Foggia, Guarna: “Mai pensato di lasciare il Foggia. Ci mancano dei punti”
Ieri pomeriggio ha parlato in conferenza stampa il portiere del Foggia Enrico Guarna in vista del match di lunedì contro il Palermo. Ecco le sue parole, come riportato da Calciofoggia.it:
“L´anno scorso è finito male perchè è stato il mio primo vero infortunio in carriera ed è stata una situazione. Non vivere lo spogliatoio e non riuscire a dare una mano alla squadra mi hanno fatto mancare il campo. Ci sono mancati solo i punti contro il Pescara in questo anno, perchè abbiamo fatto tre ottime prestazioni. Non ho mai pensato di lasciare Foggia perchè so quello che posso e voglio dare alla squadra. Mi metto sempre in gioco e non voglio lasciare Foggia, anzi. Stefano (Tarolli) si è comportato benissimo quando mi ha sostituito ma non mi ha sorpreso perchè conoscevo le sue potenzialità. Ha debuttato in un derby con 35mila persone e non era facile, ma ha fatto il suo dovere.
Andries, che io chiamo Andrea come mio figlio (Noppert), ha caratteristiche diverse rispetto a noi perchè è molto alto. Si è integrato ben nel gruppo e sta imparando la lingua ed il nuovo metodo di lavoro. Il girone di andata è stato caratterizzato da episodi che spesso ci sono andati contro. Sappiamo che avremmo potuto fare qualcosa in più e sappiamo che si può sempre farlo, anche nel cercare di chiudere prima la partita o non incassare gol. Il ritorno abbiamo dominato le partite finora. Non siamo più la difesa più battuta e lavoriamo per cercare di evitare di prendere gol. Non guardo i numeri, nemmeno quando non subisco reti. Dobbiamo migliorare anche se poi c´è sempre anche la bravura degli avversari perchè siamo in Serie B e gli attaccanti sono più forti. A gennaio sono arrivati calciatori di categoria e che ci stanno aiutando con l´allenamento e la mentalità. La fase difensiva poi inizia dalla prima punta e parte da lì la volontà di non subire gol. Ho saltato le partite contro Bari e la Spezia. Nella mia carriera mi sono mosso poco con Bari ed Ascoli che sono le squadre dove ho militato di più. Non essere in porta a Bari è stata dura, anche per la sconfitta arrivata all´ultimo minuto. Questo campionato di Serie B ha un livello altissimo. Ora affrontiamo il Palermo che è una signora squadra, con calciatori di categoria superiore e ci stiamo preparando al meglio per incontrarla.
Qualsiasi squadra può vincere anche fuori casa perchè il fattore campo si è un po´ perso. Durante la settimana gli allenatori lavorano molto sulle palle inattive, cambiando spesso di settimana in settimana. Credo che l´Empoli di Sarri di qualche anno fa abbia dato l´esempio sotto questo punto di vista, dato che avevano tantissime soluzioni. Il 3-5-2 dipende da come lo si fa. Stiamo subendo meno tiri in porta e tutto il resto perchè stiamo bene a livello mentale. Dobbiamo giocare con la consapevolezza di poter far male e gestire il pallone per poter fare gol. Secondo me il Foggia deve ancora fare il passo in più, settimana dopo settimana, senza guardarsi indietro. C´è una crescita sia nei singoli che nella squadra, propedeutica alla categoria. Dobbiamo avere la cattiveria di una neopromossa ma anche consapevolezza nei nostri mezzi, perchè esprimiamo un calcio importante. Dobbiamo continuare su questa strada per arrivare ad un risultato positivo. Il Palermo arriverà alla partita con rabbia perchè hanno perso male uno scontro diretto importante. Noi dobbiamo affrontarli come siamo capaci di farlo, ossia giocando a pallone, sapendo soffrire insieme e spingere quando possiamo fare male. Loro hanno tanti giocatori che hanno fatto la Serie A e probabilmente ci sarà il pienone in uno stadio importante data la riduzione dei prezzi. Dobbiamo andare lì con la giusta umiltà ma consapevoli di quello che possiamo fare. Ho un ricordo positivo del match di andata contro il Palermo. Purtroppo non siamo riusciti a chiudere la partita. Dobbiamo dare meno spazio a loro e saper soffrire tutti insieme. Sul gol di Murawski all´andata non ha influito il fuorigioco del loro attaccante ma mi ha disturbato la posizione di un mio compagno, ma si trattava comunque di un tiro difficile da parare. Credo che a 47 punti ci sarà la quota salvezza. L´obiettivo rimane 50 e vogliamo arrivarci quanto prima, ma la media solitamente è sempre intorno ai 46/47”.