Gerbo, “terzino” per necessità: “Non ripetiamo errori già fatti”
Alberto Gerbo è intervenuto in conferenza stampa e ha fatto un bilancio momentaneo della settimana passata, di ciò che è stato e ciò che potrebbe essere della sua esperienza foggiana. Ormai da tre anni nel capoluogo dauno è una delle figure di rilievo dello spogliatoio nonchè “tuttofare” dello scacchiere di Giovanni Stroppa e, in precedenza, di Roberto De Zerbi. Mezz’ala dinamica, all’occorrenza terzino, spesso fatale con i suoi inserimenti e più perforabile in fase difensiva.
Ha iniziato parlando di Foggia-Matera, una partita che non può non aver dato stimoli ulteriori al gruppo. Può aver fatto dimenticare lo scivolone di Taranto però ora il Foggia è atteso da 12 finali. “Una partita come la scorsa ci dà spinta per fare punti su campi difficili come Agrigento. La stessa partita di Taranto penso possa avere quasi un effetto “curativo” per non incappare più in certi errori. Per noi è più facile preparare partite come quella contro il Matera ma è in campi difficili con squadre chiuse che dobbiamo crescere.”
L’Akragas sarà il prossimo avversario del Foggia. Una squadra giovane e cambiata molto dall’ultimo incontro con il Foggia. “Assolutamente non sarà facile. Bisogna metterla sul piano dell’agonismo, dobbiamo lottare e se noi giochiamo come sappiamo i valori alla lunga escono. L’approccio è importante, vogliamo evitare errori commessi in passato.”
Che squadra è questo Akragas? “All’andata hanno giocato nella loro area, l’occasione del rigore sbagliato ci ha privato della vittoria. Giocare ad Agrigento sarà diverso. Non tanto tatticamente perchè sicuramente chiuderanno gli spazi e cercheranno di tarpare la nostra fase offensiva. Non dobbiamo pensare che possa essere una partita più facile. Non possiamo adagiarci ma dobbiamo giocare e cercare subito di sbloccare la partita, senza pensare di poter affidarci alla giocata di un singolo.”
Spesso il Foggia sembra soffrire di amnesie, di pause come quella in occasione del gol del Matera. “Blackout? A Taranto, come altre occasioni, è una questione di difficoltà dovute al modo di giocare delle squadre che ci affrontano. E’ difficile scardinare difese del genere nonostante noi possiamo e dobbiamo fare di più. La partita di Taranto è stata particolare per come si è sbloccata e per i nostri errori. Rigurado l’ultima partita con il Matera posso dire che è normale cercare di gestire quando al 45′ vai negli spogliatoi sul 3-0. Loiacono addirittura ha avuto la palla del 4-0. Possiamo lavorare sulla mentalità e migliorare perchè magari gestendoci possiamo correre qualche rischio. Potevamo vincere 5-0 e la prossima volta cercheremo di farlo invece di rilassarci anche se inconsciamente è quasi fisiologico pensare di gestire invece di affondare.”
Foggia multato di 3.000€. L’arbitro sembrava inseguire i giocatori del Foggia dopo ogni gol: “L’arbitro dell’ultimo incontro è stato severo ma tutto sommato ha arbitrato bene. Espulsione sacrosanta di Armellino, c’è un episodio dubbio per loro ma mi è piaciuta la gestione di gara. Quando abbiamo segnato spesso la panchina invadeva il campo e sicuramente al direttore di gara non ha fatto piacere.”
Come si vince il campionato? “Il campionato si decide partita per partita. E’ importante vincere con le piccole e non perdere con le grandi. Non si può pensare di gestirsi ma giocare sempre per vincere senza calcoli, altrimenti si rischia di tornare a casa con nemmeno un punto. Non si può decidere prima ma sempre cercare la vittoria. ”
Sull’evolversi del campionato: “La vittoria di sabato deve darci consapevolezza. Il Matera ha perso le ultime tre e chiunque può subire un filotto del genere. Il campionato è aperto, chi sbaglierà meno e chi porterà dalla propria parte più episodi vincerà.”
Con il Matera si è vista una leggere evoluzione del gioco del Foggia, meno fraseggio e più capovolgimenti, più verticalizzazioni. Così Gerbo ha inquadrato la situazione tattica dello scorso match: “Il Matera pressa altissimo e gioca uno contro uno, anche all’andata abbiamo sofferto i primi 20′. Abbiamo fatto più contropiedi nello scorso match anche in virtù delle caratteristiche del Matera stesso e in determinate situazioni possiamo fare male. Credo che la partita sia stata interpretata al meglio”.
Ottima prestazione di Gerbo nell’ultimo incontro, importante nell’azione che ha sbloccato il big match di sabato scorso. “Terzino? Soffro un po’ di più la fase difensiva, però quando attacchiamo mi diverto. Ho dato la massima disponibilità al mister e alla squadra. Percepisco la sua fiducia però mi piacerebbe tornare a giocare in mezzo al campo. Tutti sanno che voglio tornare a centrocampo però se c’è questa necessità mi metto a disposizione. Mi sto adattando. Per me sono difficoltà in più, ci gioco, mi applico però a centrocampo rendo molto di più. La concorrenza fa bene, chi sta bene gioca. So cosa posso apportare e ce la metterò tutta per ritornare e rimanere a giocare in mezzo.”
Alberto Gerbo è al terzo anno di Foggia Calcio. Un elemento importante all’interno dello spogliatoio. “Il primo anno è stato un rimpianto. Mi è dispiaciuto essere a lungo fuori, non poter aiutare la squadra ad arrivare ai playoff. Eravamo un bel gruppo però non ancora forte come questo o quello dell’anno scorso. La stagione passata ho giocato 45 partite, ho fatto tanto. Sono stato soddisfatto. In questa stagione ero partito bene, ero in forma e giocavo spesso però l’infortunio mi ha fermato. Abbiamo rimpianti pensando alla finale dell’anno scorso, meritavamo la B. Allo stesso tempo abbiamo voglia di rifarci. E’ importante che a Foggia ci sia un gruppo di giocatori in grado di aiutare i nuovi e che possa far capire quanto la piazza ci tenga al raggiungimento dell’obiettivo.”
Riguardo l’umore dello spogliatoio: “Foggia ha un umore calcistico labile. Foggia ha tanti sbalzi. Si passa da euforia a sconforto, da delusione a gioia come se nulla fosse. Sono qui da 3 anni e ho capito come funziona. La piazza pretende tanto e bisogna saperla gestire. Non dobbiamo esaltarci troppo o buttarci giù.”