Foggia calcio, l’inchiesta si allarga: la Procura chiama in causa oltre 30 tesserati
Sono molto più numerosi, rispetto ai 12 inizialmente citati nell’ordinanza di arresto di Massimo Curci e Fedele Sannella, gli ex e attuali tesserati del Foggia calcio coinvolti nel procedimento di giustizia sportiva per il caso relativo al pagamento di compensi in nero.
DIRIGENTI E COMPONENTI TECNICI. Tra soci e dirigenti hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini della Procura federale Massimo e Nicola Curci, Fedele Sannella, Lucio Fares, Jean Pierre Dellisanti e Gianluca Ursitti. Destinatario del provvedimento anche l’ex direttore sportivo Beppe Di Bari, gli allenatori Roberto De Zerbi e Davide Possanzini, i componenti dello staff atletico Marco Marcattilii, Vincenzo Teresa e Francesco Smargiassi.
CALCIATORI. Cospicuo anche il numero di calciatori coinvolti tra ex e attuali componenti della rosa. Di chi veste la maglia rossonera nella stagione in corso, sono implicati Agazzi, Agnelli, Floriano, Gerbo, Guarna, Martinelli, Mazzeo, Tarolli. Tanti anche gli ex: i portieri Antonio Narciso e Alex Sanchez; i difensori Angelo Mariano de Almeida, Fabio Tito, Maurizio Lanzaro, Alan Empereur, Giuseppe Agostinone; i centrocampisti Marcello Quinto, Antonio Vacca; gli attaccanti Pietro Iemmello, Vincenzo Sarno, Stefano Padovan, Cosimo Chiricò; Pietro Arcidiacono e Miguel Angel Sainz Maza.
LE ACCUSE. Secondo la procura federale dirigenti e calciatori sono accusati di aver percepito compensi in nero, per importi che vanno da poche migliaia di euro fino a quasi i 50mila euro, in violazione dell’art. 94 Noif, dell’art. 1 bis del codice di giustizia sportiva nonché dell’art. 8 comma 6 e 10. Il Foggia calcio è chiamato in causa a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 4 comma 2. Sono dieci i giorni assegnati dalla Procura ai soggetti accusati per presentare memorie difensive o per chiedere di essere sentiti, dopodiché scatteranno i deferimenti.
IL COMMISSARIO. Intanto il commissario Giannetti ha già pronto l’incarico da affidare all’avvocato Chiacchio per contestare il coinvolgimento della società. La posizione difensiva verterà sulla puntualità dei pagamenti degli stipendi così come contrattualmente stabiliti. “Il Foggia calcio non ha tratto benefici da eventuali comportamenti errati di singoli legati a elargizioni di premi – ha precisato Giannetti – quello che io posso confermare è che gli stipendi sono tutti stati regolarmente pagati per il totale dei contratti pattuiti depositati. Una regolarità che è continuata sino ad oggi. Solo pochi giorni fa ho firmato le buste paghe e predisposto i relativi F24”.