“VISTO da GUFFANTI”: il punto sulla quinta giornata in Lega Pro
C’è chi si lamenta della poca competenza della critica nel formulare le domande di carattere tecnico-tattico, c’è chi si lamenta degli arbitri, chi si lamenta degli allenatori, tutti con le proprie convinzioni, ma gira come la rigiri ci dimentichiamo spesso, riferendomi ai soli addetti ai lavori e lasciando fuori dalle lamentele i soli tifosi, che di ciò ne hanno pieno diritto, che i risultati conseguiti sul campo sono una conseguenza di scelte riconducibili quasi esclusivamente a chi dirige una società. E allora forse almeno ogni tanto ci si dovrebbe domandare se in questo ambito che governa l’azienda ci siano le competenze adeguate, nel chi fare guidare la propria squadra, chi deve dirigere l’area sportiva, chi deve fare buona comunicazione, chi deve fare bene lo sviluppo commerciale e così via. Questo vale dalla serie A, alla terza categoria.
Nel girone C la sfida Lecce-Catania, che ai nostalgici tifosi delle due squadre, ma non solo, ha fatto venire in mente tempi migliori, non ha prodotto quello spettacolo che ci si attendeva, gara senza reti e senza particolari emozioni, soprattutto per colpa del confronto simultaneo che la mente di tanti era portata a fare con i propri bei ricordi. Il Catania comunque raccoglie il suo primo punta stagionale (partito con nove punti di penalizzazione) pur essendo assieme a Casertana, Paganese e Messina quella che non ha ancora subito una sconfitta. Terza vittoria della capolista Casertana che resta sola al comando grazie alla vittoria in trasferta contro la Juve Stabia ma soprattutto grazie a una compattezza di un gruppo ben guidato da mister Romaniello che in campo mostra una concretezza “cinica”, come deve essere una squadra d’alta classifica. Rallentano dietro sia la Paganese, che viene stoppata in parità dal sempre più convincente e poco sorpresa Messina, e soprattutto frenata brusca per il Benevento che rimedia una “sonora” sconfitta ad opera del Melfi, anche se a parziale giustificazione per la squadra di mister Auteri vi è l’espulsione di Mattera che ha costretto per un tempo e mezzo a giocare in inferiorità numerica. Di tutto ciò è brava la Fidelis Andria che vince sulla Lupa Castelli e i ragazzi di mister D’Angelo ne approfittano per insediarsi al secondo posto. Classifica ancora molto corta in questo girone, soprattutto nella parte superiore, in quanto sono diverse le squadre che devono recuperare una gara, ma nella parte inferiore si iniziano a identificare quelle che hanno difficoltà, che le hanno giocate tutte e non hanno ancora vinto una gara e alcune sono ferme a una sola vittoria, segnale che anche qui come per il girone B , troppe squadre viaggiano con “motori ” fortemente diversi. Normalmente, in passato, le spaccature o le classifiche che si allungano le vedevamo molto più avanti.
Buon calcio a tutti.