Va ormai definendosi la nuova fisionomia del Foggia edizione 2017/18: Di Bari e Colucci, tassello dopo tassello, sono riusciti a creare un gruppo ormai quasi definitivo, gruppo che permetterà a mister Stroppa di indirizzare il suo lavoro a favore di quella che al 90% sarà la sua squadra.
Questa prima fase del mercato ha evidenziato un aspetto molto importante e cioè quello di saper e voler scegliere calciatori che, mossi da una voglia di affermarsi o di riprovarci, hanno scelto Foggia per dimostrare il proprio valore; questo è il merito della dirigenza rossonera e di chi in tavola le trattative finalizzate a portare a casa determinati calciatori.
Tante altre trattative, quelle che vanno per le lunghe, quelle che vedono impegnate le società che si rivedono più volte per gli accordi, quelle che si potrebbero sbloccare dopo aver risolto alcune titubanze dei calciatori stessi, andrebbero abbandonate perchè il Foggia ha bisogno di gente motivata, di gente che sappia inserirsi in un gruppo collaudato mettendoci quella voglia di far bene per se stessi e per la squadra.
Il direttore sportivo del Foggia ha già dimostrato in passato di riuscire a portare a casa calciatori importanti senza dover impegnare investimenti importanti: saper concludere trattative giocando sulle scadenze di contratto, sui prestiti con diritto di riscatto o sulle risoluzioni dei contratti stessi ha portato la squadra rossonera dalla serie D alla serie B in pochi anni.
La bravura di chi opera sul mercato è soprattutto legata alla conoscenza dei calciatori, non basta avere il portafogli gonfio: solo con quello c’è il serio rischio di sbagliare e di incidere negativamente e senza alcun riscontro, sulle casse della propria società.
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it