Tra i tanti nuovi arrivi in casa Foggia oggi è stato presentato anche Lucas Chiaretti.
“Siamo veramente contenti di essere qua, io ho avuto tante richieste in questo periodo. Non ero convinto, è arrivata la richiesta del Foggia, che ho affrontato tante volte da avversario: ho voluto tanto venire perché rappresentare questa piazza è molto stimolante. Stiamo lavorando bene, vediamo un po’ pian piano di raggiungere gli obiettivi della squadra, rappresentano le mie ambizioni“: esordisce così in conferenza il trequartista brasiliano.
Chiaretti tiene a sottolineare quanto sia importante lavorare in gruppo: “Io credo che si ottengono i risultati a livello collettivo, a livello individuale si possono risolvere le partite però all’inizio c’è da inserire il trovarsi bene coi compagni e trovare una sintonia. Ci sono tanti meccanismi da inserire, tanti movimenti nuovi, una questione tattica diversa. Meccanismi su cui pian piano dobbiamo lavorare insieme”.
Probabilmente Chiaretti è uno dei migliori trequartisti in Italia. “Ringrazio, ci sono tanti di quei trequartisti di livelli altissimi. Mi fa piacere sentire queste parole, io più che altro ho una mentalità vincente. Io voglio vincere, ho trent’anni ma non sono venuto qui per fare una passeggiata. Ho creduto in un progetto, voglio far bene, aiutare e dare il mio contributo. Ognuno deve mettere a disposizione le proprie qualità”.
Come sta fisicamente Chiaretti? “Ho avuto qualche problema a livello di adduttore, ma niente di che, tre/quattro giorni di riposo. Poi son tornato a lavorare, ho fatto una settimana fermo prima del trasferimento. Un po’ di tempo ci vuole prima di arrivare al top, ma sono al 100%”.
Che differenza c’è tra Foggia e Cittadella? “Stiamo parlando di due società completamente diverse, qui è molto stimolante e avevo bisogno di ritrovare stimoli. La piazza ti fa sentire importante, ti fa venire tanta voglia di divertire e di farti divertire. Quanta più qualità ha una squadra, vincerà sempre il gruppo. A livello individuale vogliamo giocare tutti, chiaramente l’importante è che ognuno porti rispetto per il compagno.”