Il pagellone delle 20 squadre del girone C: il Foggia la sorpresa, Reggina in caduta libera
Le vacanze natalizie rappresentano un momento propizio per tracciare un bilancio di questa prima metà (o quasi) della stagione. Ci siamo, pertanto, dilettati nello stilare un “pagellone” delle formazioni presenti nel raggruppamento C di Lega Pro.
1) SALERNITANA: voto 9. I granata rasentano la perfezione. 40 punti in 18 partite, media superiore ai due punti a partita, miglior rendimento esterno del girone, miglior difesa in assoluto, capocannoniere in rosa (Calil). Cosa manca per il 10? La vittoria sfumata in extremis a Foggia, la scialba prestazione interna col Melfi ed i ko contro Lecce e Barletta.
2) BENEVENTO: voto 8. I sanniti stanno tenendo fede alle aspettative della vigilia della stagione, pur esprimendo un calcio poco godibile. Brini deve ringraziare i suoi magici frombolieri offensivi se si trova a -3 dalla Salernitana. La valutazione è, infatti, commisurata alla posizione in classifica: se fosse stata diversa, saremmo stati più tirati.
3) JUVE STABIA: voto 8.5. Le vespe sono state finora protagoniste di un cammino che va oltre ogni più rosea aspettativa iniziale. Nonostante non dispongano di molti pezzi da novanta in rosa, Pancaro le ha assemblate così bene nel 4-2-3-1 da riuscire a sfoderare prestazioni brillanti sia in casa che fuori. I giallo neri possono essere l’outsider nella corsa per la B.
4) CASERTANA: voto 7.5. Patron Lombardi può gongolare. Ritrovarsi a -7 dal carro armato Salernitana in qualità di neopromossa costituisce motivo di vanto. E pazienza se l’invidiabile posizione in graduatoria sia stata raccolta anche attraverso il cambio tecnico. Campilongo può dare la scossa ad un ambiente che sogna in grande.
5) FOGGIA: voto 8. La squadra di De Zerbi palesa grande intesa di gruppo e meccanismi di gioco oliati. E’ un piacere vedere giocare i dauni, specie quando organizzano la manovra di gioco. Nella corsa per i playoff possono dire la loro. Peccato per il ko nel derby col Barletta: un risultato positivi avrebbe ringalluzzito ulteriormente la compagine.
6) LECCE: voto 7. I salentini sono una squadra che viaggia a corrente alternata, capace di inanellare risultati grandiosi (blitz a Salerno e Benevento), così come strisce di ko inspiegabili contro squadre sulla carta abbordabili. In rosa hanno elementi di valore: la società punta su di loro per ripartire nell’auspicabile rimonta per la B.
7) MATERA: voto 7.5. I lucani sono un’altra compagine che sfoggia settimanalmente un calcio di grande livello. Merito di Auteri, tecnico abituato a fare giocare bene le sue squadre. In molti pronosticarono per i biancazzurri un ruolo da matricola terribile: i fatti stanno confermando le sensazioni degli addetti ai lavori.
8) CATANZARO: voto 6.5. I calabresi erano accreditati come una delle compagini in grado di poter lottare per le prime piazze. Sono attardati in graduatoria, ma sperano di restare quantomeno attaccati al plotone che lotta per il quarto posto. Segna pochi gol: forse è anche questo il motivo dietro cui si cela una prima metà di stagione leggermente sotto le aspettative.
9) PAGANESE: voto 7. Gli azzurro stellati hanno cambiato marcia dopo il cambio in panchina. Sottil ha risollevato la squadra dalle sabbie mobili ed ora la fa veleggiare placidamente a metà classifica, permettendosi anche di fare scalpi eccellenti a formazioni blasonate (vedi il recente successo sul Catanzaro, ad esempio).
10) VIGOR LAMEZIA: voto 7. La valutazione scaturisce da una media ponderata tra un avvio di campionato sfavillante e una seconda metà di girone sulla sufficienza. Erra ha plasmato un gruppo coriaceo e tignoso che dovrebbe centrare la salvezza senza patemi d’animo.
11) BARLETTA: voto 6.5. In rosa Sesia può contare su elementi scafati e giovani virgulti interessanti. Considerando il livello generale della squadra, non sarebbe stata un’eresia vedere i pugliesi più in alto. Per il momento possono accontentarsi d’essere stata la prima squadra a fermare fuori casa la Salernitana.
12) LUPA ROMA: voto 6. L’avvio di campionato aveva sorpreso un po’ tutti, poi il rendimento è inevitabilmente calato e la classifica si è assestata su livelli più consoni alla caratura di una compagine che, nonostante non presenti in rosa campioni da capogiro, dovrebbe raggiungere l’obiettivo salvezza senza particolari problemi.
13) MARTINA FRANCA: voto 6.5. La compagine pugliese, trascinata da bomber Montalto, sta risalendo la china in graduatoria, tirandosi apparentemente fuori dalla bagarre per non retrocedere. Se sarà mantenuto lo stesso standard prestazionale, la salvezza non sarà una chimera, anzi.
14) MELFI: voto 6. I lucani giocano un calcio frizzante, ma non raccolgono tanti risultati positivi. Possono fregiarsi del merito d’aver messo alle corde la Salernitana all’Arechi. Se avessero centrato il blitz a Salerno, la valutazione sarebbe stata leggermente più alta.
15) COSENZA: voto 6. I calabresi stanno disputando un torneo senza infamia e senza lode, in linea con le possibilità di una rosa non competitiva per raggiungere risultati migliori. Metà dell’opera in ottica salvezza è stata fatta: occorre completare il lavoro.
16) MESSINA: voto 5.5. Il mix di giovani ed esperti sta fruttando a fasi alterne. Grassadonia sa di non disporre di una formazione granchè competitiva, ma spera che attraverso il contributo di due vecchie volpi del gol come Corona e Bjelanovic possa essere scongiurato il rischio playout.
17) ISCHIA: voto 5.5. Gli isolani non stanno brillando in graduatoria ed hanno raccolto diversi risultati negativi. Si sono meritati mezzo voto in più per aver arrestato la corsa del Lecce, riaccreditandosi nella lotta per evitare la retrocessione.
18) SAVOIA: voto 5. Il Giraud non è il fortino che la squadra auspicava potesse rivelarsi. Gli oplontini stanno disputando un torneo al di sotto delle aspettative della vigilia. Il mercato rappresenterà uno strumento attraverso il quale migliorare la rosa.
19) AVERSA NORMANNA: voto 4.5 La squadra di patron Spezzaferri condividerebbe il fondo della classifica con la Reggina se gli amaranto non avessero la penalizzazione. E’ la squadra con il minore numero di vittorie (solo una all’attivo) e con la peggiore difesa del girone. Senza correttivi in corsa, c’è il rischio concreto di andare in D.
20) REGGINA: voto 4. La delusione del girone. I calabresi rischiano seriamente il doppio salto all’indietro: dalla B alla D. Vero è che vi sono diverse problematiche societarie, ma la squadra non vale i dieci punti raccolti sul campo. Urge un’inversione di tendenza, altrimenti sarebbe notte fonda.