora. Le idee sono tante, noi ne abbiamo citate alcune. Siamo certi che i club risponderanno presente, dimostrando che dietro ad un pallone si nasconde un sorriso inatteso.
A NATALE SI DEVE…