Casarano e l’intera Serie D nel dramma: il Calciatore Raffaele Santagata si è spento tragicamente a soli 18 anni
Il Casarano Calcio e con esso, l’intera categoria, piange la prematura scomparsa del 18enne talento campano, Raffaele Santagata. Una notizia straziante, giunta appena qualche ora addietro.
Già da qualche settimana “Lello“, così come ribattezzato da amici e compagni, stava combattendo contro una malattia che lo ha colpito all’improvviso e lo ha strappato all’affetto dei suoi cari nel giro di pochissimo tempo.
Di lui si è sempre detto un gran bene, da Calciatore, così come da ragazzo sempre allegro, dal sorriso e la simpatia travolgenti. Lello era una di quelle persone a cui non si poteva che voler bene e quando si andava al seguito della squadra rossazzurra, era impossibile non accorgersi della sua presenza. Le sue particolari movenze, tipiche dello scugnizzo pieno di vita da cui sapevi già che saresti stato travolto a livello empatico, resteranno per sempre impresse negli occhi e nella memoria di chi lo ha conosciuto. Solo un mero e sciagurato destino, non gli ha consentito di imporsi come l’atleta professionista che sicuramente sarebbe diventato.
Anche la Sangiustese ne piange la dipartita, ricordando affranta e con smisurato affetto, le gesta umane e calcistiche di un ragazzotto tutto cuore, che ha fatto parte dell’organico rossoblù per due Stagioni, conseguendo prima una meritata permanenza e poi una storica qualificazione Play-Off. Anche quest’anno aveva iniziato l’annata sportiva 2019/20 con la Sangiustese, mettendo insieme due presenze tra Campionato e Coppa Italia di Serie D. Poi, l’arrivo a Casarano, avvolto da notevoli speranze e prospettive di crescita importanti. Con Mister Pasquale De Candia è riuscito a ritagliarsi uno spazio abbastanza rilevante, con l’avvento in panchina di Dino Bitetto invece, non è riuscito a ritagliarsi le medesime soddisfazioni, per quanto sia stato veramente breve il periodo in cui, lo stesso tecnico barese, lo ha avuto a disposizione. Alla fine di Novembre ha lasciato il gruppo per un “attacco febbrile”, così come comunicato dal Club. Da lì in poi, ha smesso di correre dietro ad un pallone, andando incontro ad un immediato ciclo di cure, culminate in un delicato intervento chirurgico, che però non è servito a migliorare una situazione generale fortemente compromessa. Lello era ricoverato da settimane presso l’Ospedale “Cardarelli” di Napoli, dove purtroppo si è spento nell’odierna mattinata.
Il Casarano Calcio, che negli ultimi tempi aveva mantenuto uno stretto riserbo sulle condizioni del giovane terzino, è piombato in un comprensibile strazio generale. La Città, i tifosi rossazzurri, gli addetti ai lavori che orbitano attorno al Club salentino, si sono uniti in un unico grande abbraccio, non riuscendo a capacitarsi di una fine così assurda, per di più toccata ad un ragazzo di soli 18 anni, che aveva ancora davanti una vita ed una senz’altro splendida carriera.
Che si trattasse di una problematica molto seria, lo si era intuito sin da subito e per quanto fosse arduo, ci si preparava al “peggio”. Quando poi il cuore di Lello ha smesso di battere, si è stati colpiti da un dispiacere impossibile da quantificare.
Nell’ex rione 219 di Melito di Napoli, a Nord del capoluogo partenopeo, a due passi da Scampia, dove Santagata era nato e cresciuto, lo sconforto è immenso. La foto di questo sfortunato ragazzo sta facendo capolino in ogni angolo del suo quartiere e non solo. Negli ultimi giorni si è pregato intensamente invocando un “miracolo” che non è avvenuto. Da oggi invece, si pregherà per la sua giovane anima ed è collettiva la richiesta di evitare i fuochi d’artificio nell’hinterland melitese nella notte di Domani, in segno di rispetto principalmente verso la Famiglia del ragazzo.
È triste dover scrivere dell’ennesima tragedia immane che colpisce esseri umani particolarmente giovani, legati al nostro mondo, all’ambiente del Calcio dilettantistico.
Trovarsi a raccontare della dipartita di un qualunque individuo è sempre un qualcosa che porta con se’ grande angoscia e malinconia. Farlo per riportare una notizia nefasta, riguardante un ragazzo di 18 anni che nel giro di poche settimane si è ritrovato dal correre felice dietro ad un pallone sognando di coronare un sogno, allo spegnersi per sempre, è un atto che, seppur strettamente cronachistico, deve categoricamente portarci a riflettere su quanto effimera ed imprevedibile sia la vita di ognuno di noi.
Fonte: www.tuttoseried.com