Il bomber cala il poker nel 4-2 all’Ischia: ma quanta sofferenza! I tre punti salvano De Zerbi.
Dal Paradiso all’inferno. E poi ritorno. Fa tutto il Foggia in un pomeriggio thriller contornato inizialmente da un clima spettrale. Il silenzio polemico dello Zaccheria, unito a striscioni eloquenti, fotografano lo stato d’animo di un popolo spazientito. Sciopero del tifo per un quarto d’ora abbondante e pubblico che resta tiepido anche dopo il gol che sblocca la contesa nel giorno di Iemmello.
UNO-DUE. Il bomber al 10’ raccoglie un cross di Angelo e scaraventa dentro per l’1-0 che sembra mettere in discesa la partita. Anche perché non sembra esserci storia. Troppo ampio il divario tecnico tra le due squadre, con un Foggia che fa inizialmente a meno di Sarno, Vacca e Arcidiacono, tutti e tre subentrati nella ripresa, sostituiti a sorpresa da Floriano, Riverola e Chiricò.
Come detto, il Foggia comanda e nella prima mezzora fa quello che vuole: possesso record e occasioni che fioccano, come al 19’ quando Floriano, dopo un ubriacante serpentina, colpisce il palo. Il raddoppio tuttavia è solo rinviato e giunge al 29’: Iemmello riceve e scarica, l’estremo isolano, Iuliano, respinge alla meglio ma il bomber non perdona, ribadendo di prepotenza per il 2-0.
SOLITA DORMITA. La sfida che sembra già in archivio viene però riaperta dalla solita disattenzione difensiva dei rossoneri, che al 35’ rianimano l’Ischia: inserimento a destra di Kanoute e cross teso che attraversa tutta l’area piccola prima che Pepe, indisturbato, di testa metta dentro.
La ripresa si apre con il solito copione. Il Foggia comanda ma giochicchia troppo e dà la sensazione che guardandosi allo specchio si piaccia davvero tanto. Il tiki-taka continua, come pure le occasioni. Ma il torto grande dei rossoneri è di non chiuderla, tenendo nella partita un avversario davvero modesto ma che col passare dei minuti alza sempre più la cresta. La frittata è clamorosamente fatta poco prima della mezzora, esattamente al 72’: l’Ischia riparte e una volta in area Kanoute viene steso da Di Chiara sotto lo sguardo del direttore di gara, appostato a due passi e che non ha alcuna esitazione nel concedere la massima punizione, tra l’incredulità generale. Dal dischetto è lo stesso Kanoute a impallinare il povero Micale, che in tre gare ha incassato la bellezza di 8 gol.
Il 2-2 innervosisce gli animi e i seimila dello Zaccheria. De Zerbi si gioca le carte Vacca e Arcidiacono, dentro per Riverola e Chiricò. E il finale è all’insegna della disperazione. Si intravede lo spettro di un campionato gettato a mare, il Foggia le prova tutte, trovando sulla sua strada anche un portiere che nell’ultimo segmento della gara evita il gol in più occasioni.
IEMMELLO SHOW. Poi, però, riecco Iemmello: al 90’ esatto il centravanti riceve da Gerbo e in corsa trafigge il portiere, liberando l’urlo di gioia del popolo rossonero. 3-2 quando non ci credeva più nessuno. Lo show di Iemmello non è tuttavia finito: nel secondo dei cinque minuti di recupero, il ritrovato capocannoniere del Foggia e del campionato parte da metà campo, si fa una cinquantina di metri palla al piede e fa secco Iuliano, calando un poker che ricorderà a lungo e che tiene viva la stagione di un Foggia che con i tre punti conquistati, sia pure con troppa sofferenza, resta in scia del gruppone di testa.
Fonte: www.telefoggiatv.it