I tifosi foggiani meritano rispetto!

I tifosi foggiani meritano rispetto!

È sempre brutto quando si generalizza, quando si identifica una qualunque azione, buona o cattiva che sia, con una comunità intera. È come se, parlando di Foggia, città dove quotidianamente si assite ad una puntuale rapina un supermercato, tutti noi foggiani venissimo chiamati delinquenti e rapinatori.
È vero che spesso il comportamento di pochi può influire sul giudizio che coinvolge un popolo intero, ma è altrettanto giusto sottolineare e evidenziare le qualità del popolo rossonero, quello che soffre e gioisce per la propria squadra.
Cominciamo col dire che questa gente, quella che frequenta lo stadio con numeri che fanno invidia a società di serie A, è quella che applaude la propria squadra indipendentemente dal risultato alla fine di ogni partita (basta frequentare lo Zaccheria per poterlo testimoniare);
questa gente più di una volta ha gridato “Grazie lo stesso!” dopo un brutto risultato, dopo aver valutato che i propri beniamini avevano sudato la maglia con attestazioni di affetto che partivano sia da chi fa parte di gruppi organizzati, sia dai cosiddetti “cani sciolti”;
questa gente, che ha ricevuto gli applausi in tutti gli stadi della massima serie, con medesima dignità e con lo stesso entusiasmo, ha accettato di confrontarsi tra i dilettanti con compagini che qualche lustro fa a Foggia avrebbero giocato solo il giovedì in allenamento;
questa gente ha visto passare cordate e società capaci di illudere una città per poi fuggire di notte portando via tutti i sogni e le speranze di tanti poveri fessi.
questa gente in estate, mentre in altre civili piazze si parlava di nuovi centravanti e programmi ambiziosi, rassegnata ma con compostezza, imparava a parlare di scadenze e di fidejussioni
A Foggia, una città difficile e per tanti versi invivibile, esiste una eccellenza che si chiama pallone che ha saputo creare un sentimento di appartenenza che fa abbracciare e incavolare i quindicenni insieme agli ottantenni, che riesce a far comunicare con un padre o con un figlio con lo stesso impeto e la stessa passione.
Chiediamoci invece perchè la gente sente la propria squadra nel proprio cuore e non prova gli stessi sentimenti per la propria città; chiediamolo a chi ha governato questa città in questi anni.
I tanti tifosi del Foggia chiedono a tutti coloro che commentano episodi di cronaca nei bar, con gli amici, sui social di non confondere i tifosi con altro, magari solo per buttar fango, e a venire allo stadio anche una sola volta per capire quello che forse a parole è difficile da spiegare!
Poi possiamo provare anche a generalizzare, ma senza lamentarci se un giorno arriveranno a dire che a Foggia sappiamo fare solo le rapine nei supermercati!

Alberto Mangano – www.manganofoggia.it