L’avversario: Al Giraud arriva il Foggia, che Savoia sarà?

Il calcio giocato non è più l’argomento principe a Torre Annunziata, dove il Savoia dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) concentrarsi per scendere in campo al meglio delle sue possibilità per affrontare, tra le mura amiche del “Giraud”, il Foggia di Roberto De Zerbi.

Nonostante il campionato torni d’attualità con il 28simo turno del girone C di Lega Pro unica, la notizia che scorre in prima pagina è quella della messa in mora attuata dai calciatori all’indirizzo della proprietà. Sul piatto ci sono le spettanze arretrate dovute ai tesserati e, quindi, l’adempimento degli accordi sottoscritti sul contratto all’alba dell’attuale stagione agonistica. Il Savoia, insomma, sembra non potere e non volere chiedere più nulla a questo campionato e qualora anche contro il Foggia dovesse arrivare una sconfitta (sarebbe la quinta consecutiva in questo girone di ritorno), è preventivabile il sorpasso in graduatoria da parte della Reggina, attuale fanalino di coda, che sarà a sua volta impegnata questo week-end contro la non irresistibile Lupa Roma, compagine che vive un periodo di relativa tranquillità in classifica. Ben altre motivazioni animano, invece, il Foggia di De Zerbi, che nell’ultima domenica di campionato ha rifilato la bellezza di sei gol all’Ischia di Agenore Maurizi e che cerca di ritornare in lizza per i play-off promozione. Per tale motivo, i satanelli saranno un avversario ben più probante per i bianchi di Torre Annunziata. Al Savoia, inteso come squadra di calcio, non resta che scendere in campo per puntare quantomeno ad onorare l’impegno, magari avvalorando la tesi che il match va comunque giocato con la massima grinta e concentrazione, affinché si possa riscuotere al triplice fischio di chiusura, quantomeno, l’apprezzamento da parte della tifoserie biancoscudata.

Non resta che attendere l’inizio della contesa contro i foggiani, sperando che questa annata calcistica non si sia conclusa anzitempo per il Savoia di Aldo Papagni, la cui rincorsa alla salvezza – dopo la spaccatura definitiva tra club e calciatori con l’avvio della procedura di messa in mora – si fa obiettivamente sempre più ardua e difficile da realizzare.

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