Foggia, Nember presenta Iemmello: “Lui è voluto tornare qui”
Questa mattina, presso la sala stampa dello stadio Pino Zaccheria, il direttore sportivo del Foggia Luca Nemberha presentato Pietro Iemmello, tornato in rossonero pochi giorni fa.
Queste sono le parole del direttore sportivo: “Mi son trovato la fortuna di presentare il suo ritorno, è un piacere che sia tornato con noi e che lui abbia accettato, anzi abbia insistito a tornare qui. Ha rinunciato anche a offerte importanti, gli bisogna dare atto a questa cosa. Poi è sempre stato un pallino della famiglia Sannella, che mi auguro venga ringraziata. È stato un mercato abbastanza intenso”.
Grassadonia ha l’imbarazzo della scelta con tutti gli acquisti: “Se si vuol vincere bisogna avere la possibilità di fare delle scelte. Però il campionato dice che Iemmello è ancora infortunato, Galano deve stare fuori tre giornate, così come tanti altri. Avere comprato tanti calciatori come Iemmello, Galano o Rizzo che si era accordato col Parma in Serie A ma è venuto qui perché mi aveva dato la sua parola, è un segno del progetto che stiamo mandando avanti”.
Poi aggiunge: “La famiglia Sannella sta soffrendo, ha facilitato il mio lavoro. Lo striscione non l’ho visto, ma adesso non è che la società e il direttore vanno in vacanza. Tutti siamo importanti se vogliamo arrivare al traguardo. A comprare i giocatori sono bravi tutti, secondo me sarebbe riduttivo dire di poter fare qualcosa. Abbiamo fatto una squadra, abbiamo due calciatori per ruolo, ad oggi nella mia testa non c’è la necessità di dover inserire qualcuno. Questo è un gruppo importante che deve recuperare e cominciare a cavalcare. Siamo a posto così, dobbiamo fare solo qualche uscita in C o all’estero”.
Un bilancio sul mercato? “Chiedere a me un bilancio diventa difficile, è chiaro che abbiamo cercato di mettere a disposizione dell’allenatore le caratteristiche che ha chiesto. Abbiamo fatto un cambiamento pesante da un punto di vista tecnico e di gruppo. Reparto per reparto è stato cambiato tutto dappertutto, c’è stata la necessità di intervenire per fare questo step migliorativo. Per raggiungere i risultati, bisogna aggiungere calciatori che hanno fatto la categoria. Niente viene dal caso: la situazione iniziale del Foggia non è delle migliori, dobbiamo studiare come ridurre questa penalizzazione. Ci è stata data qualche colpa da parte di proprietari di altre squadre, probabilmente poco informati. Non ci preoccupa il -8 o il -10, noi partiamo sapendo che dobbiamo fare un percorso”.
Il mercato può ritenersi finito, ma solo in entrata: “Le scelte sono state fatte, abbiamo ancora quattro operazioni in uscita da fare”.
Sul giallo Mancuso, ufficializzato dal Velez ma non dal Foggia: “Io non devo smentire oppure confermare niente. Io ho fatto una trattativa, magari per strategie personali. Quelli che abbiamo fatto sono arrivati, quelli che non sono arrivati ci sarà una ragione. Mancuso ha 20 anni e ha fatto zero presenze. Io l’ho trattato ma non mi interessava, ne ho fatte di trattative inutili. Io devo depistare non i giornalisti, ma le società”.
Floriano rimarrà a Foggia? “Chi è qua ricade nel progetto Foggia. Oggi Floriano non è in uscita, si è sempre allenato e ha fatto tutte le amichevoli. Se lui è ambito in C e vuole andare via perché sta stretto, è una volontà sua. Floriano si allena al 100%, ha fatto più gol di tutti in amichevole. Poi lui è uno competitivo, non è che si spaventa, poi può decidere autonomamente”.
Si può dire che Stroppa adesso si starà mangiando le mani? “L’ho sentito l’altro giorno, quando lui ha fatto questa scelta, per lui andava fatta. Pentirsi è sbagliato. Poi è andato al Crotone retrocesso, che ha trattenuto giocatori importanti. Abbiamo fatto sei mesi assieme, un buon percorso, ma questo è un problema suo. Noi iniziamo domenica a canna, dobbiamo metterci qualcosina in più visto che siamo contati”.
Infine Nember parla del commissario Giannetti: “Il commissario non è mai stato un problema, anche se è solo il nostro rappresentante legale: io l’ho ringraziato perché ha firmato i contratti a Ferragosto, però non era un problema prima e non lo è adesso. La sua presenza non è facile ma non per lui, perché è una presenza anomala”.
Queste sono invece le parole di Iemmello.
Quando tu e la società vi siete trovati insieme davanti al Tribunale FIGC, pensavi già ad un ritorno? “Sinceramente no. C’eravamo ritrovati per altre cose, ma non abbiamo mai parlato di nulla, dovevamo pensare ad altro e non al calcio. Era ancora troppo presto, non c’era mai stato alcun tipo di confronto”.
E poi aggiunge: “Per me Foggia è importante come piazza per quello che mi ha dato. È una piazza dove si parla di calcio, dove le persone parlano per 24 ore di calcio e questa è una cosa importante. Sono stato io a spingere, è stata anche la società a mettermi nelle condizioni opportune per poter ritornare qui. Per quanto riguarda il mio stato fisico, ci vorranno tre settimane, non di più. Vengo da un anno da dove sono stato sempre infortunato, voglio rientrare il prima possibile”.
Sul futuro: “Gli obiettivi stagionali non me li prefisso, è importante il bene del Foggia, poi di lì viene tutto”.
Iemmello è a Foggia, ma con tanta concorrenza: “Sono venuto qui perché penso che la squadra possa fare un gran campionato. Poi se in una squadra siamo in undici e si fa male qualcuno, è giusto che per ruolo ci sia una giusta concorrenza. Così si alza il livello dell’attenzione, della concentrazione e dell’attaccamento alla maglia”.
Un grande tridente, che fa sognare i tifosi: “Sì, ma non è giusto parlare solo di noi tre. Siamo tutti sullo stesso livello, il Foggia è costruito su quello. Possiamo giocare anche in quattro”. Poi Nember aggiunge: “Qui è passato qualcuno che diceva che bisogna fare un gol più degli altri. Poi ho visto sulla Gazzetta che non hanno considerato gli attaccanti del Foggia per il titolo di capocannonieri: abbiamo Mazzeo, Iemmello, Galano e infine Gori che è uno cazzuto”.
Cosa trova Iemmello rispetto alla sua ultima esperienza? “Trovo una società andata avanti nella programmazione, pronta per certi eventi. Poi trovo dirigenza cambiata, squadra cambiata e lo ritrovo soprattutto in B. Quindi dei passi avanti li hanno fatti”.
Ancora sul tridente, poi Iemmello specifica: “Mazzeo lo conoscevo già, è un grandissimo giocatore e lo ha dimostrato. Galano a Bari ha fatto benissimo, son giocatori di qualità e quando io devo giocare con loro, penso di trovarmi molto bene perché sanno dove metterti la palla per poi far gol”.
Cosa si sono detti Iemmello e De Zerbi dopo la vittoria del Benevento in casa del Milan? “Alla fine c’eravamo ripresi questa rivincita, anche per il Foggia con Gattuso. È stata una bella soddisfazione, dedicata a Foggia e i foggiani”.