Il Taranto è quasi ai titoli di coda. Sempre più giù, artefice del proprio destino in maniera inesorabile e sempre più desolante. Domenica dopo domenica. Una caduta libera che lascia poche scusanti a tutti: società e calciatori in primis. A Melfi i rossoblù falliscono la penultima prova d’appello in uno scontro diretto che richiedeva obbligatoriamente i tre punti per Pambianchi e compagni per evitare l’ultimo posto. Invece è arrivata l’ennesima sconfitta che non solo relega il Taranto ancora di più in ultima posizione, ma lo fa sprofondare a quattro punti di distacco proprio dai lucani, che occupano la penultima piazza. Il tutto a due giornate dal termine della stagione regolare e con l’ultima gara casalinga in programma domenica prossima che vedrà la squadra di Ciullo ospitare la Vibonese, terzultima della classe e che con la vittoria nel derby col Catanzaro si è portata addirittura a +5 sul Taranto. La situazione, insomma, è praticamente disperata. Solo un miracolo, attraverso una serie di combinazioni di risultati favorevoli (a patto che i rossoblù centrino 6 punti nelle ultime due gare), può evitare, ormai, la retrocessione diretta in Serie D. Perchè se sperare finchè la matematica non condanna è lecito, è altrettanto vero che è un sacrosanto diritto essere realisti. Sul piano del gioco, tra l’altro, la squadra ha mostrato tutti i suoi limiti ormai noti a tutti. Ad un primo tempo tutto sommato generoso e in cui gli ionici sono riusciti a tenere testa ad un avversario più gagliardo, ha fatto seguito una seconda parte di gara in cui il Melfi è stato padrone del campo in lungo e in largo, anche quando e rimasto in inferiorità numerica (a pochi minuti dall’inizio della ripresa). A poco è servito l’ottimo riflesso di De Toni (preferito tra i pali da Ciullo al posto del deludente Contini), comunque bravo a parare il calcio di rigore a De Angelis. Nulla ha potuto l’estremo difensore rossoblù sul secondo penalty (sacrosanto) concesso ai lucani e realizzato da Foggia in pieno recupero. Un gol che ha sancito la supremazia di una squadra, quella gialloverde, che ha dimostrato di meritare i tre punti. Per il Taranto, dunque, l’ultima, disperata chiamata per il treno play-out è prevista per domenica prossima allo “Iacovone” con la Vibonese allenata dall’ex Sasà Campilongo.
PRIMO TEMPO La gara ha una posta in palio altissima, decisiva per entrambe le squadre per evitare la retrocessione diretta. Ci vogliono infatti sette giri di lancette per vedere la prima conclusione in porta, che arriva dai padroni di casa, con un calcio di punizione dalla distanza di Vicente che supera la barriera ionica e si spegne di poco a lato, alla destra di De Toni. Ad un minuto dal quarto d’ora c’è la risposta del Taranto, con una conclusione debole di Potenza dalla distanza, facile preda di Gragnaniello, che si distende e para a terra. Al minuto numero diciotto clamorosa occasione per la squadra di Ciullo, con Potenza che viene imbeccato con un lancio preciso e si ritrova tutto solo davanti a Gragnaniello, ma incespica incredibilmente sulla palla, scivolando al momento del tiro e facendo sfumare l’opportunità. Dopo neppure un minuto, altra occasionissima per gli ionici, con Benedetti che raccoglie un ottimo traversone dalla destra, salta di testa e colpisce sotto misura spedendo oltre la traversa. Al diciannovesimo arriva la prima ammonizione della partita: la rimedia il difensore del Taranto, Balzano, per un intervento falloso nei pressi della propria area di rigore. Ancora Taranto al ventiduesimo, quando un tiro tagliato dal limite di Som si rivela un assist per l’accorrente Emmausso, che tutto solo davanti a Gragnaniello non arriva alla deviazione vinente per una questione di centimetri. Al ventisettesimo si rivedono i padroni i casa con un calcio di punizione dalla distanza battuto da Vicente: la palla spiove nel cuore dell’area di rigore pugliese dove De Toni è bravo ad intervenire in uscita e bloccare in presa sicura. Al ventinovesimo Magnaghi riceve palla, si crea lo spazio per il tiro e dal limite, tra le maglie gialloverdi, calibra un sinistro angolato ma debole e facile preda di Gragnaniello, che para in tuffo. Un minuto dopo primo giallo anche per i lucani, con Marano punito dall’arbitro per una brutta entrata su Som. Al trentatreesimo doppia occasione per il Melfi: prima è Vicente ad impegnare severamente De Toni con una bordata su punizione dalla distanza su cui l’estremo difensore ionico è costretto ad intervenire con i pugni. Qualche istante dopo Gammone ci prova con un tiro a giro dal limite che sorvola di pochissimo la traversa della porta rossoblù. Al quarantaduesimo il Taranto sciupa un’altra buona opportunità: Vicente perde palla in maniera grossolana e favorisce l’inserimento di Emmausso, che riceve palla, avanza, si accentra e dal limite spara un destro inguardabile che termina alto. Sul capovolgimento, un minuto più tardi, è il Melfi a sfiorare il vantaggio con un tiro nel cuore dell’area ionica di Marano che passa da sotto le gambe di Som e sbatte sul piede di Pambianchi, che sfiora l’autorete vedendo la sfera uscire fortunatamente fuori a fil di palo. E’ l’ultima occasione di un primo tempo ad alta tensione che si chiude a reti bianche nonostante le numerose occasioni da rete da una parte e dall’altra.
SECONDO TEMPO Dopo una manciata di secondi il Melfi alza subito la voce e ci prova con Marano, che dal limite scaglia un destro secco su cui De Toni blocca in tuffo. Al secondo ancora Marano ci prova con una botta dal limite che viene impennata in calcio d’angolo dall’intervento di Benedetti, di schiena. Ma sugli sviluppi del tiro dalla bandierina l’arbitro sale sugli scudi assegnando un calcio di rigore piuttosto generoso ai padroni di casa, per un contatto in area tra Pambianchi e Foggia. L’attaccante gialloverde frana a terra e il direttore di gara indica il dischetto, ammonendo il capitano rossoblù. Al quarto minuto, però, De Toni ipnotizza letteralmente De Angelis dagli undici metri, aprendo la mano e deviando in calcio d’angolo la conclusione dell’attaccante lucano. Il Melfi insiste con un gioco forsennato riversandosi completamente nella metà campo ionica. All’ottavo ci prova Lodesani da posizione defilata, ma il tiro dell’esterno viene ribattuto in angolo dalla retroguardia tarantina. Qualche istante dopo, altro episodio importante del match: Marano nel tentativo di spezzare una ripartenza ospite commette fallo. L’arbitro ferma il gioco ed ammonisce per la seconda volta il calciatore gialloverde che, con la conseguente espulsione, lascia il Melfi in dieci uomini. Ad un minuto dal quarto d’ora è il Taranto ad effettuare la prima sostituzione della partita, con Ciullo che inserisce Alessio Viola e richiama in panchina Potenza. Al quarto d’ora è proprio il nuovo entrato a stimolare Magnaghi, che con un traversone pesca Paolucci a tu per tu con Gragnaniello, ma da posizione defilata. E’ bravissimo l’estremo difensore lucano ad uscire tempestivamente e respingere la palla appena prima della conclusione dell’esterno ionico. Sugli sviluppi del sesto corner a favore, al minuto numero diciannove, il Melfi mette ancora paura al Taranto: dalla bandierina Romeo scaraventa la palla in area dove Obeng sceglie il tempo giusto per saltare e colpire di testa, vedendo però la sua girata finire a lato a fil di palo. Al ventitreesimo, sugli sviluppi di un calcio di punizione da posizione defilata battuto da Gammone, palla tagliata sul palo più lontano con De Toni che esce a vuoto pasticciando con i compagni di difesa, favorendo l’intervento di Obeng, che spara sull’esterno della rete. Due minuti dopo la mezzora il Taranto effettua il secondo cambio a disposizione, con Ciullo costretto a rilevare l’infortunato Benedetti con Magri. Al trentasettesimo arriva la prima sostituzione nelle fila del Melfi, con De Angelis che lascia il posto a Demontis. Un minuto più tardi il Taranto costruisce la prima occasione da gol del secondo tempo, con Emmausso che riceve palla al vertice dell’area piccola e conclude, trovando però la ribattuta in corner della difesa di casa. Si ripete lo stesso l’attaccante rossoblù al quarantesimo, quando riceve palla direttamente su rinvio di De Toni, avanza, prende la mira e dal limite calcia un sinistro che sorvola di pochissimo la traversa della porta difesa Gragnaniello. Al quarantaquattresimo il Taranto va vicinissimo al gol su una azione propiziata da Emmausso e Viola e conclusa dalla botta dal limite di Magnaghi su cui Gragnaniello compie un autentico miracolo, togliendo in tuffo una palla altrimenti destinata a finire sotto l’incrocio dei pali. Sul capovolgimento arriva un altro episodio chiave, che questa volta decide le sorti del match: Balzano commette una grossa ingenuità colpendo nettamente con entrambe le mani e in piena area una palla alzata da Gammone. L’arbitro non ha dubbi e decreta il calcio di rigore che, al quarantasettesimo, Foggia trasforma spiazzando De Toni e spingendo meritatamente il Taranto sempre più giù. Soltanto un miracolo, adesso, potrebbe salvare la squadra ionica. Prima del triplice fischio finale, da segnalare la seconda sostituzione dei padroni di casa, con Libutti dentro al posto di Gammone.
Tabellino
Campionato di Lega Pro, Girone C – 17^ Giornata di Ritorno (Domenica 23/04/2017)
Melfi (PZ) – Stadio “Arturo Valerio”
MELFI-TARANTO 1-0
Reti: st 47′ Foggia (rig.) (ME)
MELFI (4-3-1-2): Gragnaniello; Grea, Romeo, Laezza, Lodesani; Vicente, Marano, Obeng; Gammone (48′ st Libutti); Foggia, De Angelis (37′ st Demontis). A disp.: Viola L., Bruno, De Giosa, Filomeno, Pandolfi, Ferraro, Mangiacasale, Gava . All.: Andrea Destino.
TARANTO (4-3-3): De Toni; Balzano, Benedetti (32′ st Magri), Pambianchi, Som; Paolucci, Pirrone, Lo Sicco; Emmausso, Magnaghi, Potenza (14′ st Viola A.). A disp.: Contini, Sampietro, Cobelli, De Salve, Boccadamo A., Russo, Maiorano, Guadalupi, Cecconello, Minichini. All.: Salvatore Ciullo.
Arbitro: Francesco Guccini di Albano Laziale (Luca Bianchini di Cesena – Lorenzo Biasini di Cesena)
Ammoniti: Balzano (TA); Pambianchi (TA)
Espulsi: Marano (ME), al 8′ st, per somma di ammonizioni.
Corner: 10-2
Recupero: pt 0′, st 4′
Note: Gara giocata alle ore 16:30; Spettatori circa 5000 (di cui circa 40 provenienti da Taranto); Nel Melfi in panchina l’allenatore in seconda, Destino, al posto dello squalificato Aimo Stefano Diana; Prima del calcio d’inizio osservato 1 minuto di raccoglimento in memoria di Michele Scarfoni, ciclista tragicamente scomparso a causa di un incidente stradale; De Toni (TA), al 4′ st, para un calcio di rigore a De Angelis.