Stroppa: “Testa bassa e pedalare tutti nella stessa direzione”

Stroppa: “Testa bassa e pedalare tutti nella stessa direzione”

Ha parlato il tecnico del Foggia, Giovanni Stroppa, nella conferenza alla vigilia di Foggia-Taranto, derby pugliese che andrà di scena allo Zaccheria domani sera. Diversi i punti su cui l’allenatore rossonero si è soffermato.

DERBYPartita difficile come tutte le altre. Di sicuro ciò che mi interessa è dare continuità, al di là dell’avversario che rispetto e che ha grandi qualità, sia come collettivo che a livello individuale. A me interessano continuità e crescita. Bisogna colmare i difetti. Il Taranto è una squadra che in trasferta sa pungere, attacca con molti uomini, difende bene, davanti ha gente di gamba, giocano palla a terra, è un’ottima squadra.

NUMERI – Al di là dei numeri che comunque possono essere anche indicativi, quello che mi preme è cercare di fare il nostro gioco. La cosa più importante è riuscire a portare dalla nostra parte le occasioni. Sarà una partita difficile, andremo in campo con la massima determinazione, cercando di essere semplici e veloci nelle giocate. Sul nostro campo comunque è un altro giocare rispetto a quando giochiamo fuori.

FORMAZIONE – Formazione? Non so ancora, qualche dubbio ce l’ho. Vedrò domani mattina. Mazzeo esterno d’attacco? Quando parlavo degli attaccanti a disposizione, credo che loro mi diano la possibilità di fare molte scelte. L’unico forzato sarebbe Padovan esterno, ma gli altri possono ricoprire tutti i ruoli dell’attacco.

Dopo esser tornati da messina, finalmente abbiamo fatto due allenamenti come si deve.

MESSINA – Gli errori commessi a Messina sono stati dettati dalla poca freschezza, dall’aspetto mentale. Dovevamo gestire meglio palla con gli attaccanti, alcuni palloni li abbiamo persi in maniera forzata, e le loro occasioni sono state dettate da nostri errori. Se analizzo la partita, l’abbiamo fatta, abbiamo tirato più di 15 volte in porta, sicuramente c’è stato un gioco meno spumeggiante, ma avevo l’impressione che potevamo far gol da un momento all’altro. Non l’abbiamo chiusa però, e questo è rilevante. 

MIGLIORAMENTI – La cura dei dettagli credo sia determinante. Non ho mai parlato alla squadra di quanto fatto di buono, questa squadra ha una maturità tale da saper analizzare i difetti e da rendere più semplice il mio lavoro. Siamo comunque un cantiere aperto nonostante vittorie e prestazioni esaltanti, ci sarà sempre qualcosa che non va nel verso giusto. Parlo di cose magari non fatte al meglio. E’ la strada che tutti insieme dobbiamo fare, riuscire a migliorarsi. Nello spogliatoio c’è una maturità tale che non ci fa guardare la classifica. Sono tanti gli aspetti in cui bisogna migliorare, ma la parola equilibrio pensa racchiuda tutto.

Se noi siamo prima operai e poi architetti, se mettiamo la stessa cattiveria di chi ci affronta, allora forse esalteremo le nostre qualità. Raddoppiare la determinazione, cura dei particolari. Se siamo bravi a fare questo, probabilmente non avremo da mettere in discussione nulla. Ogni partita dobbiamo affrontarla come una finale, solo così potremo evidenziare le qualità dei singoli.  

STADIO VUOTO – Mi avrebbe fatto piacere, visto il momento, vedere lo stadio pieno che è sicuramente un valore aggiunto. Non dico che ci siamo abituati allo Zaccheria vuoto, però siamo riusciti ad interpretare bene le partite in casa. Serve massima concentrazione, bisogna alzare livello della determinazione per far sì che tutte le situazioni possano arrivare a nostro favore.

TESTA BASSA – Se fossi stato secondo in classifica, non avrebbe cambiato il mio atteggiamento e la mia considerazione sul momento. La testa sarà sempre bassa per poter lavorare senza pensare a cosa sta succedendo. Non mi interessano i numeri, se siamo soli in testa. Il percorso è lunghissimo e la strada insidiosa. Testa bassa e pedaliamo tutti verso la stessa direzione, e fin qui devo ringraziare tutti, dalla squadra alla società. C’è una cultura per il lavoro che sta crescendo di volta in volta.

GIOCATORI – Agazzi sta facendo un lavoro personalizzato per il ginocchio destro, è l’unico non convocato. Martinelli ha avuto un’influenza in questi giorni ma è recuperato.

ALLENAMENTI – Il terreno dello Zaccheria, facendoci sempre allenamento, non è il massimo. Per Amendola c’è stato un intervento in settimana, non potevamo intervenire prima perché faceva troppo caldo, questa settimana era quella giusta. Questi aspetti logistici saranno sicuramente migliori rispetto al recente passato.

Francesco Beccia – www.foggia.iamcalcio.it

Categoria: Intervista