Conferenza stampa del Presidente Fabio Verile questa mattina nella sala stampa dello stadio Zaccheria per rendere note le motivazioni che hanno portato al fallimento della trattativa con la Istifid Spa.
“ Tutto comincia il 7 Dicembre 2014 allorquando ero a Bologna e vengo raggiunto telefonicamente dalla Francesca Merletti che mi propone il Campus estivo per ragazzi a cura della CIC. Ci incontrammo a Firenze e parlammo di questo progetto che prevedeva la presenza a Foggia di uomini del calibro di Massaro, Taveggia ed altri. Mi sembrava interessante e diedi la disponibilità anche perchè per il Foggia vi era un ritorno economico. Si trattennero per circa tre giorni qui a Foggia e si dissero entusiasti dell’accoglienza tantè che li accompagnai anche a San Giovanni Rotondo per far visitare loro la Basilica.
Dopo le vacanze di Natale la Signora Merletti, e premetto racconterò tutto così invito la persona in questione a denunciarmi, manifestò il suo interesse ad acquisire le quote del Foggia calcio mostrandomi un conto corrente bancario con un attivo di 2 milioni e 900 mila euro. Naturalmente questo poteva dire tutto ed il contrario di tutto. Da lì i miei viaggi verso Milano sono diventati quasi a cadenza settimanale. A Milano sarò andato più di venti volte e lo posso dimostrare con tanto di biglietti aereo conservati dove ho incontrato i massimi esponenti della Deloitte Spa che è un colosso che fattura più di 100 milioni di euro. In tutta questa vicenda però vorrei sottolineare che la Deloitte non c’entra nulla. La Merletti mi chiese di non fare il suo nome come persona interessata all’acquisto perchè in passato era stata vittima di un sequestro di persona e propose come fiduciaria la Istifid Spa. L’accellerata alla trattativa nacque anche dal fatto che il Foggia calcio già dal mese di Dicembre ebbe notevoli difficoltà a pagare le scadenze e non vi nascondo che ogni bimestre ogni sedici per me è un dramma dover far fronte a queste scadenze. Tra l’altro a febbraio coloro che parteciparono al versamento delle somme necessarie avevano già dichiarato di non volerne più sapere di mettere mano al portafoglio. Quindi la trattativa con la “donna bionda” arrivava come manna dal cielo proprio in considerazione della situazione societaria deficitaria. L’abbiamo ospitatata a Foggia come una principessa io ed i miei venti amici ospitandola, trovandole casa. La chiusura della trattativa era prevista per il 10 marzo 2015.
Nel documento numero 1 abbiamo redatto un preliminare in cui tutti abbiamo detto che è difficile vendere al valore nominale una quota del Foggia Calcio. A Lo Campo, che ha speso tanti soldi, naturalmente pesa liberarsi delle quote per il solo valore nominale di 40mila euro. Luca Ferrari Trecate mi disse che il 10 sarebbe venuti a firmare la Istifid. Il 9 mattina alle 9 mi chiama la Sig.ra Merletti e mi dice che per problemi burocratici la Istifid non potesse stipulare il 10, ma lo avrebbe fatto entro il 26. Mi arrabbiai un po’, ma nei contratti preliminari potete leggere che inserì una penale per inadempienza di 100mila euro, per il quale se la Istifid fosse venuta ed i Lo Campo non avessero firmato la avrebbero dovuta pagare. Dopo aver fatto l’atto non ero tranquillo, di più. La Deloitte, avvocato della Istifid SPA, mi invia, dopo aver effettuato tutte le verifiche dei conti del Foggia Calcio ed averle trovate senza debiti e che deve pagare solo il corrente, fanno un’offerta vincolante in cui parlano della quota che avrebbe acquistato la Istifid SPA per 78.400€. La Istifid si era impegnata di restituire le fideiussioni ai soci uscenti, che avrebbero recuperato 400mila euro. L’atto si sarebbe dovuto concludere entro il 26 marzo e si aspettava la data precisa. Il 25 marzo avevo ottimi rapporti con i consulenti. Venivo avvisato che il meeting con il notaio era stato rinviato al 31 marzo alle ore 9:30. La corrispondenza continua ed il notaio ci chiede di mandargli dei documenti. L’importo era noto ed il danaro era stato già acclarato. C’era solo da andare a Milano per la firma. Sarebbe potuto andare anche mio cugino che è a Milano, Massimo Verile, con una procura speciale per poter completare l’atto. Il notaio mi chiese i documenti per la parte venditrice, ma mi chiedesse chi intervenisse come acquirente. Scrissi all’avvocato Alfonsi di comunicare al notaio chi sarebbe intervenuto. Io non dormo dalla domenica dopo la Lupa Roma perché la Sig.ra dopo la partita iniziò a piangere e si chiedeva cosa potesse dire la Istifid. La Sig.ra mi chiamò poi il giovedì prima chiedendomi come mai non facessimo un ritiro più lungo. Di Bari mi chiama dicendomi che la Merletti la aveva chiamato per chiedergli di anticipare le somme. La domenica, dato che avevo dei dubbi, e, non capendo più la sua situazione, la Sig.ra non ha più parlato con me. Lunedì pomeriggio dopo la Lupa Roma mi chiama l’avvocato Alfonsi che mi dice che la Sig.ra Merletti è nervosa e mi chiese di non chiamarla per farla stare tranquilla. La Sig.ra Merletti, che parlava di squadre di Serie A, rifacimento dello stadio e tutto il resto, era improvvisamente cambiata. Ha incominciato a parlare con altri miei amici e la abbiamo registrata. Il 27 arriva una comunicazione in cui il closing è da intendersi sospeso. Ma la Merletti continuava a dire che il 31 si sarebbe firmato. Chiediamo spiegazioni ed il 30 l’avvocato Alfonsi ci conferma che è da intendersi sospeso il closing, ed era in netta difficoltà. Mi avevano poi chiesto di non fare nomi, ma io riporto solo la verità altrimenti le persone mi prenderebbero giustamente per pazzo. La Deloitte ancora non ci dice ancora niente. L’Avv. Miccoli ha ricevuto ieri un sms in cui la SIg.ra Merletti diceva: “Mi dispiace, mi dimetto, vi aiuterò con le sponsorizzazioni”. Le valutazioni dovete farle voi. In un momento del genere, in cui c’erano da pagare gli stipendi, quando intervengono persone di tali potenzialità economiche, è normale pensarci. La Sig.ra entrava negli spogliatoi e ha promesso premi ai ragazzi, come se già fosse la proprietaria. Da un punto di vista personale posso dire che sono dispiaciuto come tifoso, ma dico anche che sono apposto con la coscienza perché ho fatto tutto solo e soltanto per il bene del Foggia. Si era aperto un varco con prospettive radiose, supportate da fatti e documenti. La questione non finirà qui, la Sig.ra Merletti non si è impegnata ad acquistare un’autovettura, ma ha scherzato con me e con la tifoseria, senza spiegare a nessuno il vero motivo per il quale non ha più adempiuto al suo impegno assunto. Ho sentito 2 voci: una perché era vietato comprare per una fiduciaria. Ci siamo accertati in passato attraverso la Co.Vi.So.C. che ci ha precisato che l’acquisto tramite fiduciaria è consentito. L’altra è che avrei voluto speculare sull’acquisto, comprando a 78.400€ e vendendo a 300mila. L’Avv. Miccoli a Milano 4 giorni fa ha detto che la daremmo gratis, per cui se le volesse comprare anche con 300,400,600 mila euro in più, ci dovrebbe spiegare perché non le acquisisce ora gratis. Io non consiglio alla Sig.ra di venire a Foggia, perché c’è molta gente arrabbiata e non è giusto giocare con i sentimenti dei tifosi foggiani. Ringrazio gli amici che mi sono stati vicini e che dopo aver appreso di questa vicenda e ci metto la faccia, ed andremo avanti. Ho trovato in questi giorni moltissima solidarietà da parte di amici. Oggi come non mai perché abbiamo poche risorse, ma faremo fronte agli impegni e non ci sottrarremo a questa cosa. La squadra ieri è stata emozionante, con la prospettiva di un sogno che non è ancora svanito ed una squadra che con piccoli ritocchi l’anno prossimo potrebbe puntare veramente in alto. Chiedo l’aiuto di tutti per trovare tutti insieme una soluzione. Non mi interessa della presidenza, sono onorato ma per il bene del Foggia mi faccio da parte, e lo sa anche la Sig.ra. La situazione è questa, è complessa, non dissimile da quella pre-Merletti. In questo momento è facile dire tutti, ma devono essere raccontati fatti, con professionalità e deontologia, perché dire che Verile ha rovinato tutto, ma con questi documenti parlanti davanti direi che è tutto chiaro”.