Cestistica a testa alta, altissima: il carattere non basta contro Pielle
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Così fa male, ma se la Pielle occupa le zone alte della classifica, un motivo preciso c’è. San Severo paga il prezzo con una sconfitta interna che, paradossalmente, merita gli applausi. La trentunesima giornata di Serie B Nazionale si chiude con un amaro: 84-86 per Livorno, una delle squadre più accreditate non solo del girone B, ma dell’intero campionato. Come già sottolineato da coach Bernardi dopo le sfide con Jesi e Luiss, la Cestistica offre una prestazione di alto livello, fatta di intensità e atletismo da grande squadra, ma senza riuscire a portare a casa la vittoria. A pesare sul risultato sono le palle perse, le ingenuità commesse nel primo quarto e alcuni errori nell’ultimo periodo, rivelatisi decisivi. Eppure, a questa squadra c’è poco da rimproverare: la Pielle non ha mai dato la sensazione di essere nettamente superiore, se non in quei dettagli che distinguono le big, come la precisione nei momenti decisivi. L’ultimo quarto è l’esempio perfetto: a ogni canestro di San Severo ha sempre risposto un tiro pesante, spesso firmato da Leonzio, che per larghi tratti era stato ben contenuto dalla difesa giallonera. Resta dunque il rammarico per un’altra gara che avrebbe potuto prendere una piega diversa, ma che alla fine sfugge di mano.
Guardando i numeri, quattro sconfitte consecutive lasciano inevitabilmente un po’ di amarezza, ma se si analizzano i nomi degli avversari – Virtus Roma, Jesi, Luiss Roma e Pielle Livorno – e le loro posizioni di classifica, il quadro assume una prospettiva diversa: tutte squadre in piena corsa per i playoff. San Severo, nelle ultime uscite, non ha conquistato punti, ma ha accumulato esperienza e dimostrato segnali di crescita importanti, elementi fondamentali per un gruppo giovanissimo, il più giovane della categoria. Il percorso di maturazione passa anche da questi ko. La Cestistica deve esserne conscia, così come i suoi tifosi. Noi siamo con te. Sempre.
L’INIZIO DEL MATCH – Quintetto ‘rinnovato’ per San Severo che parte con Bandini in cabina di regia, ai lati Moffa e Petrushevski ed i centimetri di Abati Toure e Cane vs Venucci, Leonzio, del Testa, Cepic e Klyuchnyk. Dopo due minuti di gioco, i labronici partono forte e si portano subito sullo 0-6, grazie a una tripla di Del Testa e a un gioco da tre punti di Klyuchnyk. Dall’altra parte, la Cestistica San Severo risponde solo con Bandini, ma è troppo poco per arginare l’offensiva labronica; gli ospiti attaccano con insistenza, trovando soluzioni da tutti i loro terminali offensivi, e sul 2-11coach Bernardi è costretto a chiamare timeout. Al rientro, Moffa e una tripla di Abati Touré danno ossigeno ai gialloneri, ma è sempre la Toscana Pielle a fare la differenza, sfruttando l’esperienza contro la squadra più giovane del torneo. Tuttavia, tra qualche errore, l’Allianz Pazienza non si arrende, dimostrando tutto il carattere di chi, davanti al proprio pubblico, vuole dire la sua. Lo fa attraverso una difesa granitica, capace di limitare Leonzio – mattatore della gara precedente con 30 punti, ma ancora fermo a zero. Ora anche l’attacco inizia a produrre gioco e, a metà del primo quarto, la Cestistica si non solo si riporta a una sola lunghezza di distanza dagli ospiti ma piazzano un 12-2 che costringe, questa volta, coach Campanella a chiedere il suo timeout. Moffa, da tre, e Pellicano tutto solo portano l’Allianz Pazienza al massimo vantaggio 19-13 e del 22-15 fino al primo risultato: 22-20. Pellicano, determinato a far capire ai livornesi la grinta della Cestistica, ruba palla e segna il suo quarto punto personale. Tuttavia, dall’altra parte, Venucci risponde immediatamente, dimostrando quanto sia fondamentale mantenere la giusta lucidità, soprattutto quando si è costretti a inseguire. Lo sa bene anche Hazrners, che dopo la tripla sulla sirena del primo quarto, regala alla sua squadra altri tre punti preziosi, riportando Livorno avanti sul 24-26. Coach Massimo Bernardi corre ai ripari e inserisce Igbanugo e Gherardini, un cambio che porta subito i suoi frutti: il pivot sanseverese segna prima da sotto canestro, poi si trasforma in un vero e proprio playmaker, colpendo dalla lunga distanza e riconsegnando il vantaggio ai padroni di casa. A metà periodo, la gara subisce un leggero rallentamento: entrambe le formazioni sbagliano molto e il match diventa più fisico e mentale che tecnico e spettacolare. Bugatti, preciso dalla lunetta, realizza un 4/4 ai liberi, un aspetto che la Cestistica deve sfruttare, considerando che Livorno è già al quinto fallo di squadra. La Pielle ne risente e Mobio, in transizione, inchioda una schiacciata portando il punteggio sul 37-30. Nonostante il divario, gli ospiti non mollano: alzano la pressione a tutto campo e si riportano a sole tre lunghezze di distanza. Trenta secondi di amnesia dell’Allianz Pazienza (palla persa di Pellicano e canestro di Leonzio più l’errore sotto misura di Abati Toure) portano la Pielle in vantaggio, ma è ancora lunga: 40-43.
LA RIPRESA – Bandini, al rientro in campo, ristabilisce subito la parità, ma è ancora Venucci a riportare Livorno avanti di tre lunghezze. Cane risponde con il canestro del 45-46, confermando che, se da un lato gli ospiti attaccano con continuità, dall’altro l’Allianz Pazienza non solo replica con precisione, ma lo fa con un’intensità quasi da grande squadra. Un dettaglio che, considerato l’inizio di stagione, potrebbe sembrare un ossimoro. Tuttavia, c’è un aspetto su cui bisogna prestare attenzione: il numero di palle perse. Fino a questo momento sono già otto, un dato che contro roster di questo calibro può rivelarsi decisivo. E proprio su un errore di Igbanugo, la Pielle punisce con un gioco da tre punti di Hazners: 46-51. Cane lotta sotto canestro e porta il punteggio sul 48-51, firmando il suo tredicesimo punto personale, ma la pressione di Livorno resta costante. Igbanugo segna i suoi primi tre punti della serata, ma i toscani rispondono immediatamente con una tripla di Klyuchnyk, allungando sul 51-56. Ora il match è davvero intenso: entrambe le formazioni giocano a viso aperto. Petrushevski, con una tripla da capitano, riporta la Cestistica a -2, ma non basta. La Pielle continua a rispondere colpo su colpo, conquistando punti importanti e gestendo la pressione avversaria con esperienza. La partita è ancora lunga, San Severo è viva, vivissima, presente a se stessa e nei confronti di Livorno ed infatti il terzo periodo recita: 63-62. Spingere sull’acceleratore: adesso è il momento giusto. Bugatti aggiunge due punti, ma Del Testa ristabilisce subito la parità. Servono lucidità e prontezza in ogni frangente, soprattutto dalla lunetta, dove Moffa si dimostra impeccabile con un 2/2 che vale il 67-65. Poi Bandini, con un’azione in velocità, firma il 69-65. Il “Falcone e Borsellino” esplode, ma Livorno trova sempre il modo di colpire e il vantaggio sanseverese dura un attimo. Appena i Neri sembrano poter prendere il controllo, gli ospiti reagiscono con precisione, sia nel pitturato che dalla lunga distanza, ribaltando nuovamente il punteggio. Il botta e risposta continua: Bandini riporta avanti San Severo, ma la Pielle risponde subito. Poi è Mobio a suonare la carica per i padroni di casa, tuttavia la partita resta un’altalena di emozioni. Si gioca sul filo della perfezione: ogni possesso diventa fondamentale e, col passare dei minuti, aumenta sia l’intensità che la precisione dei livornesi. Emblematica l’azione a metà quarto: Petrushevski e Bugatti falliscono due volte consecutive sotto canestro, mentre Leonzio, con freddezza, punisce da tre e porta i suoi sul +5. Timeout immediato di Bernardi. L’elemento che fa la differenza è la capacità di Livorno di rispondere a ogni canestro della Cestistica, rendendo il recupero sempre più complicato. Moffa prova a ridurre il distacco (77-80) e poi riporta tutto in equilibrio, con grande orgoglio. Ma nel testa a testa finale, ad avere la meglio è la squadra più cinica nei momenti decisivi: Livorno. Il finale: 84-86.
IN PROGRAMMA – La Cestistica San Severo si prepara al prossimo impegno sul parquet del PalaTagliate di Lucca, dove il 9 marzo 2025 alle ore 17.00 sfiderà la Fabo Herons Montecatini. Un’altra gara insidiosa, in cui i Neri.
FOTO: Antonio Giammetta
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo