Foggia, l’ex Lanzaro: “I satanelli hanno una marcia in più rispetto agli altri”

Dal settore giovanile della Roma all’esordio in Serie A con il Piacenza, lanciato da Zdenek Zeman, da anni di militanza in squadre come Verona e Reggina in massima serie all’esperienza nella Liga spagnola con il Real Saragozza, con le ultime esperienze vissute in piazze caldissime come Salerno e Foggia. È questa l’importante carriera del difensore Maurizio Lanzaro (34), nell’ultima stagione in forza al Foggia in Lega Pro. Difatti il centrale irpino, intervistato da TMW Radio, ha parlato della sua esperienza alla Salernitana e delle sue attuali condizioni fisiche, senza tralasciare naturalmente l’ultima stagione giocata con i colori rossoneri del Foggia:

Lei nell’ultima stagione ha giocato al Foggia. Come valuta il suo breve percorso con i satanelli?

“Sicuramente ero andato a Foggia con grandissimi propositi perché i satanelli stavano per vincere il campionato però, purtroppo, dopo tre partite mi sono fatto male alla caviglia e praticamente sono stato quattro mesi fuori. È stato un peccato per la società, che aveva fatto un investimento importante su di me, e per me stesso in quanto non ho potuto ripagare sul campo la fiducia datami”.

Lei ha avuto come allenatore De Zerbi, ora allenatore del Palermo. Che opinione ha dell’allenatore bresciano?

“De Zerbi è un grandissimo allenatore e sono convinto che farà sicuramente meglio in Serie A che in Lega Pro in quanto il suo modo di esprimere il calcio, come visto ieri nella vittoria dei siciliani sull’Atalanta, è molto propositivo, innovativo e quindi farà sicuramente molta strada”.

Altro suo allenatore è stato Zdenek Zeman. Che differenza c’è, a suo avviso, tra i due tecnici?

“Sicuramente il gioco offensivo è una caratteristica di entrambi. Di Zeman ho un bellissimo ricordo in quanto è stato il tecnico che mi ha fatto esordire nel calcio che conta a soli 17 anni, quindi gli sarò sempre grato e ho dei bellissimi ricordi di quell’esperienza. Ripeto, entrambi amano il gioco molto offensivo ma De Zerbi lo attua in modo molto differente, in una chiave moderna”.

Allo stato attuale come sono le sue condizioni fisiche?

“Adesso io sto bene, è già da un mese e mezzo che mi alleno, avendo fatto tutta l’estate riabilitazione, e ho fatto la preparazione fisica. Ora mi sto allenando a Salerno con altri ragazzi rimasti senza contratto, in attesa della chiamata giusta”.

Alcune indiscrezioni la volevano nel mirino della Paganese. Quanto c’è di vero?

“C’è stato un contatto però poi sono state scritte cose sbagliate in quanto io non mi sono mai allenato a Pagani mentre sui giornali veniva scritto l’opposto. Da parte della Paganese c’è stato un interessamento, tanto che mi hanno chiamato per firmare mentre stavo ultimando la riabilitazione, però l’offerta non è stata congrua a quello che mi aspettavo e quindi ho detto di no”.

A Foggia è arrivato un difensore dalla Salernitana, ossia Alan Empereur. Come giudica le prestazioni fin qui messe in atto dal difensore brasiliano?

“Empereur, come dissi anche l’anno scorso a Salerno, è un ragazzo giovane, che può soltanto migliorare e che, a mio avviso, è molto forte per la giovane età. L’anno scorso in Serie B ha fatto benissimo, nonostante fosse il suo primo anno da professionista, e quest’anno il Foggia ha investito su di lui, ottima scelta in quanto non solo è giovane ma, soprattutto, perché ha davanti a sé un futuro roseo”.

Nel Girone C di Lega Pro ci sono squadre come Foggia, Lecce, Juve Stabia e Matera, giusto per citarne alcune. Chi la spunterà alla fine?

“Il Girone C è sempre un girone molto difficile e, secondo me, le quattro squadre citate sono ben attrezzate e che fino alla fine si giocheranno la promozione diretta. Io penso che il Foggia abbia un qualcosa in più rispetto alle altre in quanto ha fatto dei grandi investimenti che, spero con tutto il cuore, possano aiutare i satanelli a vincere il campionato”.

Altra sua ex squadra è la Salernitana. Come giudica la sua esperienza in granata?

“Sono tifoso della Salernitana, nel capoluogo campano è nato il mio terzo figlio, ho dei bellissimi rapporti con la tifoseria granata e per me è stata una delle stagioni più belle della mia carriera. Non posso fare altro che ringraziare il pubblico di Salerno in quanto mi è sempre stato vicino”.

Come valuta il campionato fin qui disputato dalla squadra di Sannino e, soprattutto, perché a gennaio se ne è andato da Salerno?

“Sono andato via da Salerno perché sono state fatte delle scelte differenti da parte della società. All’epoca eravamo tutti sul banco degli imputati perché, giustamente, la Salernitana non stava facendo benissimo fino a gennaio e quindi abbiamo deciso di cambiare di comune accordo. La squadra di Sannino è ben attrezzata, anche se eravamo ben attrezzati anche la scorsa stagione, e sicuramente ha giocato fin qui un campionato sotto le aspettative. Nonostante ciò, io sono convinto che il lavoro di mister Sannino alla fine pagherà, per cui bisogna dargli tempo e, sicuramente, i risultati arriveranno”.

Fonte: www.tuttolegapro.com