Ha parlato poco fa in conferenza stampa il centrale di difesa Luca Martinelli. Ecco le sue parole:
SUCCESSO ED EMOZIONI – “Si è avverato un sogno che avevamo tutti da inizio anno, era il sogno di una città intera, la festa è stata fantastica, vedere così tante persone felici è stato emozionante. A livello personale credo non ci sia niente di più bello di vedere le persone felici e questa cosa mi riempie di orgoglio, sono contento per tutti noi, ma soprattutto per i tifosi che hanno sofferto per diciannove anni. Abbiamo realizzato anche un loro sogno. La festa poi è andata al di sopra delle mie aspettative, non mi sarei mai aspettato così tanta affluenza, è stato impressionante”.
THERE MUST BE LOVE – “There must be love è diventata la nostra canzone un po’ di mesi fa, l’ha portata Sarno che ce l’ha fatta ascoltare la prima volta, poi ci è piaciuta talmente tanto che è diventata il nostro coro di battaglia e da allora non ce la siamo più tolta dalla testa”.
MOMENTI CHIAVE – “Ci sono stati tantissimi momenti chiave, è stata una stagione particolare, da come è partita, sono successe tantissime cose, l’esonero di mister De Zerbi, l’avvento di mister Stroppa, il terremoto, le sei vittorie di fila che sono state quasi inaspettate, perchè non avevamo fatto ancora quel cambio di mentalità che è maturato nel corso della stagione, poi c’è stato il periodo dei pareggi. Il punto più basso è stato la partita di Fondi, dopo quel momento abbiamo avuto un confronto tra di noi, con il mister e con la società; serviva un cambio di rotta legato ad una componente psicologica, perchè a livello di gioco, a parte i risultati, le prestazioni c’erano. Ci sono stati dei momenti difficili, ma li abbiamo superati grazie ad Agnelli e a Quinto che hanno fatto un gran lavoro in questi anni, senza di loro ci sarebbe voluto poco per far crollare lo spogliatoio. Da quel palo con il Melfi è cambiato tutto, abbiamo disputato un girone di ritorno straordinario e alla fine ci siamo presi ciò che volevamo”.
AFFETTO DEI COMPAGNI- “Anche se ero triste è stato un bel momento, io sono molto autocritico e in quel periodo avevo commesso errori troppo pesanti che in quella fase mi pesavano tantissimo, mi sono messo a piangere perchè dal punto di vista emotivo sapevo benissimo cosa avevamo rischiato di perdere, quindi è andata bene così. Quel giorno ho avuto un’ulteriore conferma dello spessore dei miei compagni e da gennaio abbiamo acquisito la consapevolezza reale di quello che volevamo e ci siamo “amalgamati” ancora di più”.
FONDI – “Noi siamo entrati in campo per vincere, non ci interessava il pareggio, la cosa importante era non essere rilassati, anche se poi abbiamo pagato su due nostri errori, alla fine aspettavamo solo il triplice fischio anche se sapevamo il risultato del Lecce. A fine partita ero molto felice, perchè abbiamo fatto tanti sacrifici quest’anno, io ad esempio sono due mesi e mezzo che non torno a casa, perchè questo obiettivo era una priorità, quando vuoi talmente tanto una cosa con l’orgoglio riesci a prendertela”.
DEDICHE – “Una vittoria che dedico alla mia famiglia che nonostante la distanza mi supporta sempre, poi ad Agnelli, a Quinto, all’ambiente a chi lavora per il bene del Foggia, devo ringraziare anche mister Stroppa che mi ha dato fiducia nonostante un periodo un pochino brutto. Sappiamo che Foggia non è una realtà facile ma è stupenda, perchè quando vinci si azzerano tutte le problematiche di tipo sociale. Noi del gruppo ce la siamo meritata e poi a coloro che tengono a questa società che è giusto che si godano questa vittoria”.
MENTALITÀ – “La concentrazione la troviamo dentro di noi, ormai abbiamo acquisito una mentalità vincente. Dispiace un po’ per il pareggio di Fondi perchè avremmo potuto raggiungere altri record. Giocheremo queste ultime due gare per vincere, abbiamo dei doveri e dobbiamo onorarli fino alla fine, c’è sicuramente più rilassatezza, ma siamo dei professionisti e lavoriamo con piacere”.
STROPPA – “Il mister mi ha sempre dimostrato la sua stima, ma ciò che conta sono i fatti e lui me l’ha dimostrato anche nel mio momento di maggior difficoltà e credo che non tutti gli allenatori avrebbero fatto lo stesso, è un rapporto di stima reciproca, perchè quando una persona ti dà tanto ricambiare è un piacere. Quando hai stima in una persona è facile restituire qualcosa, anche se all’inizio non ho sempre giocato, mi ha dato fiducia e quindi ha dato seguito alle parole con i fatti”.
COLETTI – “E’ un cesso (scherza, ndr). Con Tommaso Coletti c’è un rapporto di stima reciproca e abbiamo trovato un affiatamento che ci consente, sia dentro sia fuori dal campo, di vivere sereni, di scherzare quando si può e di essere seri quando bisogna esserlo”.
IL GOL – ” E’ un po’ che ci penso, sarebbe bello, una ciliegina sulla torta”.
FOGGIA E LE ALTRE PIAZZE – “Foggia è diversa da tutte le altre piazze in cui ho giocato, spesso si dice che in alcuni posti si vive di calcio, a Foggia è una cosa tangibile, lo si percepisce, secondo me è tutto riassumibile nella foto della piazza piena di domenica sera e non ho altro da aggiungere a riguardo, a livello di sensazioni è una città che ti dà tanto ma che ti può togliere tanto, però a livello di passione è una piazza speciale”.
SERIE B – ” La squadra potrebbe essere competitiva già così, ci vuole una rosa ampia,perchè quarantadue partite sono tante; secondo me ci vorrebbero solo dei piccoli ritocchi, ma pensiamo a finire questo campionato. Contratto? Ho ancora un altro anno”.