A Natale siamo tutti più buoni, almeno questo è il leit motiv di questi giorni, salvo ricrederci nel sentire le parole di Enrico Preziosi – presidente del Genoa – che dopo la sconfitta interna contro la Roma parlare di “cose strane” accadute nella partita contro i giallorossi. Buonanotte ai suonatori verrebbe da dire. Inutile piangere sul latte versato (da Preziosi): sarebbe dannoso alla salute. Di solito in provincia qualcosa di buono c’è, ma noi siamo soliti cercare solo il peggio e finchè sarà così, tutto il sistema calcio italiano si adeguerà senza sentire il bisogno di una scossa benefica. A pochi giorni dalle festività natalizie, TuttoLegaPro.com intinge la “penna” nel veleno punendo i protagonisti in negativo dell’ultima giornata di campionato in Lega Pro con i “Dietro la lavagna”.
> Salernitana:
Alla luce del ko di Barletta la considerazione più importante viene quasi naturale: se i granata pensano di andare in B con questo atteggiamento, si preparino ad un’altra annata tribolata. A Barletta la Salernitana gioca una partita brutta, dando ai pugliesi la possibilità di sfruttare le sue bocche da fuoco Floriano e soprattutto Fall. Una squadra, quella di Sesia che non fa nulla di trascendentale, ma a dispetto della Salernitana, lo fa. E’ una differenza sostanziale tra il vorrei ma non posso e faccio quello che posso.
La partita era facile da prevedere: Barletta a correre e cercare con il dinamismo dei suoi uomini di tamponare il maggiore tasso tecnico dei campani. Tutto previsto, soltanto che alla differenza di qualità a favore della squadra di Menichini andava inserito un ingrediente che non c’è stato al “Puttilli”: la velocità. Lenti, gli ospiti hanno invitato a nozze i biancorossi pugliesi che, tra le proprie fila hanno qualche giocatore con anni di permanenza nei Pro e una vaga idea di come gestire le partite ce l’hanno. Ecco qui che arriva il risultato finale: Salernitana all’inferno e mugugni della tifoseria.
BUON NATALE (FORSE)
> Forlì:
Come faccia una squadra in vantaggio di un gol e con il fattore psicologico tutto a suo favore con il Savona allo sbando che falllisce un calcio di rigore, rimane un mistero. Il Forlì è riuscito in questa impresa che ha dell’incredibile: i ragazzi di Rossi disputano un incontro diligente, bloccando con facilità le manovre del Savona, incapace di rendersi pericoloso dalle parti di Scotti. Tutto lasciava presagire una domenica serena per i romagnoli, se non fosse che quest’anno il Forlì se non ha dei guai con cui convivere non sembra divertirsi. Se non ci sono, se li deve creare da sé: due espulsioni – sono otto da inizio stagione: un dato agghiacciante – e i tre punti prendono la via della Liguria.
NATALE IN ROSSO
> Spal:
Dopo le prime giornate disastrose, la dirigenza spallina ha sentito il bisogno tramite la voce del Direttore sportivo Davide Vagnati, di spronare la squadra che subito ha reagito da grande squadra alle sollecitazioni ricevute, invertendo la rotta e rilanciandosi in modo immediato in classifica. Nell’arco di una stagione un momento negativo ci può stare, ma quest’anno sembra che alla Spal i momenti abbiano una fase più lunga del previsto e la classifica diventa brutta non solo a pensarla, figurarsi vederla: quattordicesimo posto, quattro sconfitte nelle ultime cinque partite e attacco che non segna dall’8 novembre nello 0-1 di Piacenza contro il Pro Piacenza con Germinale. La società davanti a questi risultati ha deciso di andare sul duro, licenziando Oscar Brevi. L’arrivo di Semplici non ha portato nulla di nuovo e lo 0-2 interno contro la Carrarese è un altro macigno sulle basi disastrate di una squadra che sembra aver bisogno delle rimostranze della dirigenza per riprendere a correre. Con questo atteggiamento, altro che parte sinistra della classifica…
DOLORE ALLA SPAL